Il nodo: per la sigla dei facchini lavoratori applicate condizioni peggiorative
Nuove tensioni sindacali all'interno dei magazzini della Centrale Adriatica di Anzola dell'Emilia, al confine con Castelfranco, che riforniscono i punti vendita Coop. Dopo i picchetti e i presidi (con tanto di parapiglia) che il mese scorso avevano di fatto paralizzato l'attività del deposito, ora la Fisascat-Cisl di Bologna è partita di nuovo all'offensiva.
In ballo c'è sempre l'accordo sul cambio d'appalto sottoscritto lo scorso settembre dalla Filcams-Cgil con Centrale Adriatica, che permette ad Aster coop (subentrata, in seguito al nuovo contratto, a Pluriservice) di applicare ai rapporti di lavoro condizioni diverse rispetto a quelle attuali: accordo che per Fisascat e Cobas sarebbe peggiorativo.
A un mese dagli scontri e dalle tensioni di fronte agli ingressi del magazzino,la sigla dei facchini della Cisl ora rilancia, annunciando che denuncerà Centrale Adriatica ed Aster coop (la realtà che ha assorbito il personale) per condotta antisindacale. In particolare, il sindacato lamenta di essere stato esclusodal dal tavolo in cui fu annunciata la svolta sulla gestione del magazzino. «In quell'incontro - osserva in una nota Fisascat Bologna - c'era solo la sigla della Cgil,la Filcams».
Non solo, nel mirino c'è anche la successiva intesa con le sigle confederali (compresa quella Cisl) e dell'Ugl dei trasporti e della logistica che regolamenta il nuovo corso dell'appalto. Secondo Fisascat, a settembre, «alla sola Filcams-Cgil» Centrale Adriatica parlò delle novità in arrivo, che permettevano «all'azienda subentrante di applicare condizioni diverse rispetto a quelle attuali». «Tutto ciò - denuncia la Fisascat - senza che i lavoratori, sulle cui teste l'accordo sarebbe ricaduto fossero neanche informati».
Oltre alla sua esclusione, «che contrasterebbe con quanto previsto dai contratti nazionali», la Fisascat chiede ai giudici anche di esprimersi sul fatto che «i lavoratori per essere riassunti dalla subentrante Aster abbiano dovuto accettare di diventarne soci e questo senza poter essere assistiti durante il cambio d'azienda dal proprio sindacato, almeno per gli iscritti Cisl».
11 dicembre 2012
Modena Qui
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