Nasce un colosso Coop tutto emiliano con 4,2 miliardi di fatturato, 26mila dipendenti, 3,5 miliardi di prestito sociale
Questa volta pare quella buona. Oggi si sono riuniti i Cda di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Consumatori Nordest nelle loro rispettive sedi e hanno votato unanimemente una delibera di indirizzo, il primo passo di un percorso che porterà le tre coop del Distretto Adriatico a fondersi in un'unica realtà. Stiamo parlando d'una mega coop con 4,2 miliardi di fatturato, quasi 20.000 dipendenti, 334 punti di vendita di cui 45 ipermercati, 2.600 soci di cui circa 460.000 soci prestatori per un prestito sociale complessivo di 3,5 miliardi di euro. I punti vendita sono presenti in Emilia, Veneto, Friuli, Lombardia, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e attraverso partnership con altre coop, anche in Sicilia, Campania e Lazio.
Si è parlato spesso in passato di fusioni nel mondo delle coop della Gdo, ma alla fine non se n'è fatto nulla. Svanita la fusione delle coop del Distretto Nordest, forse solo voci per quella tra Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno. Si è parlato anche di una fusione tra Coop Estense e Nordest, ma l'arrivo di Coop Adriatica, la realtà del mondo coop più efficiente dinamica e rappresentativa, dà a questa fusione uno spessore assai rilevante. L'asse in Coop Italia, già fortemente sbilanciata a favore delle Coop emiliane, rischia di diventare monopolizzante, con l'altro colosso, Unicoop Firenze, sempre più isolata e confinata in una sola regione.
Si è parlato spesso in passato di fusioni nel mondo delle coop della Gdo, ma alla fine non se n'è fatto nulla. Svanita la fusione delle coop del Distretto Nordest, forse solo voci per quella tra Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno. Si è parlato anche di una fusione tra Coop Estense e Nordest, ma l'arrivo di Coop Adriatica, la realtà del mondo coop più efficiente dinamica e rappresentativa, dà a questa fusione uno spessore assai rilevante. L'asse in Coop Italia, già fortemente sbilanciata a favore delle Coop emiliane, rischia di diventare monopolizzante, con l'altro colosso, Unicoop Firenze, sempre più isolata e confinata in una sola regione.
Coop Estense, che tra le tre realtà è quella con i problemi maggiori, è alle prese con una ristrutturazione degli organici dei punti vendita in Puglia dove sono a rischio ben 230 dipendenti. Sarà interessante vedere come nella fusione verranno gestiti i naturali esuberi che saranno tutti amministrativi e dirigenziali. Si adopererà anche in quella circostanza il metodo pugliese?
20 marzo 2015
Nessun commento:
Posta un commento