- 6.500 nuovi assunti nel 2011 tutti con contratto indeterminato;
- aumento di produttività dell’azienda è stato del 2%, che ha avuto un impatto positivo sull’ utile netto arrivando a 474 milioni di euro;
- ha generato un utile lordo di 922 milioni di euro, che sono stati distribuiti come segue: 223 milioni di euro ai lavoratori per bonus raggiungimento obbiettivi, 225 milioni di euro destinati alla società sotto forma di tasse e 474 milioni di euro che per la maggior parte, esclusi i dividendi agli azionisti, sono stati depositati nelle casse dell’azienda per aumentare le proprie risorse e disporre di un’azienda sempre più solida.
L’impatto comunicativo è molto chiaro: in questa situazione dove il 64% della popolazione spagnola (Fonte Tve) è convinta che la crisi nei prossimi sei mesi sarà peggiore del passato, ci si deve ancorare a Mercadona. E’ giusto, è la strada obbligata che va intrapresa in termini comunicativi per poi passare a dichiarare i numeri positivi che hanno contraddistinto il 2011: “la compagnia, in questi ultimi dodici mesi, ha aumentato il suo fatturato fino ad arrivare a 17,831 miliardi di euro, un 8% in più rispetto all’anno precedente. Per di più ha venduto 9,101 miliardi di kg e litri, un 7% in più rispetto al 2010. Come conseguenza delle misure adottate durante l’anno, l’aumento di produttività dell’azienda è stato del 2%, che ha avuto un impatto positivo sull’ utile netto arrivando a 474 milioni di euro, un 2.9% delle vendite e un 19% in più che nel 2010.”
“Il successo se condiviso ha un gusto migliore” Juan Roig
Questo significativo slogan spiega in modo pieno quello che è da sempre l’atteggiamento del gruppo verso i propri dipendenti. L’attaccamento all’azienda ricorda un po’ a quello che hanno i dipendenti di Esselunga nel nostro Paese, ed entrambi, sebbene con le loro nette differenze, hanno dei punti di contatto: da un lato il livello retributivo medio che supera la media delle altre aziende, ognuna nel suo Paese. Dall’altro i bonus che le aziende elargiscono ai propri dipendenti. Ebbene nel comunicato del 7 Marzo, in un momento delicato come quello spagnolo in termini occupazionali e con misure legislative che il nuovo Governo si sta apprestando a porre in essere (perché necessarie), si è spiegato che “l’attività di Mercadona ha generato un utile lordo di 922 milioni di euro, che sono stati distribuiti come segue: 223 milioni di euro ai lavoratori per bonus raggiungimento obbiettivi, 225 milioni di euro destinati alla società sotto forma di tasse e 474 milioni di euro che per la maggior parte, esclusi i dividendi agli azionisti, sono stati depositati nelle casse dell’azienda per aumentare le proprie risorse e disporre di un’azienda sempre più solida.” Una quota così importante degli utili redistribuita non si è mai sentita a memoria, è una somma decisamente fuori dalla normalità, ed è spiegata nella seguente maniera: “Questa forma di condividere gli utili risponde alla verità universale che “prima di chiedere ed esigere, è imprescindibile dare”, verità universale che l’azienda applica dal 1993, anno in cui s’instaurò il modello di Qualità Totale”. Il comunicato ha infine accennato allo sviluppo della rete compiuto nello scorso anno, “la compagnia ha terminato l’esercizio con 1.356 supermercati, 46 negozi netti in più che nel 2010, conseguenza dell’apertura di 60 supermercati e chiusura di 14. Un’altra parte importante degli investimenti è stata destinata all’attrezzatura e ristrutturazione di 39 supermercati per adattarli agli standard attuali dell’azienda, come anche alla finalizzazione della costruzione del nuovo magazzino di Villadangos del Páramo (León) ed alla costruzione di quelli di Guadix (Granada) e Abrera (Barcellona)”. La chiusura è tutta del Presidente Juan Roig il quale ha precisato che è necessario che tutti affrontino la sfida di capire “che il successo dipende da ognuno di noi e se c’è qualcosa di cui sono convinto è che per costruire il futuro di cui ha bisogno il nostro Paese dobbiamo disporre la nostra abilità, conoscenza e sforzo al servizio degli altri senza bisogno che nessuno lo chieda”. Juan Roig ha aggiunto che “per questo tutti i dirigenti e Interfornitori di Mercadona ci siamo posti come obbiettivo individuale lavorare su cosa può fare ognuno di noi per la Spagna nel 2012, poiché è il momento dei fatti e non delle parole, perché l’esempio trascina”.
E dell’Italia? Come i nostri lettori potranno comprendere la Spagna è impegnata in altri pensieri oggi più importanti dell’approdo del loro maggior Retailer alimentare nel Bel Paese, in ogni caso il dott. Generali, direttore delle relazioni esterne internazionali del Gruppo ha spiegato a GDONews che “Mercadona è molto interessata al mercato italiano poiché ci sono delle grandi aziende e molto ben gestite. È un mercato dal quale Mercadona potrebbe imparare molto, soprattutto per quanto riguarda i freschi, settore dove Mercadona sta mettendo grande impegno per aumentare le proprie vendite”. Nel confermare l’interesse per l’Italia il dott. Generali non ha voluto però svelare in termini di ufficialità né nomi di aziende da acquisire né i luoghi, com’è giusto che sia in questa delicata fase di approdo, ma quello che abbiamo compreso e’ che arriverà.
1 commento:
Veramente interessante, ignoravo l'esistenza di un simile gruppo. L'unica cosa che penso e' che l'attaccamento dei propri dipendenti all azienda mi ricorda più quello di taluni dipendenti coop alle loro cooperative che quello dei dipendenti di esselunga
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