Intanto l’Usb lancia nuove accuse all’Azienda sul problema sicurezza
Nel giorno più triste, quello dell’addio a Claudio Pierini, il 52enne morto giovedì mattina mentre lavorava su un muletto nei magazzini Unicoop di Scandicci, tutti i colleghi di lavoro hanno voluto essere presenti al funerale, che si è tenuto a Badia a Settimo. Poi alcuni colleghi dello sfortunato lavoratore hanno percorso l’ultimo tratto di strada fino al cimitero con la bara in spalla. Silenzio per rispettare il dolore di tutti, familiari e amici.
Ma anche tanta rabbia perchè le tante denunce dei sindacati sul problema sicurezza nei magazzini Unicoop di Scandicci sono rimaste inascoltate. «I dirigenti dell’Azienda presenti al funerale stavano da una parte, noi dall’altra» afferma un collega del 52enne morto. «Abbiamo rispettato la cerimonia - ha detto un altro lavoratore - ma non possiamo nascondere la nostra rabbia per come sono andate le cose».
Ieri il personale dell’Asl incaricato dalla procura di svolgere accertamenti ha alcuni colleghi di lavoro di Claudio Pierini. Intanto all’attacco delle Rsu segue quello del Coordinamento Usb, che tra novembre 2010 e maggio di quest’anno ha inviato all’Azienda tre segnalazioni sul problema della sicurezza sul posto di lavoro.
«Ma l’Azienda non ci asolta: non ci ha mai convocati dicendo che l’Ubs non è riconosciuto come sindacato - afferma un membro del coordinamento -ma la sicurezza non è una prerogativa di sindacatiriconosciuti, bensì di tutti i lavoratori».
«Nei tre giorni precedenti la Pasqua - afferma il coordinamento dell’Usb - abbiamo fermato per tre volte il reparto riordino del settore trasporti perchè c’erano troppi pancali nel piazzale. Abbiamo preteso che la cooperativa esterna fermasse il lavoro per mettere in sicurezza il magazzino».
26 luglio 2011
Carlotta De Ciutiis
Il Giornale della Toscana
2 commenti:
Prendiamo atto con soddisfazione della disponibilita' finalmente mostrata da Unicoop Firenze a favorire un incontro con la nostra O.S. sui temi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel constatare che, viste le ripetute sollecitazioni nel tempo, la disponibilita' arriva in un momento particolarmente doloroso e delicato per i lavoratori dei magazzini di Scandicci e Sesto Fiorentino, speriamo che sia l'occasione per cominciare un percorso condiviso affinche' i luoghi di lavoro divengano più' sicuri.
Un abbraccio a Claudio e a tutti i parenti, gli amici e i colleghi che ieri erano con lui per quell'ultimo saluto.
Purtroppo ho appreso la triste notizia quando ero in ferie e sono ancora incredulo. Mi stringo attorno alla famiglia di Claudio, che era piu' che un collega.
Ciao Piero
Emiliano Ranfagni
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