Nel tardo pomeriggio del 7 marzo le agenzie hanno confermato quello che il Corsera aveva già anticipato: Dico, la catena di discount di Coop, verrà ceduta a Tuo Despar (54 pdv). Passano di mano 342 punti di vendita, che fanno capo a 7 cooperative di consumo. In cambio Despar girerà a Coop i propri supermercati omonimi e l’insegna Ingrande, per quanto concerne la Capitale e il Lazio.
Motivo? “E’ una scelta di sviluppo per due realtà entrambe aderenti a “Centrale Italiana” – spiega la nota ufficiale – che mirano a concentrarsi su formati distributivi più coerenti con i rispettivi core business e per rispondere a precise strategie aziendali".
In questo modo il gruppo guidato da Vincenzo Tassinari si libera di una catena che ha registrato per la terza volta un rosso di bilancio, con una perdita di 20 milioni di euro nell’esercizio 2011.
In questo modo il gruppo guidato da Vincenzo Tassinari si libera di una catena che ha registrato per la terza volta un rosso di bilancio, con una perdita di 20 milioni di euro nell’esercizio 2011.
Ma con Ingrande Coop fa ben di più. Dà una risposta in anticipo ai francesi di Carrefour, che con con Supeco – El cash de la famila – hanno piazzato già nel 2012 i primi due wholsale piloti di 2.000 mq proprio in terra iberica, alla periferia di Siviglia e agli americani di Costco, che dopo 18 mesi di lotta, hanno dovuto incassare in Francia lo stop della Cnac per le 15 inaugurazioni previste, e dunque ripiegare per la prima apertura nella stessa Siviglia.
Chi è infatti Ingrande? Lo si legge nel sito dell’insegna: “ Ispirato al warehouse americano, sconosciuto in Italia ma di primaria importanza negli Stati Uniti, quella di Ingrande è una formula originale, adattata alla realtà italiana, che si rivolge sia alla famiglia che agli operatori professionali.
"Si contraddistingue per la sua peculiare composizione di assortimento che spazia dal prodotto discount fino al prodotto specialità destinato alla ristorazione attraversando tutta la gamma del mass market classico, e che punta alla massima espressione di tutti i reparti del fresco.
"Ingrande si concentra sulla ricchezza dell’assortimento e i prezzi, ricercando però anche vie nuove di massimizzazione della convenienza per la famiglia nell’offerta di grandi formati e confezioni multiple, negli sconti su grandi quantità per le grandi spese-scorta. Per questo si propone con un’offerta massificata che poco concede ad ambiente e servizio, com’è nella tradizione del discount e del cash&carry".
Altro che core business! Se mai new business, prima di essere colonizzati dagli stranieri...
Vedi anche:Coop ragione in grande e Rinascente pure
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