I legali di Claudio: «attendiamo gli avvisi di garanzia»
Il nostro collega Claudio Pierini
«Stiamo aspettando gli avvisi di garanzia nei confronti di chi sarà identificato come possibile responsabile dell'incidente», spiega fiducioso Guido Ferradini, legale della famiglia di Claudio Pierini, il dipendente di Unicoop Firenze, morto il 21 luglio scorso in un incidente sul lavoro nel magazzino di Scandicci.
Alla procura di Firenze, il pm Paolo Canessa, ha infatti aperto subito un fascicolo per fare chiarezza sulle cause dell'improvviso schianto del muletto, costato la vita al 52enne Claudio Pierini.
«Dal giorno della tragedia - prosegue l'avvocato - Unicoop non si è fatta sentire. Nonostante la richiesta dei sindacati di assumere il fratello di Claudio, sto ancora attendendo un incontro con i legali dell'azienda per discutere di un risarcimento, anche se non penso che questo cambierà la volontà dei miei assistiti di costituirsi parti civili nel processo penale e chiedere quindi, in quella sede, un giusto risarcimento».
Che poi i problemi di sicurezza all'interno dei magazzini fossero da tempo un nervo scoperto di Unicoop è lo stesso avvocato a confermarlo. «Già prima dell'incidente avevo presentato, per conto di una quindicina di lavoratori, un esposto in procura, alla base della denuncia sempre la carenza di sicurezza nei magazzini», spiega Ferradini a Il Giornale della Toscana.
Intanto, di fronte al silenzio di Unicoop (non è passata inosservata tra i lavoratori l'assenza ai funerali del presidente Turiddo Campaini), la risposta dei colleghi di Claudio è stata di dare il via a una raccolta fondi per sostenere la famiglia Pierini.
16 ottobre 2011
Cristina Manetti
Il Giornale della Toscana
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