La vicenda del CIA della Coop modenese ha aspetti paradossali, si pensi solo che il contratto integrativo che la Coop ha disdetto il 1° maggio scorso, era scaduto nell'aprile del 2007
Abbiamo ricostruito dettagliatamente la lunga vertenza.
Il punto di domanda del titolo è d'obbligo, e di auspicio toglierlo, dato che Filcams in Coop Estense (ma non solo in quella Coop, anzi) ha minacciato più volte lo sciopero sul Contratto Integrativo Aziendale per poi non farne di nulla. Il contratto è scaduto dall'aprile del 2007.
L'organizzazione sindacale lo strombazzò fin dall'inizio di questa lunghissima vertenza, da effettuarsi addirittura sotto le feste natalizie del 2010, il principale casus belli era (ed è) la questione delle cosiddette pagelline, un metodo valutativo individuale che la Coop modenese voleva introdurre e assai discutibile.
L'aria che si respirava era che Coop Estense (e chissà se qualche altra Coop) non avesse una gran voglia di rinnovare l'integrativo aziendale. Fummo infatti facili profeti. In seguito lo sciopero natalizio fu sospeso e si giunse ad un compromesso: l'accordo ponte, un patto transitorio che pareva proprio una pezza messa lì per prender tempo in attesa della firma del Contratto Nazionale della Distribuzione Cooperativa. L'accordo non fu esente da critiche interne alla Filcams-Cgil. E siamo nel gennaio 2011.
Intanto la situazione della Coop non è tutta rose e fiori e i problemi cominciano ad affiorare, tanto che alcuni mesi dopo la Coop chiede un misterioso prestito per 25 milioni. E arriviamo al luglio 2011 e al primo storico sciopero nazionale nelle Coop della GDO sul CCNL. In quella circostanza ne vengono fuori delle belle, in Filcams. Nel fiorentino lo sciopero viene in parte boicottato dalla stessa organizzazione sindacale, mentre apprendiamo che in Coop Estense c'è apprensione nello scioperare, segnalando così un clima assai teso all'interno della Coop presieduta da Mario Zucchelli.
Arriviamo a tempi più recenti. Il 1° maggio scorso (non notare la data risulta impossibile) la Coop emiliana ha deciso di disdire unilateralmente l'integrativo aziendale sostituendolo con un regolamento interno. Beh, ci siamo detti, stavolta lo sciopero se lo beccano di sicuro in Coop Estense. Infatti l'immediata reazione sindacale annunciò lo stato di agitazione con un pacchetto di otto ore di sciopero con modalità da definire. La polemica intanto si inasprisce, ma la tragedia del terremoto segna un'inevitabile tregua.
Coop Estense però continua a beccarsi tegole e beghe. La fusione di Unipol con Fonsai costringe la Coop a esborsi per la ricapitalizzazione dell'azionista Finsoe, dalla quale ne esce ridimensionata tramite la partecipazione in Holmo Spa e come se non bastasse l'antitrust multa la Coop modenese per abuso di posizione dominante per 4 milioni e 600mila euro.
E ora? Pare si ricominci. Come potrete leggere nell'articolo che segue, Filcams ripropone dopo la pausa estiva le otto ore di sciopero, con data da stabilirsi, ma con l'impegno del segretario nazionale Filcams-Cgil, Franco Martini. Diceva l'attore Nino Manfredi in un datato tormentone televisivo: Fusse che fusse la vorta bbona.
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E si prepara un altro round con Coop Estense
Oltre alla questione Metro, per i sindacati si riaprirà, a breve, anche lo scontro con Coop Estense. «Nelle prossime settimane riprenderà lo stato di mobilitazione interrotto col terremoto», fa sapere Marzio Govoni, segretario Filcams/Cgil.
A dire il vero di vera tregua tra le sigle e il colosso della distribuzione cooperativa è da un po' che non se ne vede, visto che l'annosa questione del rinnovo del contratto di secondo livello è un tavolo che va avanti ormai da anni.
Dal 1° maggio, inoltre, di un vero e proprio integrativo non c'è più traccia: Coop Estense, infatti, lo ha disdetto sostituendolo con l'applicazione di un regolamento interno. I rappresentanti dei lavoratori avevano subito reagito proclamando «lo stato di agitazione». Poi ci sono state le scosse del 20 e del 29 maggio è l'agitazione è stata sospesa.
Già a luglio, però, a distanza di un solo mese, la Filcams, l'organizzazione cigiellina del settore, ha riunito in un attivo i delegati di Coop Estense di Ferrara e Modena, alla presenza del segretario nazionale Franco Martini e di quello regionale Veronica Tagliati. In quella sede la Cgil ha annunciato 8 ore di sciopero che arriveranno dopo la pausa estiva e che l'organizzazione tradurrà in data certa a breve.
Proprio l'emergenza terremoto sembrava avere delineato una tregua di massima sull'annosa questione 'integrativo sì, integrativo no'. Stando alla versione della Filcams l'accordo di massima con Coop Estense prevedeva la proroga (e la riattivazione) temporanea del vecchio contratto aziendale.
Un quadro collaborativo che, però, stando alle ultime vicissitudini sembra definitivamente accantonato.
17 agosto 2012
Modena Qui
L'organizzazione sindacale lo strombazzò fin dall'inizio di questa lunghissima vertenza, da effettuarsi addirittura sotto le feste natalizie del 2010, il principale casus belli era (ed è) la questione delle cosiddette pagelline, un metodo valutativo individuale che la Coop modenese voleva introdurre e assai discutibile.
L'aria che si respirava era che Coop Estense (e chissà se qualche altra Coop) non avesse una gran voglia di rinnovare l'integrativo aziendale. Fummo infatti facili profeti. In seguito lo sciopero natalizio fu sospeso e si giunse ad un compromesso: l'accordo ponte, un patto transitorio che pareva proprio una pezza messa lì per prender tempo in attesa della firma del Contratto Nazionale della Distribuzione Cooperativa. L'accordo non fu esente da critiche interne alla Filcams-Cgil. E siamo nel gennaio 2011.
Intanto la situazione della Coop non è tutta rose e fiori e i problemi cominciano ad affiorare, tanto che alcuni mesi dopo la Coop chiede un misterioso prestito per 25 milioni. E arriviamo al luglio 2011 e al primo storico sciopero nazionale nelle Coop della GDO sul CCNL. In quella circostanza ne vengono fuori delle belle, in Filcams. Nel fiorentino lo sciopero viene in parte boicottato dalla stessa organizzazione sindacale, mentre apprendiamo che in Coop Estense c'è apprensione nello scioperare, segnalando così un clima assai teso all'interno della Coop presieduta da Mario Zucchelli.
Arriviamo a tempi più recenti. Il 1° maggio scorso (non notare la data risulta impossibile) la Coop emiliana ha deciso di disdire unilateralmente l'integrativo aziendale sostituendolo con un regolamento interno. Beh, ci siamo detti, stavolta lo sciopero se lo beccano di sicuro in Coop Estense. Infatti l'immediata reazione sindacale annunciò lo stato di agitazione con un pacchetto di otto ore di sciopero con modalità da definire. La polemica intanto si inasprisce, ma la tragedia del terremoto segna un'inevitabile tregua.
Coop Estense però continua a beccarsi tegole e beghe. La fusione di Unipol con Fonsai costringe la Coop a esborsi per la ricapitalizzazione dell'azionista Finsoe, dalla quale ne esce ridimensionata tramite la partecipazione in Holmo Spa e come se non bastasse l'antitrust multa la Coop modenese per abuso di posizione dominante per 4 milioni e 600mila euro.
E ora? Pare si ricominci. Come potrete leggere nell'articolo che segue, Filcams ripropone dopo la pausa estiva le otto ore di sciopero, con data da stabilirsi, ma con l'impegno del segretario nazionale Filcams-Cgil, Franco Martini. Diceva l'attore Nino Manfredi in un datato tormentone televisivo: Fusse che fusse la vorta bbona.
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E si prepara un altro round con Coop Estense
Oltre alla questione Metro, per i sindacati si riaprirà, a breve, anche lo scontro con Coop Estense. «Nelle prossime settimane riprenderà lo stato di mobilitazione interrotto col terremoto», fa sapere Marzio Govoni, segretario Filcams/Cgil.
A dire il vero di vera tregua tra le sigle e il colosso della distribuzione cooperativa è da un po' che non se ne vede, visto che l'annosa questione del rinnovo del contratto di secondo livello è un tavolo che va avanti ormai da anni.
Dal 1° maggio, inoltre, di un vero e proprio integrativo non c'è più traccia: Coop Estense, infatti, lo ha disdetto sostituendolo con l'applicazione di un regolamento interno. I rappresentanti dei lavoratori avevano subito reagito proclamando «lo stato di agitazione». Poi ci sono state le scosse del 20 e del 29 maggio è l'agitazione è stata sospesa.
Già a luglio, però, a distanza di un solo mese, la Filcams, l'organizzazione cigiellina del settore, ha riunito in un attivo i delegati di Coop Estense di Ferrara e Modena, alla presenza del segretario nazionale Franco Martini e di quello regionale Veronica Tagliati. In quella sede la Cgil ha annunciato 8 ore di sciopero che arriveranno dopo la pausa estiva e che l'organizzazione tradurrà in data certa a breve.
Proprio l'emergenza terremoto sembrava avere delineato una tregua di massima sull'annosa questione 'integrativo sì, integrativo no'. Stando alla versione della Filcams l'accordo di massima con Coop Estense prevedeva la proroga (e la riattivazione) temporanea del vecchio contratto aziendale.
Un quadro collaborativo che, però, stando alle ultime vicissitudini sembra definitivamente accantonato.
17 agosto 2012
Modena Qui
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