05 maggio 2012

ANCHE UNICOOP TIRRENO SCEGLIE IL PRESTITO VINCOLATO PER I SOCI


Anche Unicoop Tirreno vara il prestito vincolato per i soci




Nel tentativo di differenziare la statica offerta del prestito sociale le Coop della grande distribuzione puntano sempre di più sul prestito vincolato, che permette loro una gestione delle risorse più proficua nel medio periodo.

Per adesso a ricorrervi sono quelle del Distretto Tirrenico. La prima è stata Unicoop Firenze, che ha lanciato circa un anno fa l'offerta di vincolare i risparmi a certe condizioni e prima dell'uragano finanziario sembrava orientata ad ampliare l'offerta, ma ora in lunga pausa riflessiva.

Ha fatto seguito Coop Centro Italia, che offre rendimenti ancorati a quelli dei Buoni Fruttiferi Postali.

Ora è la volta di Unicoop Tirreno, che offre un prestito vincolato per 24 mesi, con un rendimento del 1,8% al netto della ritenuta fiscale per il primo anno, che salirà al 2,8% nell'anno successivo. L'ammontare complessivo dell'emissione è di 60 milioni e si potrà sottoscrivere un importo che va da un taglio minimo di 5.000 euro ad un massimo di 25.000 euro. Il periodo di adesione è compreso tra il 15 maggio e il 15 ottobre dell'anno in corso. Altri dettagli sono riportati nell'articolo che segue, dalla pagina ufficiale di Unicoop Tirreno.

Per chi vuol fare dei confronti con altre forme d'investimento, può prendere come prodotti comparativi i Conti Deposito, i BFP, i CTZ, titoli di stato senza cedola con scadenza biennale o anche un semplice BTP, come questo, con scadenza aprile 2014 ed un rendimento netto del 2,47%. Il rendimento netto annuo del prestito vincolato che Unicoop Tirreno propone ai soci prestatori è del 2,3%. Pare un pò misero.

Da tener presente la fiducia che si ha nella solvibilità dell'emittente (la Coop in questione viene da tre bilanci non certo brillanti), i costi aggiuntivi del dossier titoli bancario, necessario per un investimento in titoli, la tutela sui depositi bancari assente per il prestito sociale cooperativo.

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Per difendere i risparmi dei soci, nasce il Prestito Sociale Vincolato.

Una risposta alle esigenze dei soci di Unicoop Tirreno e alle mutate condizioni di mercato. Questa nuova forma di Prestito Sociale Vincolato remunera con tassi d’interesse più alti i risparmi dei soci disposti a vincolarli per periodi di tempo prestabiliti.

Ogni socio titolare di un libretto di Prestito Sociale potrà diversificare le somme depositate in due posizioni, “libero” e “vincolato”, entro l’attuale limite di legge di 33.500 euro.

Ogni emissione avrà le proprie caratteristiche. La prima, in collocamento dal 15 maggio al 15 ottobre 2012 (salvo esaurimento anticipato della somma disponibile) sarà caratterizzata in
questo modo:



A fronte di un interesse più vantaggioso del Prestito Sociale “libero” è previsto che, in caso di richiesta di rimborso anticipato entro i primi 12 mesi, il deposito sia infruttifero.
Ricordiamo che, nonostante il vincolo previsto, la somma depositata può essere richiesta in qualsiasi momento con la garanzia del capitale investito e, trascorso il periodo di applicazione della “penale annua”, con il riconoscimento del rateo degli interessi pattuiti contrattualmente.




Maggio 2012

Unicoop Tirreno/Prestito Sociale

4 commenti:

Anonimo ha detto...

5.000 euro il 2,25% e 3,50
vincolo 24 mesi

E' ovvio che chi decide di investire i suoi soldi così lo fa per sostenere la cooperativa emittente, non certo per farci un guadagno. Per i guadagni ci sono altri e sicuri sistemi. Tipo il cashpark di Fineco Bank che da fino al 3,50 netto
Insomma, l'importante è sapere che il prestito sociale vincolato non è questo gran regalo

Anonimo ha detto...

Bisogna avrere il gusto del rischio per mettere i soldi in Unicoop tirreno. Ma il rischio si paga, mica il 2,3%. I soci al solito trattati da straccioni creduloni e ignoranti. E forse non a torto.

Anonimo ha detto...

I soci creduloni e straccioni spero non mettano, allora, i loro soldi alla Posta o in qualsiasi altra banca. La gente non sa che gli vengono portati via un sacco di soldi dal fior fiore delle banche. Ci sono costi per la tenuta di un c/c che fanno drizzare i capelli. Insomma, straccioni e creduloni non lo sono soltanto i soci di Unicoop Tirreno ma un po' tutti gli italiani, non trovi?

Anonimo ha detto...

Non trovo affatto. C'è molta differenza, come si spiega anche nel post. Coop Tirreno offre il 2,3% per un vincolo di 2 anni, inferiore a rendimenti di un btp con eguale scadenza o a vari conti deposito. E' chiaro che non si può paragonare la solvibilità delle Poste o dello Stato con quella della sgangherata coop toscana. Il rischio, come ho scritto, si paga offerendo rendimenti adeguati, è una legge elementare in finanza. Prima di mettere i risparmi in Coop Tirreno ci penserei bene e certo NON a quei ridicoli rendimenti. Ma se uno ha un approccio da tifoso, anche l'abc della finanza diventa ininfluente.