L’azienda di vendita all'ingrosso di prodotti Food e No Food, METRO Italia Cash & Carry, ramo italiano della multinazionale di Dusseldorf, ha annunciato la disdetta dell’insieme della contrattazione di secondo livello, mettendo a rischio così più di 40 anni di accordi sindacali.
Dura la reazione delle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che hanno immediatamente proclamato lo stato d’agitazione: una giornata di sciopero in tutte le unità produttive METRO Italia per il prossimo 6 ottobre, nonché altre 12 ore di sciopero da svolgersi senza ulteriore preavviso entro il 30 settembre con le modalità che verranno stabilite dalle rappresentanze sindacali aziendali.
“Le forti difficoltà economiche del momento non giustificano un atto così drastico e unilaterale, che mette in discussione diritti e tutele dei quasi 5mila dipendenti” è il commento della Filcams Cgil alla notizia della disdetta della contrattazione di secondo di livello di Metro Italia.
“Non condividiamo la scelta di Metro Italia, azienda solida e da sempre attenta alle relazioni sindacali. Non e' questo il modello "tedesco" che abbiamo in mente: esistono soluzioni negoziali, che possano soddisfare le esigenze del mercato, senza rinunciare ai diritti dei lavoratori”.
“Come organizzazioni sindacali, siamo disponibili a riavviare una trattativa che possa individuare un’alternativa, per arrivare alla definizione di un contratto integrativo condiviso da entrambe le parti”.
Nei prossimi giorni, saranno organizzate assemblee informative in tutti i punti vendita, sparsi su tutto il territorio nazionale, isole comprese.
31 luglio 2012
Filcams-Cgil
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