02 febbraio 2013

CONSORZIO ETRURIA, 7 DIRIGENTI IMPUTATI PER L'OPERAIO MORTO

Sono undici gli imputati chiamati a rispondere dell'incidente mortale sul lavoro che costò la vita a Fabrizio Monte, durante la costruzione del supermercato Coop del Parco Prato, nel giugno del 2008



EMPOLI. Sono ben undici gli imputati nel processo che è iniziato ieri per la morte di un operaio di 32 anni durante la costruzione del supermercato Coop del Parco Prato, nel giugno del 2008. A rispondere di quel tragico incidente sul lavoro la Procura di Prato ha chiamato sette rappresentanti del Consorzio Etruria ora in liquidazione (Massimo Menichetti di Sesto Fiorentino, Roberto Raffaelli di Scandicci, Nicola Lippi di Viareggio, Marco Fontanelli di Montelupo Fiorentino, Ciro Paradisi di Follonica, Giancarlo Tiezzi di Prato, Dante Picozzi di Capistrello), due della ditta Lorenzini che movimentava la gru (Alfio Claudio Lorenzini e Alfiero Lorenzini, entrambi di Prato) e due della società Trentino Legno incaricata di fissare le travi di sostegno del supermercato (Eugenio Berti e Gianfranco Berti, residenti in Trentino). Tutti sono accusati di omicidio colposo e il numero così alto di imputati si spiega col fatto che la legislazione in materia suddivide le responsabilità sulla sicurezza in capo a più soggetti.

A perdere la vita mentre stava lavorando alla costruzione del supermercato, il 7 giugno del 2008, fu Fabrizio Monte, che il giorno dopo avrebbe compiuto 32 anni e di lì a due mesi avrebbe sposato la figlia del suo datore di lavoro, il titolare della Trentino Legno. Già questo basta per capire che al futuro e mancato suocero non si può imputare di aver volontariamente messo in pericolo la vita del futuro genero. E infatti si parla di omicidio colposo, una serie di presunte negligenze e mancate accortezze che, secondo la Procura avrebbero provocato la tragedia.


Fabrizio Monte era su un cestello a dieci metri di altezza e insieme a un collega che era su un altro cestello stava controllando la posa di una trave di legno da una tonnellata e mezzo. I due operai dovevano accertarsi che la trave entrasse correttamente negli incastri dei piloni di cemento armato, ma qualcosa andò storto, si disse a causa del cedimento di un bullone, e la trave venne giù travolgendo il cestello dove si trovava Monte.



2 Febbraio 2013





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