Empoli, 13 agosto 2011 - DOPO tante notizie poco positive per il gruppo Etruria ne arriva una buona, anzi ottima. Inso spa, società interamente controllata dal Gruppo Consorzio Etruria, ha stipulato in Turchia il suo quinto contratto per la realizzazione del Campus Ospedaliero di Kayseri, città situata nel centro della Turchia, è stato sottoscritto tra il Ministero della Sanità e la Atm Saglik , la società di progetto con sede ad Ankara costituita tra Inso e il socio turco Yda.
Si tratta di un investimento di oltre 350 milioni di euro e prevede la progettazione e la realizzazione in tre anni di un ospedale da 1.538 posti letto, oltre alle aree di supporto, quali hotel, centro congressi, centro sportivo e centro commerciale. La società di progetto resterà inoltre impegnata per 25 anni nella gestione dei servizi, i cui ricavi ammontano a circa 2.000 milioni.
«La fase di definizione contrattuale – dichiara il Direttore Generale di Inso Fabrizio Pucciarelli, che assieme al Presidente di Yda Huseyin Arslan ha provveduto alla sottoscrizione dell’atto - è stata molto impegnativa, in quanto Kayseri è il primo dei grandi progetti di partnership pubblico privata promossi dal Governo turco per la riorganizzazione della rete sanitaria nazionale e servirà da apripista per tutti i progetti futuri. Questa firma rafforza ulteriormente la nostra posizione all’estero e conferma il positivo trend di sviluppo realizzato dalla società nell’ultimo decennio, portando il nostro portafoglio ordini a oltre 1600 milioni di euro».
Inso, specializzata in progetti ad elevato contenuto tecnologico rivolti prevalentemente al settore sanitario, realizza la maggior parte del proprio fatturato oltre i confini nazionali e oggi è presente in ben 9 mercati esteri: la Grecia, Malta, la Siria, l’Albania, Martinica e Guadalupe (Francia Dom-Tom), la Polonia, l’Algeria, Santa Lucia (Antille), oltre naturalmente alla Turchia.
Sempre Inso ha in essere contratti di concessione, dopo i quattro già in corso in Italia per gli ospedali di Vimercate, in provincia di Milano, del ‘San Giuseppe’ di Empoli, di Nuoro e anche di Careggi a Firenze.
La Nazione.it
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