07 aprile 2011

CONGRESSO LEGA COOP, POLETTI: «SERVE LIBERARE IL MERCATO DA PROTEZIONI»

Il presidente Poletti invoca «un mercato che sia liberato dalle residue protezioni» che impedisce alle Coop di puntare sui carburanti, farmaci e tariffe minime per le prestazioni professionali

Sempre Poletti: «meno tasse sul lavoro e sulle imprese che reinvestono gli utili per lo sviluppo e più tasse sulle rendite e sui patrimoni oggi esenti»

Si torna a chiedere vantaggi fiscali dunque, come se le Coop non ne avessero e si propone uno strumento obsoleto come la patrimoniale, tra l'altro casualmente anticipato da una proposta della Cgil

Legacoop reclama per le imprese «un mercato libero e ben regolato, nel quale possano agire tutte le forme di impresa e che rispetti e valorizzi le finalità delle diverse tipologie societarie». Lo ha detto il presidente Giuliano Poletti, nella relazione introduttiva ai lavori del 38/mo Congresso nazionale di Legacoop che si è aperto oggi a Roma, alla presenza di 650 delegati (il 32,5% donne, l'11% giovani) provenienti da tutto il Paese.

Per Poletti è necessario «un mercato che sia liberato dalle residue protezioni che costano care ai cittadini e alle imprese», tra queste «le barriere regolamentari che impediscono l'effettiva liberalizzazione della vendita dei carburanti, penalizzando i consumatori italiani rispetto a quelli di altri paesi europei; i ripetuti tentativi di ripristinare il monopolio di vendita per i farmaci, azzerando la positiva esperienza delle parafarmacie; il ripristino delle tariffe minime per le prestazioni professionali, mentre si dovrebbe andare avanti in direzione delle società professionali e interprofessionali, alla stregua di quanto avviene negli altri paesi avanzati».

Inoltre, Poletti ha chiesto di correggere le norme recentemente varate dal Governo in materia di incentivi per la produzione di energie rinnovabili,« in modo da dare, in questo settore così strategico e delicato, certezze di lungo periodo agli operatori seri».

Necessaria una diversa politica fiscale
«Occorre un colpo d'ala, bisogna riprendere con decisione il percorso della crescita, producendo un nuovo clima di responsabilità e di fiducia collettiva», ha aggiunto il presidente di Legacoop, per il quale serve anche pensare a una politica fiscale che preveda «meno tasse sul lavoro e sulle imprese che reinvestono gli utili per lo sviluppo e più tasse sulle rendite e sui patrimoni oggi esenti».

Alla base della nuova stagione della crescita bisogna mettere, ha sottolineato il presidente Legacoop, «la valorizzazione della persona umana, la condivisione di valori, il rafforzamento della società solidale; bisogna puntare sul lavoro, sull'economia e non sulla finanza, sull'innovazione e la valorizzazione delle eccellenze imprenditoriali italiane, su uno sviluppo sostenibile legato a prospettive di lunga durata che dia opportunità alle donne ed ai giovani, su una più equilibrata distribuzione dei redditi e dei carichi fiscali».

Dalla politica nessuna prospettiva credibile per lo sviluppo
All'Italia di oggi, «come a una nave in mezzo alla tempesta che deve trovare una nuova rotta, serve una guida capace e rispettata e un equipaggio affiatato. Servono un Governo ed una maggioranza parlamentare in grado di governare», ha detto Poletti, per il quale il tema con cui misurarsi oggi è «quello della crescita, indicando agli italiani una prospettiva credibile per mobilitarne le energie morali, civili ed imprenditoriali. La politica non sembra, per il momento, in grado di farlo» «Per noi - ha sottolineato il presidente di Legacoop - le divisioni sindacali non sono un'opportunità, ma un problema serio e quindi siamo impegnati a promuovere un confronto che consenta di approfondire la valutazione intorno ai temi del lavoro, della partecipazione, del reddito, della tutela nel nuovo contesto che la globalizzazione e l'innovazione propongono».

Il messaggio del presidente della Repubblica
I valori alla base della nascita della Lega delle cooperative «mantengono intatta anche oggi, in un contesto profondamente mutato, la loro forza» e il movimento darà un «contributo fondamentale» per superare le sfide future. Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione delle celebrazioni del 125esimo anniversario della nascita della Lega delle Cooperative che quest'anno, per la coincidenza con il 150 anniversario dell'Unità d'Italia, dedicherà uno specifico spazio alla ricorrenza della fondazione dello Stato nazionale, rispondendo al saluto ricevuto dal presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, in apertura dei lavori del 38esimo Congresso nazionale.

«L'anniversario dell'Unità d'Italia - afferma il capo dello Stato - costituisce una preziosa occasione per far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni dell'unità nazionale come fonte di coesione sociale e come base insostituibile di un rinnovato sentimento dell'amor di patria e dell'essere italiani. All'edificazione dell'Italia fondata sui principi di libertà, democrazia e giustizia sociale il movimento cooperativo ha infatti partecipato a pieno titolo, poiché ha saputo porre a fondamento del sistema produttivo la solidarietà, la dignità del lavoro in tutte le sue forme e la condivisione delle diverse responsabilità nella vita dell'impresa.

Valori che mantengono intatta anche oggi, in un contesto profondamente mutato, la loro forza e sui quali occorre far leva per promuovere il rilancio economico del nostro Paese. Nella convinzione che l'esperienza cooperativa saprà offrire un contributo significativo anche al superamento delle difficili sfide del prossimo futuro, prima tra tutte la lotta alla disoccupazione, invio a tutti i convenuti un caloroso e partecipe augurio di buon lavoro».


6 aprile 2011

Il Sole 24 Ore

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