23 febbraio 2013

COOP CENTRALE ADRIATICA DI ANZOLA: SCIOPERO CONTRO L'APPALTO AD UNA COOP

Centrale Adriatica, i Cobas protestano per la mancata assunzione di tre dipendenti e appoggia i picchetti dei lavoratori.





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Monta di nuovo la protesta dei facchini della Centrale Adriatica di Anzola, il magazzino da cui vengono distribuite le merci ai supermercati Coop della regione e del Nord Italia. Una parte dei 170 lavoratori ha infatti incrociato le braccia da ieri mattina dopo che la cooperativa che ha vinto l’appalto per lavorare all’interno della struttura, la Aster Coop di Udine, non ha accettato come soci tre lavoratori al termine del periodo di formazione previsto di tre mesi, tra cui due ex delegati Cisl. Un mancato riconoscimento che equivale di fatto a un licenziamento.

Il sindacato di base Si Cobas ha dunque di nuovo chiamato alla protesta i lavoratori così come avvenne a metà novembre, quando la Centrale rimase bloccata per più giorni con ripercussioni sugli scaffali dei supermercati e tensione con le forze dell’ordine. Stavolta i camion sono stati prima bloccati e poi rallentati ma ora il carico e scarico procede nonostante lo sciopero continui sotto il controllo delle forze dell’ordine. Mentre l’azienda rivela: «Alcuni lavoratori sono stati minacciati e spintonati perché volevano andare a lavorare. Discutiamo pure, ma in modo sereno», dice Livio Nanino, presidente di Aster Coop. Fatti smentiti dal Cobas, che proprio in queste ore sta incontrando i rappresentanti della cooperativa.

«Devono assumere tutti i dipendenti, cancellare questo periodo di prova e riconoscerci come sindacato», chiede Fulvio Di Giorgio dei Cobas, gli stessi che hanno protestato all’Ikea di Piacenza. «Mi hanno lasciato a casa ieri mattina senza nemmeno spiegarmi il motivo, dopo 11 anni di lavoro – lamenta Rosa, una dei lavoratori che non hanno passato il periodo di formazione – Impugnerò il lincenziamento». «I problemi riguardano solo quei tre lavoratori, che si sono dimostrati poco collaborativi. Non ce ne saranno altri né tantomeno altri periodi di formazione», precisa Nanino di Aster Coop, che apre comunque a nuovi confronti per cercare una soluzione.

Lo sciopero, cui partecipa una parte dei 170 dipendenti, che sono per la maggioranza stranieri, è andato avanti per tutto il giorno ieri e oggi, mentre gli altri sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) hanno incontrato e firmato un verbale d’accordo con Aster Coop e l’azienda ha acconsentito a incontrare nuovamente i sindacati per discuterne. «Abbiamo giudicato negativamente la mancata assunzione dei tre, però bisogna riconoscere ad Aster Coop il fatto che col suo arrivo non ci sono più subappalti e gli assunti a tempo indeterminato sono aumentati da 127 a 140», commenta Lorenzo Mastro della Cgil. Si stanno svolgendo ancora incontri tra Aster Coop e i Cobas.



22 Febbraio 2013

Marco Bettazzi


http://bologna.repubblica.it/


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