I rappresentanti alla sicurezza sono un elemento essenziale di democrazia sindacale, ma la vicenda verificatasi in Unicoop Firenze dimostra quanto sia stato difficile veder riconosciuto il diritto a questa basilare delega
Avevamo già scritto di quanto fosse difficile vedere riconosciuti diritti elementari di democrazia sindacale in Unicoop Firenze. Questi si esplicitano principalmente nella possibilità di eleggere i propri rappresentanti, che siano delegati o alla sicurezza. Se non fosse che nel luglio del 2011, all'interno dei magazzini Unicoop di Scandicci, si è verificato il primo infortunio mortale in una piattaforma logistica italiana, la vicenda che andiamo a raccontare avrebbe talmente del surreale da apparire comica. Invece non lo è.
Stiamo parlando della nomina e/o elezione dei Rappresentanti alla Sicurezza per il Lavoratori (RLS) in Unicoop Firenze, un gruppo che conta quasi 8.000 dipendenti dislocati in ben oltre 100 unità produttive. Una nomina che sarebbe dovuta avvenire nel periodo immediatamente successivo alle elezioni RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) avvenute nel maggio del 2013 e che invece ha avuto luogo solo nei giorni scorsi. Infatti solo adesso si stanno effettuando i corsi obbligatori per la formazione degli RLS presso gli uffici di Scandicci.
Andiamo per ordine:
Nel settembre 2012 viene sottoscritto il Verbale di Accordo del nuovo Contratto Integrativo Aziendale. Tutti sanno che, come da tradizione, contemporaneamente si arriva ad una intesa tra Organizzazioni Sindacali Confederali ed Unicoop Firenze sulla rappresentanza sindacale all'interno del gruppo. Vengono indicati i criteri elettivi, il numero dei delegati, la composizione degli organismi interni e soprattutto le ore di "agibilità sindacale", ovvero le ore di permesso retribuite che l'azienda mette a disposizione. Questo vale non solo per le RSU ma anche per gli RLS, per i quali deve essere indicato il numero e la dislocazione all'interno delle varie Unità Produttive, oltre a stabilirne i criteri di eleggibilità.
Questo è l'accordo che regola l'elezioni RSU che, con indecente ritardo, si sono svolte nel maggio 2013. Ma questo è anche l'accordo che nessuno pare conoscere o avere. Il sindacato di base USB ne fa formale richiesta ad azienda e sindacati anche prima di partecipare al suddetto rinnovo elettorale, ma il fantomatico accordo viene negato. Successivamente i delegati eletti della USB ne chiedono conto in via informale anche al Segretario Regionale Uiltucs, ad un membro dell'Esecutivo aziendale Filcams ed anche all'ex delegato rsu/rls dei magazzini per la Uiltucs. Tutti negano di aver mai sottoscritto tale accordo (anche se in seguito le loro firme risulteranno esserci).
Nel marzo del 2014 sempre la USB promuove una vertenza per "comportamento antisindacale" (ex-art.28) nei confronti di Unicoop Firenze. Lo fa per molteplici motivi. L'azienda le sta negando la stanza spettante alle RSU dei magazzini e si rifiuta di consegnarle l'Accordo sulle Rsu/Rls sottoscritto con le OO. SS. confederali. Unicoop viene condannata e dunque si vede costretta a rendere noto il famigerato accordo (e a concedere la stanza, ovviamente).
Si scopre che è datato 5 settembre 2012, perciò di poco antecedente alla sottoscrizione dell'Integrativo. Tutto come da antica e consolidata tradizione. Gli RLS previsti per l'intero gruppo Unicoop sono scandalosamente pochi. Non si capisce neanche se siano 43 o 48 perchè c'è addirittura un evidente errore di calcolo nell'attribuzione degli stessi. Poco cambia in effetti, visto l' esiguità del numero. Per il magazzino di Scandicci, quasi 300 dipendenti divisi in vari reparti e in tre turni di lavoro, è previsto un solo delegato alla sicurezza! Dopo la morte del nostro collega la Direzione Aziendale e i vertici delle Organizzazioni Sindacali di categoria si erano impegnati ad un cambio di passo in materia di sicurezza sul lavoro e mai avremmo potuto immaginare che queste parole si sarebbero potute tradurre in un atteggiamento talmente irresponsabile e beffardo.
Fortunatamente i delegati RSU dei magazzini non erano stati con le mani in mano nell'attesa di ottenere l'accordo e stante l'immobilismo delle OO.SS. confederali avevano indetto nel gennaio del 2014 delle elezioni che indicassero un terzo membro RLS che andasse ad aggiungersi ai due RSU, così come previsto dal Dlgs 81 del 2008. Esso indica infatti un minimo di tre RLS come spettanti alle Unità Produttive con più di 200 addetti. Ma la Direzione di Unicoop Firenze ha insistito nel non riconoscere la legittimità di tale elezione citando per l'appunto un diverso accordo intercorso fra Unicoop e le OO.SS. Filcams-Cgil, Uiltucs-Uil e Fisascat-Cisl. L'accordo è quello del 5 settembre e non viene mostrato, forse per vergogna. Ce ne sono tutti i motivi.
I delegati USB non mollano. Insistono per essere riconosciuti e come detto vengono finalmente in possesso dell'accordo. A questo punto qualcosa improvvisamente cambia. Unicoop pare ravvedersi anche dopo che USB minaccia una campagna stampa che denunci l'accaduto. Convoca al tavolo i sindacati firmatari dell'accordo del 5 settembre in modo da poterlo migliorare. L'iniziativa aziendale però incontra un comportamento inspiegabilmente ostruzionistico da parte sindacale che si traduce in un nulla di fatto. Pazzesco. Nel luglio di quest'anno Unicoop si vede costretta ad un'azione unilaterale che implementa di ben 16 unità gli RLS previsti e, manco a dirlo, riconosce tutti e tre i RLS del magazzino di Scandicci.
Sappiamo che la vicenda potrà risultare talmente ingarbugliata e grottesca da apparire inverosimile. Ma questi sono i fatti per come li abbiamo visti e per come li conosciamo e se qualcuno avrà avuto l'interesse e la pazienza necessari alla lettura di questo resoconto, non potrà che essersi convinto, così come noi, dell'atteggiamento deficitario da parte di Unicoop Firenze, ma soprattutto del comportamento dei Sindacati Confederali estremamente superficiale ed omissivo.
Di seguito potrete trovare il link all'intero Accordo RSU/RLS del 5 settembre 2012. Vi troverete anche il monte ore di "agibilità sindacale" concessa da Unicoop Firenze: 36.140 ore annue di permessi in gran parte riservate ai membri degli organismi sindacali.
Accordo RSU/RLS del 5 settembre 2012
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