La storia degli appalti della logistica in Unicoop Tirreno viene da lontano ed è ricca di vicende molto istruttive. Basti pensare a come si arrivò agli appalti, alle frizioni con Filt-Cgil dopo che una parte dei camionisti lasciò la tessera di quella organizzazione per USB, e alla vicenda inquietante di Dinamica Logistica. Ora si aggiunge un nuovo capitolo.
VIGNALE (Riotorto) – C’è preoccupazione tra gli autotrasportatori che effettuano i trasporti merci di Unicoop Tirreno, da quando la ditta titolare dell’appalto, la SILO/CFT ha espresso l’intenzione di sciogliere il contratto entro il 30 settembre, tra meno di una mese. «Ci rivolgiamo a lei – afferma, in una lettera inviata al presidente di Unicoop Tirreno Marco Lami, Fabio Elmini per l’Unione Sindacale di Base – dopo aver inutilmente provato, a più riprese, a dialogare con l’azienda che lei presiede per avere chiarimenti riguardo l’appalto del servizio di trasporto merci dal Centro di Distribuzione di Vignale verso i punti vendita. Dal 1° aprile siamo giunti, di data in data, al 30 settembre: pare che stavolta la data sia definitiva. Pare anche che si realizzerà un passaggio verso una pluralità di commissionari, con conseguente frazionamento del reparto».
VIGNALE (Riotorto) – C’è preoccupazione tra gli autotrasportatori che effettuano i trasporti merci di Unicoop Tirreno, da quando la ditta titolare dell’appalto, la SILO/CFT ha espresso l’intenzione di sciogliere il contratto entro il 30 settembre, tra meno di una mese. «Ci rivolgiamo a lei – afferma, in una lettera inviata al presidente di Unicoop Tirreno Marco Lami, Fabio Elmini per l’Unione Sindacale di Base – dopo aver inutilmente provato, a più riprese, a dialogare con l’azienda che lei presiede per avere chiarimenti riguardo l’appalto del servizio di trasporto merci dal Centro di Distribuzione di Vignale verso i punti vendita. Dal 1° aprile siamo giunti, di data in data, al 30 settembre: pare che stavolta la data sia definitiva. Pare anche che si realizzerà un passaggio verso una pluralità di commissionari, con conseguente frazionamento del reparto».
«Crediamo pertanto che sia doveroso chiarire le intenzioni di Unicoop
Tirreno, confermando o smentendo quanto si va dicendo da mesi, e nel
caso favorendo l’interlocuzione tra le parti sindacali e gli eventuali
nuovi appaltatori – chiede ancora Elmini -. A meno che ciò non sia già
avvenuto con l’esclusione della nostra sigla sindacale, USB, seconda in
azienda per numero di iscritti: nel tal caso verrebbe da domandarsi
quale sia la ragione di tale comportamento discriminatorio e chi, e in
quale veste, abbia trattato in vece dei lavoratori, su quale mandato e
con quali esiti. Una interlocuzione con la nostra parte sindacale
sarebbe certo dovuta ed opportuna, anche per raccogliere eventuali
proposte che – creda! – ci sono».
7 settembre 2013
Il Giunco.net
7 settembre 2013
Il Giunco.net
1 commento:
forse c'è di mezzo qualche parente assunto di qualche sindacalista doppiogiochista?
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