La soluzione di Unicoop Firenze? Spostare il turno con ordine di servizio immediato dalle 18.00 alle 1.27
L'orario regolare è dalle 12.52 alle 20.19
La vicenda può apparire fantozziana, se non fosse che svolgere attività di facchinaggio quando il termometro arriva a temperature anche di 36 gradi, e comunque supera spesso i 30 dalle 11 di mattina in poi in periodi come quello attuale, diventa davvero dura.
Da anni i dipendenti chiedono soluzioni al problema, ma invano.
Il magazzino di Unicoop Firenze di Sesto Fiorentino è una struttura degli anni 70, con problemi evidenti di vetustà, il soffitto e il controsoffitto sono in cemento-amianto. La temperatura è sempre stata un problema. Freddo di inverno, con un impianto riscaldante datato che immette aria calda, giusto per alzare di qualche grado la temperatura, ma che spesso si guasta, o rimane privo di gasolio, o fermo per altri misteriosi motivi.
In estate il problema è il caldo, ovviamente. Nel magazzino di Sesto Fiorentino ci lavorano dal febbraio 2007 (precedentemente il magazzino era appaltato) circa 30 dipendenti di Unicoop Firenze.
I FATTI
Dopo varie segnalazioni da parte di RSU e RLS sulle alte temperature e i conseguenti disagi fatte all'azienda in passato, su segnalazione RLS-RSU c'è stato un sopralluogo della ASL 10 di Sesto F.no, in data 14/7/11.
Il 26/7/2011, le RSU-RLS inviano una lettera/fax indirizzata al Direttore alla Logistica; al Resp. Magazzini; al Resp. Reparto; al Rspp; per chiedere la risultanza del sopralluogo della ASL. NESSUNA RISPOSTA.
Il 25/8 alle ore 13.00 (appena dopo l'inizio del turno pomeridiano) il Resp. del Reparto fermava i lavoratori informandoli di aver avuto indicazioni da parte del datore di lavoro e del medico competente, che essi non potevano effettuare movimentazione manuale dei carichi fino alle ore 18.00.
Il delegato RSU informato di questo evento ha NUOVAMENTE richiesto la documentazione dell'ASL e le motivazioni di tale decisione, nonché le intenzioni dell'azienda, che però non gli sono state fornite.
Ieri, 26/8 alle ore 12.30, il Resp. del Reparto ha firmato una comunicazione su ordine del datore di lavoro in cui si precisa che «l'orario del turno pomeridiano è stato posticipato alle ore 18.00 e terminerà alle ore 1.27. Questo come da comunicazione presentata alla ASL competente, con decorrenza immediata e fino a nuova diversa comunicazione del datore di lavoro.»
Da anni i dipendenti chiedono soluzioni al problema, ma invano.
Il magazzino di Unicoop Firenze di Sesto Fiorentino è una struttura degli anni 70, con problemi evidenti di vetustà, il soffitto e il controsoffitto sono in cemento-amianto. La temperatura è sempre stata un problema. Freddo di inverno, con un impianto riscaldante datato che immette aria calda, giusto per alzare di qualche grado la temperatura, ma che spesso si guasta, o rimane privo di gasolio, o fermo per altri misteriosi motivi.
In estate il problema è il caldo, ovviamente. Nel magazzino di Sesto Fiorentino ci lavorano dal febbraio 2007 (precedentemente il magazzino era appaltato) circa 30 dipendenti di Unicoop Firenze.
I FATTI
Dopo varie segnalazioni da parte di RSU e RLS sulle alte temperature e i conseguenti disagi fatte all'azienda in passato, su segnalazione RLS-RSU c'è stato un sopralluogo della ASL 10 di Sesto F.no, in data 14/7/11.
Il 26/7/2011, le RSU-RLS inviano una lettera/fax indirizzata al Direttore alla Logistica; al Resp. Magazzini; al Resp. Reparto; al Rspp; per chiedere la risultanza del sopralluogo della ASL. NESSUNA RISPOSTA.
Il 25/8 alle ore 13.00 (appena dopo l'inizio del turno pomeridiano) il Resp. del Reparto fermava i lavoratori informandoli di aver avuto indicazioni da parte del datore di lavoro e del medico competente, che essi non potevano effettuare movimentazione manuale dei carichi fino alle ore 18.00.
Il delegato RSU informato di questo evento ha NUOVAMENTE richiesto la documentazione dell'ASL e le motivazioni di tale decisione, nonché le intenzioni dell'azienda, che però non gli sono state fornite.
Ieri, 26/8 alle ore 12.30, il Resp. del Reparto ha firmato una comunicazione su ordine del datore di lavoro in cui si precisa che «l'orario del turno pomeridiano è stato posticipato alle ore 18.00 e terminerà alle ore 1.27. Questo come da comunicazione presentata alla ASL competente, con decorrenza immediata e fino a nuova diversa comunicazione del datore di lavoro.»
1 commento:
Sono quattro estati che letteralmente boccheggiamo all'interno del magazzino. Oltre alla temperatura elevata c'è una evidente mancanza di ventilazione e in più il nostro lavoro prevede di sollevare manualmente tonnellate di merce tutti i giorni. Tutte le nostre richieste sono state ignorate, a volte siamo stati irrisi come se chiedessimo chissà che privilegio...
Gli interventi fatti sono stati fatti male: sono state installate 40 pale delle quali la metà in punti inutili. Sono stati messi degli "estrattori di calore" che sono risultati del tutto inefficaci e anche inutilizzabili per la loro rumorosità ! Sono stati spesi soldi dei soci in modo superficiale ed inutile. E poi a pagare siamo ancora noi dipendenti, che dobbiamo adeguarci ad un orario disagevole perchè la direzione si è dimostrata incompetente a risolvere un evidente ed annoso problema.
P.S. Naturalmente in inverno il magazzino va sottozero, perciò ....
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