Il 13 aprile si svolgerà presumibilmente l'atto conclusivo del contratto integrativo di Unicoop Firenze.
Un contratto ottimo per Unicoop, ma pesantissimo per i lavoratori
E' dunque fissata per la data del 13 aprile la ripresa della trattativa per il rinnovo del CIA di Unicoop Firenze, dopo la sospensione decisa al termine di una lunga sessione di confronto lo scorso 30 marzo che ha visto anche momenti di tensione all'interno della stessa commissione trattante.
Tensioni che paiono dovute al modo di portare avanti le fasi stringenti del confronto, troppo spesso di solo appannaggio dei segretari regionali e poi anche di una rappresentanza al tavolo non propriamente rispecchiante i pesi specifici delle singole organizzazioni. Beghe sul metodo insomma, più che sul merito delle questioni.
E la cooperativa che era sul punto di rompere il confronto. Ohibò!
Poi la nuova chance; praticamente una disperata richiesta da parte delle OO.SS.
Rimane il fatto che sabato 13 appare una "data ultima" nella quale ci si troverà di fronte ad una scelta molto difficile: firmare un' ipotesi di accordo che è palesemente lontana anni luce dalla piattaforma rivendicativa originaria oppure andare incontro ad una rottura definitiva ed iniziare un percorso di conflitto che può portare su una strada irta di incognite?
Certo che il prezzo per avere un contratto integrativo, il primo dopo la firma del CCNL (e perciò farà presumibilmente da rompighiaccio per i rinnovi delle altre coop, ricordiamo ad esempio che anche Coop Estense è da oltre un anno in attesa di rinnovo), sembra essere davvero alto, in nome di una crisi economica e di uno stallo dei consumi che Unicoop Firenze non perde occasione per usare come vero ariete da sfondamento.
La parola d'ordine è recuperare soldi e ridurre costi. Come? In tutti i modi consetitegli, basta che a rimetterci alla fine siano i lavoratori alle sue dipendenze! Non certo il gruppo dirigente.
- Si risparmierà sulla catena minimercati (ma ci potrebbero star dentro anche alcuni incoop e chissà poi cos'altro..), con diverso orario di lavoro, più flessibilità, minor salario variabile.
- Si faranno contratti di avvio per nuove aperture (anche ristrutturazioni?) che vedranno maturare il premio aziendale solo dal 36° mese.
- Si aumenterà il divisore convenzionale da 156 a 165, risparmiando notevolmente sulle ore di straordinario. Notevolmente.
- Indennità e livelli manco a parlarne o giù di lì.
- Non un euro in più a fronte delle nuove esigenze insorte sulle aperture domenicali previste dal decreto liberalizzazioni. Anzi, alla fine si andrà ad una probabile obbligatorietà, seppur limitata...
- Il 4 Novembre? Picche! Sarebbe intenzione della cooperativa "armonizzare" la situazione, che significa toglierlo anche agli Ipermercati che adesso se lo vedono retribuito! Noi saremmo per la vertenza, ma alla sola parola alle OO.SS. si accappona la pelle. Eppure lo studio legale consulente di Filcams-Cgil ha anche espresso un parere piuttosto chiaro in proposito.
- Del Salario Variabile ancora non si capisce bene il meccanismo, ma si sa che una parte sarà in buoni spesa (bravini sì..) e una parte legato alla presenza, che però è una parola vaga....
- Ci pare che siamo lontani dai buoni propositi di diminuzione della forbice di erogazione dai quali partimmo e, non vorremmo essere profeti di sventure, ma rischia di essere mediamente inferiore agli anni passati. Vedremo.
- E poi c'è la mensa. Anche qui ci sono vincoli sulle ore di stacco e per noi dei magazzini che facciamo turni secchi ma disagiati non sappiamo se sarà confermato il servizio. Tra parentesi una trentina di dipendenti del magazzino di Sesto F.no questo servizio se lo sono visto togliere senza apparente motivo ormai da alcuni anni e tutti zitti FilcamsUiltucs e compagnia bella! Altro risparmio, dunque!
- Che dire della vestizione che Unicoop vorrebbe inclusa nell'orario di lavoro? Su questo ci siamo già espressi, ma dovrebbe essere superfluo farlo. Il solo accettare che una questione di questo tipo, che cozza con tutti i precedenti giuridici, venga posta sul tavolo è già sintomo dell'aria che tira su questa trattativa. Pensate al ritorno economico che potrebbe avere un accordo su questo tema... moltiplicate i pochi minuti a vostra dispozione per cambiarvi due volte al giorno per circa 8000 (i dipendenti) e per i giorni lavorativi annui e traducete in euro. Una enormità. E per sempre, perchè nessuna vertenza futura sarebbe più possibile in presenza di un accordo sindacale!
- Finiamo in bellezza: le assunzioni a 40 ore previste dal nuovo CCNL e già prontamente messe in opera da Unicoop Firenze! Una questione scivolosa che appare un po' politica, un po' interpretativa di un articolo non proprio scritto con chiarezza e un po' che ci capiamo poco anche noi. Ma temiamo di sapere come andrà a finire: Unicoop adotterà questa questa nuova disciplina di orario lavorativo come e dove riterrà opportuno farlo.
Unicoop è in perdita? E' in crisi? Non ci risulta. Non commercialmente parlando, almeno. Finanziariamente han fatto mosse un po' avventate, secondo noi, ma quelle son perdite (anche cospicue) il cui conto non può essere certo presentato a noi dipendenti! Anzi.. Dunque? Nonostante tutto ciò, la firma viene caldeggiata da più parti. Perchè è sempre meglio di niente, si dice. Bah!?
E poi ci sono gli interessi di campanile. Le prossime (???) elezioni Rsu necessiteranno di un nuovo apposito accordo che ridisegnerà equilibri tra confederazioni. E distacchi, organismi, agibilità... tante ore aggiuntive rispetto a quanto garantito dagli accordi nazionali. Dipendenti Unicoop che invece di marcare il cartellino faranno il mestiere del sindacalista, in sostanza. Se almeno lo facessero con nostro profitto, invece visto i risultati.....
Sottinteso che se non si firma l'Integrativo pure l'accordo RSU va a puttane, perciò fatevi due conti e azzardate una previsione!!
Ah, dimenticavamo. Buona Pasqua.
6 aprile 2012
Lavoratori Unicoop
2 commenti:
Atto Finale,
Si consuma così l'ennesima, consueta, "Cosa Buffa" tutta in stile italiano. Poco importa se la nazione Italia si attesta nel punto più basso della classifica degli stipendi, poco importa se le riduzioni degli stipendi vanno solo in minima parte (oseremo dire microscopica) a beneficio di nuove assunzioni (a tempo indeterminato full-time). Tagliamo. E stavolta di tagliano lo stipendio. Questo integrativo che ha beneficiato dell'ignoranza di noi tutti passerà, sostenuto fortemente dalla CGIL, con i rallegramenti della UNICOOP FIRENZE. Casualmente, pare, che il segretario regionale di detta organizzazione sia prossimo al pensionamento: "toccata e fuga" degna di un grande compositore. Ma, ovviamente, diciamo che tutto ciò sono supposizioni nate da menti dotate di una fervide immaginazioni e sempre troppo legate al denaro. Colleghi, grazie al nuovo integrativo ognuno di noi lavorando a tempo pieno si ritroverà a fine anno in meno una cifra che andrà dai 125 ai 200 euro. Per i part-time fino a 1.000 euro in meno. E' una questione legata al divisore convenzionale per il calcolo delle ore straordinarie. Ma, state tranquilli, non soffriremo troppo perché molti di noi distratti da altro non hanno ancora realizzato quanto accaduto e godono dell'anestetico offerto gratuitamente dall'ignoranza a ticket zero. Certo l'IMU incombe sulla casa, però sarebbe stato bello difendere tutti insieme quello stipendio che ci portiamo a casa ogni mese e che è sempre più inadeguato per far fronte alla vita di tutti i giorni.
Sogni d'oro a tutti, cari colleghi
Per noi partime a vita vedo solo peggioramenti in vista. Possibile che ogni volta si faccia peggio di prima? Sono rassegnata e demoralizzata. Anche dai sindacati.
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