La crisi del centro di Corso della vittoria
«Il Giro di affari si è rivelato insufficiente»
Chiuderà i battenti entro settembre lasciando senza lavoro 50 addetti: il centro commerciale Carrefour di corso della Vittoria 70 a Novara non farà più parte della rete del marchio francese.
Ieri si è tenuto un incontro tra la dirigenza della Carrefour e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil per definire il futuro occupazionale dei lavoratori. «Gli esuberi - dice Giuseppe Ballato della UilTucs - sono 50. L’incontro con la dirigenza della Carrefour non ha lasciato molte alternative». Era stato aperto una decina di anni fa e si estende su oltre 3100 metri quadrati. Per gli addetti si profila il ricorso alla cassa integrazione straordinaria: «Il fatturato del punto vendita non raggiunge i livelli ritenuti sostenibili, così il gruppo lo chiude - dice Ballato - per i 50 lavoratori è stata abbozzato un piano di ricollocazione suscettibile di ulteriori revisioni. Sei addetti sono già stati trasferiti nella struttura Carrefour in viale Giulio Cesare. Altrettanti hanno scelto la mobilità volontaria. Due lavoratori saranno inseriti in una struttura commerciale nella zona di Malpensa».
Restano in attesa di trovare una collocazione 36 lavoratori: «Per la maggioranza dei lavoratori, ben 36 addetti, non ci sono prospettive di reinserimento nell’ambito del gruppo Carrefour. Tredici sono inquadrati con contratti a tempo pieno mentre 23 in part time. Sono soprattutto donne. Gli uomini sono sei».
All’incontro hanno preso parte il responsabile aziendale del personale Sergio Casiraghi e il dirigente di area Carrefour Paolo Scudieri: «Per i 36 lavoratori - dice Ballato - è previsto il ricorso alla cassa integrazione straordinaria. Un ulteriore incontro tra le parti permetterà di formalizzare l’avvio dell’iter per concessione dell’ammortizzatore sociale, con la presentazione della domanda al ministero a Roma. La durata della cassa integrazione inizialmente sarà di 12 mesi che potrà raddoppiare se durante il primo periodo di validità si concretizzeranno ipotesi di ricollocamento per almeno il 30 per cento degli addetti». Dalla sede Carrefour di Milano hanno preferito non fornire dettagli sui contenuti della riunione tenuta ieri a Novara.
Ieri si è tenuto un incontro tra la dirigenza della Carrefour e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil per definire il futuro occupazionale dei lavoratori. «Gli esuberi - dice Giuseppe Ballato della UilTucs - sono 50. L’incontro con la dirigenza della Carrefour non ha lasciato molte alternative». Era stato aperto una decina di anni fa e si estende su oltre 3100 metri quadrati. Per gli addetti si profila il ricorso alla cassa integrazione straordinaria: «Il fatturato del punto vendita non raggiunge i livelli ritenuti sostenibili, così il gruppo lo chiude - dice Ballato - per i 50 lavoratori è stata abbozzato un piano di ricollocazione suscettibile di ulteriori revisioni. Sei addetti sono già stati trasferiti nella struttura Carrefour in viale Giulio Cesare. Altrettanti hanno scelto la mobilità volontaria. Due lavoratori saranno inseriti in una struttura commerciale nella zona di Malpensa».
Restano in attesa di trovare una collocazione 36 lavoratori: «Per la maggioranza dei lavoratori, ben 36 addetti, non ci sono prospettive di reinserimento nell’ambito del gruppo Carrefour. Tredici sono inquadrati con contratti a tempo pieno mentre 23 in part time. Sono soprattutto donne. Gli uomini sono sei».
All’incontro hanno preso parte il responsabile aziendale del personale Sergio Casiraghi e il dirigente di area Carrefour Paolo Scudieri: «Per i 36 lavoratori - dice Ballato - è previsto il ricorso alla cassa integrazione straordinaria. Un ulteriore incontro tra le parti permetterà di formalizzare l’avvio dell’iter per concessione dell’ammortizzatore sociale, con la presentazione della domanda al ministero a Roma. La durata della cassa integrazione inizialmente sarà di 12 mesi che potrà raddoppiare se durante il primo periodo di validità si concretizzeranno ipotesi di ricollocamento per almeno il 30 per cento degli addetti». Dalla sede Carrefour di Milano hanno preferito non fornire dettagli sui contenuti della riunione tenuta ieri a Novara.
6 addetti trasferiti
Sono stati trasferiti al negozio di corso Giulio Cesare
Altri due, invece, andranno a lavorare in una struttura commerciale vicino Malpensa
23 contratti part-time
Per alcuni partiranno le procedure di mobilità e cassa integrazione di dodici mesi
La maggior parte dei lavoratori sono donne, gli uomini sono solo sei
Sono stati trasferiti al negozio di corso Giulio Cesare
Altri due, invece, andranno a lavorare in una struttura commerciale vicino Malpensa
23 contratti part-time
Per alcuni partiranno le procedure di mobilità e cassa integrazione di dodici mesi
La maggior parte dei lavoratori sono donne, gli uomini sono solo sei
27 luglio 2012
Roberto Lodigiani
La Stampa - Novara
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