01 dicembre 2012

UNICOOP FIRENZE E MEDICI SOTTO PROCESSO: 'SCARSA PREVENZIONE SUL LAVORO'

Due dirigenti di Unicoop Firenze e quattro medici specialisti in medicina del lavoro sono imputati per il reato di lesioni colpose gravi e gravissime

Parte civile sette dipendenti

La vicenda giudiziaria, dopo molti rinvii, entra nel vivo martedi 4 dicembre


C'è attesa tra i lavoratori dei Pratoni: sei episodi su sette dai quali è nata l'inchiesta si sono verificati proprio nel centro di approvvigionamento di Scandicci, per l'udienza che si terrà martedi prossimo, 4 dicembre. Il decreto di citazione a giudizio è dell'agosto 2010. Tra rinvii e attese, il processo è arrivato al momento clou dopo due anni. Nel procedimento risultano parte offesa sette lavoratori, tutti, tranne uno (che lavorava in un centro commerciale a Sesto Fiorentino) impiegati al magazzino di smistamento di Scandicci.

In base all'atto di imputazione, dirigenti e medici avrebbero causato l'aggravamento delle condizioni di salute dei lavoratori in varie maniere. I dirigenti di Unicoop non avendo messo in atto le misure di prevenzione necessarie a ridurre i rischi relativi alla movimentazione manuale dei carichi, ma anche non informando e non formando adeguatamente i lavoratori sui rischi relativi alla propria mansione.

Per i medici invece gli addebiti sono molteplici: a seconda dei ruoli, il pm contesta loro il non aver prescritto esami più approfonditi alla luce delle patologie diagnosticate, il non aver impedito all'azienda il proseguimento dell'esposizione al rischio dei lavoratori, il non aver correttamente valutato i rischi.

I fatti accertati in denuncia hanno genesi dal 1996 agli anni successivi. Tutti i lavoratori hanno riportato aggravamenti delle loro condizioni di salute, diagnosticati con analisi. Vedremo come finirà il processo, se alla fine il giudice dichiarerà la colpevolezza o meno per medici o dirigenti.

NON SI TRATTA dell'unica vicenda giudiziaria legata ai magazzini Unicoop Firenze di Scandicci, dove il 21 luglio del 2011 il 52enne Claudio Pierini perse la vita in un incidente sul lavoro. Anche in questo caso è in corso un'inchiesta della procedura per accertare la verità sulle cause che hanno determinato la morte del 52enne.

Nei magazzini Unicoop Firenze in questi anni, non sono mancate anche vertenze eclatanti, come quella relativa al licenziamento e successiva riassunzione di un lavoratore che al termine del turno straordinario notturno con la mensa chiusa, aveva aperto un panettone per mangiarlo insieme alla squadra.



1 dicembre 2012

La Nazione



3 commenti:

Coordinamento Usb per l'Unicoop ha detto...

Uno scenario inquietante.....!!!!

Anonimo ha detto...

Ma da chi è protetta Coop!?

Anonimo ha detto...

I medici sono pressati dall'azienda,cercano di evitare di dichiarare che un lavorarore non é idoneo a mansioni specifiche, a sua volta l'azienda non rispetta le limitazioni date o meglio i consigli dei medici, questo mi é stato detto da un medico unicoop,il quale é pressato dall'azienda. Brava Unicoop.