Novità nella formula del prestito sociale dalla più piccola delle 9 grandi Coop della GDO; Coop Centro Italia
L'universo del prestito sociale delle cooperative è stato da sempre poverissimo di cambiamenti e novità. Le Coop si limitano a offrire al socio rendimenti generalmente non molto generosi, ma superiori a quelli offerti da un comune conto corrente bancario. D'altra parte i libretti Coop non godono della tutela del Fondo Interbancario dei Depositi che garantisce il correntista fino a 100.000 euro.
Le recenti bufere finanziarie che hanno colpito il Paese (e ancora non possiamo essere certi dello scampato pericolo, come dimostrano le turbolenze di questi ultimi giorni) determinando un possibile rischio default con rendimenti dei Titoli di Stato in costante ascesa, fino a raggiungere soglie preoccupanti, insieme ad una marcata aggressività dei rendimenti offerti dai conti deposito on line, stanno lentamente spingendo il pachiderma Coop a scegliere soluzioni più dinamiche nell'offerta del risparmio verso i soci prestatori.
Ma ci sono anche altri fattori che orientano in questa direzione. La crisi sta portando molti ad attingere ai risparmi, la fiducia nelle istituzioni finanziarie in genere è in calo. La Coop gode ancora di un'ottima reputazione (i soci prestatori hanno complessivamente riversato sui libretti delle 9 grandi Coop della distribuzione quasi 12 miliardi di euro - dati 2010) ma qualche scricchiolio che si avverte qua e là nel mondo del risparmio Coop, non giova certamente ed evoca amare vicende non ancora definite.
Aveva stranamente cominciato una delle Coop più conservatrici ad innovare, Unicoop Firenze, introducendo il Prestito Vincolato a 18 mesi, circa un anno fa. Non solo, ma la Coop fiorentina pareva intenzionata a rilanciare sulla stessa formula, almeno prima che l'Italia fosse investita dallo tzunami finanziario. Si sono giustamente presi una pausa di riflessione.
Il titolo preso a riferimento da Unicoop per il prestito vincolato, come avevamo scritto tempo addietro, pareva essere il Buono Fruttifero Postale, che come tipologia di strumento e per la clientela a cui è indirizzato (persone anziane e poco finanziarizzate) si può individuare come il maggior concorrente al libretto Coop.
Ora è la volta della più piccola delle 9 grandi sorelle Coop, Coop Centro Italia, a lanciare questa novità, collegando i rendimenti proprio a quelli dei Buoni Fruttiferi Postali.
Le proposte per i soci prestatori sono le seguenti:
Le proposte per i soci prestatori sono le seguenti:
- Prestito non vincolato (la normale giacenza dei risparmi sul libretto di sempre) cosi remunerato : «Il Tasso del Prestito da Soci sarà compreso tra il tasso lordo del Buono Postale Fruttifero ordinario -0,9% e il tasso lordo del Buono Postale Fruttifero ordinario.» Attualmente viene corrisposto 1,40% netto (precedentemente era al 1,52%);
- Prestito vincolato con scadenze di 6 e 12 mesi, con questi rendimenti: «Il Tasso di interesse del Prestito Vincolato è determinato dal Consiglio di Gestione di Coop Centro Italia ed è ancorato al rendimento lordo dei Buoni Fruttiferi Postali Ordinari (BFP): tasso minimo coincidente con i BFP; tasso massimo BFP +0,9%.» Attualmente il prestito vincolato a 6 mesi rende il 1,6% netto, quello a 12 mesi il 2%, sempre al netto della ritenuta fiscale (20%).
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