Parla il fratello del dipendente di Unicoop Firenze morto sul lavoro:
«Vogliono estromettermi come parte civile»
Da quattro anni attende giustizia. Attende che un tribunale gli dica finalmente chi ha la responsabilità per la morte del fratello, Claudio Pierini, che nel luglio del 2011 ha perso la vita per un grave incidente sul lavoro nei magazzini di Unicoop Firenze di via dei Pratoni (viale Europa a Scandicci - nota blog). Guidava un muletto, Claudio, nonostante delle prescrizioni limitassero il suo lavoro su quei mezzi. Ma oggi, dopo quattro anni, Daniele Pierini, il fratello di Claudio è ancora in attesa di una verità.
Nel frattempo le sue condizioni sono peggiorate, non ha più trovato lavoro. Vive in un limbo difficile da risolvere. «Sono rimasto senza fratello - dice sconsolato - e senza l'unico punto di riferimento che avevo. L'amministrazione comunale non mi aiuta, non vogliono neanche saperne di starmi ad ascoltare. E ora anche questo tentativo da parte di Unicoop di estromettermi come parte civile dal processo, chiedendo che sia nominato un amministratore di sostegno per me. E' inconcepibile. Dopo quello che è successo è inconcepibile». Pierini e la convivente sono davvero disperati. Il frigo è vuoto, desolatamente vuoto. Nel congelatore alcune verdure di campo, raccolte e conservate perché sono l'unico cibo che hanno.
Chiedono aiuto, rivolgono un appello all'amministrazione e a chi può aiutarli, per non restare strangolati tra le difficoltà e i tempi della giustizia che tarda ad arrivare. Intanto il processo penale sulla morte di Claudio Pierini ha avuto un nuovo rinvio. «L'udienza - ha detto uno dei legali della famiglia Pierini, Mattia Alfano - è stata rinviata al 7 dicembre. Un tempo necessario per il pubblico ministero che sta vagliando la posizione di un terzo soggetto. Per quanto riguarda la questione la questione della richiesta di un amministratore di sostegno, abbiamo presentato ricorso. Il giudice ha sospeso la decisione rinviandola a giugno».
Daniele Pierini ha utilizzato il primo denaro ricevuto per chiudere debiti e bollette arretrate. Da allora è rimasto senza un soldo, senza un lavoro, con la speranza di giustizia che è andata affievolendosi.
18 aprile 2015
Fabrizio Morviducci
La Nazione
Nel frattempo le sue condizioni sono peggiorate, non ha più trovato lavoro. Vive in un limbo difficile da risolvere. «Sono rimasto senza fratello - dice sconsolato - e senza l'unico punto di riferimento che avevo. L'amministrazione comunale non mi aiuta, non vogliono neanche saperne di starmi ad ascoltare. E ora anche questo tentativo da parte di Unicoop di estromettermi come parte civile dal processo, chiedendo che sia nominato un amministratore di sostegno per me. E' inconcepibile. Dopo quello che è successo è inconcepibile». Pierini e la convivente sono davvero disperati. Il frigo è vuoto, desolatamente vuoto. Nel congelatore alcune verdure di campo, raccolte e conservate perché sono l'unico cibo che hanno.
Chiedono aiuto, rivolgono un appello all'amministrazione e a chi può aiutarli, per non restare strangolati tra le difficoltà e i tempi della giustizia che tarda ad arrivare. Intanto il processo penale sulla morte di Claudio Pierini ha avuto un nuovo rinvio. «L'udienza - ha detto uno dei legali della famiglia Pierini, Mattia Alfano - è stata rinviata al 7 dicembre. Un tempo necessario per il pubblico ministero che sta vagliando la posizione di un terzo soggetto. Per quanto riguarda la questione la questione della richiesta di un amministratore di sostegno, abbiamo presentato ricorso. Il giudice ha sospeso la decisione rinviandola a giugno».
Daniele Pierini ha utilizzato il primo denaro ricevuto per chiudere debiti e bollette arretrate. Da allora è rimasto senza un soldo, senza un lavoro, con la speranza di giustizia che è andata affievolendosi.
18 aprile 2015
Fabrizio Morviducci
La Nazione
Vedi anche:
Sotto processo due dirigenti di Unicoop Firenze per la morte sul lavoro di Claudio
Morto sul lavoro, se la Coop si dimentica di Claudio Pierini
Unicoop Firenze: suo fratello morì sul lavoro, ora è a rischio il risarcimento
2 commenti:
bon giorno per potere aiutare queste persone dovete confrontare con il caso di Claudio birolini morto sul lavoro a Esselunga che sono 2 casi simili come 2 gocce di acqua Claudio birolini e morto il 20-11-2009 e il processo si a finito 14 -02-2012.e come e possibile che il caso di Claudio pierini e durato cosi tanto e ne anche dopo 4 anni non e finito e manca che vada ancora avanti per tanti anni.ma il motivo secondo me che dura cosi tanto e che si deve fare publico sui giornale e prego il singgnore Fabrizio Morviducci si vogle di aiutare veramente cueste piersone che prenda esempio dal giornagle di milano che si cheama la Repubblica e di fare tuto publico nel giornagle non sul un blog che non lo goarda nesuno
Caro anonimo, tu il blog lo hai guardato e lo avranno fatto altri. Sulla morte di Claudio Birolini abbiamo pubblicato. Su Claudio Pierini la giustizia farà il suo corso, almeno lo auspichiamo.
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