Multa da 4 milioni e 600mila euro. La società avrebbe impedito l'ingresso o l'espansione del concorrente Esselunga nella provincia: "Profondo sconcerto"
Modena, 28 giugno 2012 - L’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato che la societa’ Coop Estense ha abusato della posizione dominante detenuta nel mercato dei supermercati e degli ipermercati della provincia di Modena, ostacolando, o quanto meno ritardando fortemente, l’ingresso o l’espansione del concorrente Esselunga in tale provincia.
Ne dà notizia un comunicato dell’Antitrust. L’istruttoria era stata avviata nel febbraio 2011 alla luce di alcune notizie di stampa, suffragate dalle informazioni richieste dagli uffici dell’Autorita’ a Esselunga.
La sanzione, di 4 milioni e 600mila euro, su istanza della parte, potra’ essere rateizzata: l’Antitrust ha infatti intenzione di tener conto dello stato di calamita’ naturale legato al terremoto. Chiusa invece senza accertamento dell’infrazione, per mancanza di prove, una seconda istruttoria avviata nei confronti di Unicoop Tirreno, alla luce di una segnalazione di Esselunga.
Dalla documentazione acquisita e’ emerso che Coop Estense, che aderisce, insieme ad altre otto grandi cooperative, al consorzio Coop Italia, ha messo in atto ‘’una strategia unitaria, continuata e ripetuta dal 2001 al 2009, i cui effetti permangono ancora oggi: in particolare la societa’ si e’ frapposta, in maniera sistematica, ai tentativi del concorrente di avviare nuovi punti vendita alimentari, in aree potenzialmente idonee ad insediamenti commerciali e gia’ nella sua disponibilita’, in particolare nei Comuni di Modena prima e di Vignola poi, anche intervenendo strumentalmente negli iter amministrativi in corso avviati da Esselunga per ottenere le necessarie autorizzazioni. Tale strategia si e’ inserita in un contesto di mercato gia’ caratterizzato da una scarsa disponibilita’ di aree idonee ad insediamenti commerciali e da significative barriere all’ingresso di natura amministrativa’’, spiega l’Antitrust.
Per effetto di tali comportamenti, Coop Estense ha mantenuto, ed anche rafforzato, la propria posizione dominante nei mercati rilevanti, con quote crescenti nel tempo e che si attestano, per il 2011, al 66% nel mercato degli ipermercati e al 47% in quello dei supermercati nella provincia di Modena. ‘’Inoltre, impedendo ad un concorrente efficiente di accedere al mercato, Coop Estense ha determinato un danno ai consumatori in termini di maggiori prezzi e/o di minore scelta’’, sottolinea la nota. Per effetto della decisione dell’Antitrust Coop Estense dovra’ sbloccare la situazione di stallo che si e’ creata e dovra’ farsi promotrice di iniziative che, entro sei mesi, consentano l’avvio di attivita’ commerciali da parte del concorrente.
L’Antitrust ha anche deciso di comminare a Coop Estense una sanzione di 4 milioni e 600mila euro. Pur in presenza di un grave abuso di posizione dominante che ha prodotto concreti effetti restrittivi sul mercato, l’importo della sanzione risulta di ammontare ridotto, in ragione dei comportamenti imposti alla societa’, tesi ad agevolare l’accesso dei concorrenti nel mercato. La sanzione, su istanza di parte, potra’ comunque essere rateizzata.
Coop Estense: “Profondo sconcerto”
Coop Estense ha appreso, ‘’con profondo sconcerto e consistenti riserve’’ del provvedimento con il quale l’Autorita’ Garante della concorrenza ha sanzionato la cooperativa per abuso di posizione dominante. Si tratta di un provvedimento che, secondo Coop Estense, ‘’non ha alcun fondamento logico ne’ giuridico’’ e contro al quale annuncia ricorso al Tar.
La cooperativa ‘’in ciascuno dei due episodi contestati (Vignola e area Ex Cosnorzio Agrario di Modena) ha semplicemente perseguito nel modo piu’ trasparente e pubblico, a differenza di altri, un proprio obiettivo imprenditoriale volto a rendere piu’ efficienti negozi gia’ all’epoca dei fatti ritenuti dai Soci stessi obsoleti’’, si legge nella nota.
‘’Peraltro i progetti di Esselunga, secondo l’Antitrust soggetto pregiudicato dall’abuso, non hanno avuto seguito per effetto di decisioni legittimamente adottate - come confermano tutti i provvedimenti dei Giudici pronunciatisi precedentemente - dalla Pubblica Amministrazione, alla quale spettava, in piena autonomia, il compito di valutarli’’.
28 giugno 2011
il Resto del Carlino
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