Cgil e Cisl hanno proclamato
due giorni di sciopero (sabato e domenica) per l'intero turno all'ipercoop
Ariosto, e per i prossimi sabato e domenica anche negli altri 21 punti
vendita del territorio. Starà ai lavoratori scegliere se astenersi da
una sola delle due giornate, o da entrambe.
REGGIO EMILIA – Un annuncio in bacheca, nella tarda
serata di ieri. E poi, un tam tam costante via Facebook. Non è certo uno
sciopero come gli altri, quello che hanno sperimentato Filcams Cgil e
Fisascat Cisl per protestare “contro la disapplicazione di parte del
contratto integrativo aziendale da parte di Coop Consumatori Nordest –
spiegano - e l’indisponibilità a trattare l’organizzazione del lavoro
dopo l’introduzione della normativa che prevede l’aumento delle aperture
domenicali e festive".
L’astensione dal lavoro ha modalità flessibili: le due organizzazioni sindacali, infatti, hanno proclamato due giorni di sciopero (oggi e domani) per l'intero turno all'ipercoop Ariosto, e per i prossimi sabato e domenica anche negli altri 21 punti vendita del territorio. Starà ai lavoratori scegliere se astenersi da una sola delle due giornate, o da entrambe.
“La dirigenza di Coop Consumatori Nordest – ribadiscono le segreterie provinciali dei sindacati – ha condotto una trattativa autoritaria senza lasciare alcun margine alla mediazione, mettendo le organizzazioni sindacali davanti a ‘prendere o lasciare’, senza fornire alcun dato sull’andamento effettivo delle vendite a fronte delle liberalizzazioni. La posizione dei sindacati è sempre stata netta: la trattativa si può sbloccare solo in virtù di una disponibilità della Cooperativa a mediare su maggiorazioni dignitose, ad aprire un confronto sull’organizzazione del lavoro e dare risposte occupazionali vere, a fronte di un maggior utilizzo degli impianti, determinato dalla liberalizzazione degli orari commerciali”.
Si riapre anche la polemica con Paolo Cattabiani,
presidente di Legacoop: “Dovrebbe riflettere – dicono le organizzazioni
sindacali - sulle motivazioni che hanno innescato una forte
conflittualità con la cooperazione. Disdettare un contratto integrativo
in Coop Estense il 1° Maggio ed applicare un regolamento è sinonimo di
concertazione? Disdettare, a seconda dell’andamento legislativo
italiano, una parte del contratto integrativo di Coop Consumatori
Nordest è un valore aggiunto della istintività cooperativa? L’invito che
facciamo al presidente di Legacoop è di verificare che tipo di
strategia commerciale hanno in testa le grandi cooperative di consumo
del Distretto Adriatico che, ultimamente, preferiscono i giochini
finanziari rispetto alla gestione caratteristica commerciale (vedi alla
voce Unipol Fonsai)”.
I sindacati ammettono che la modalità scelta per lo sciopero sia stata inusuale, ma si sarebbe trattato di un modo per difendersi: “Fino ad oggi – spiega all’agenzia Dire il segretario della Filcams Cgil Luca Marchesini - i rapporti con l'azienda sono stati corretti, ma abbiamo deciso di iniziare a difenderci”. Con scioperi annunciati una settimana prima infatti, prosegue il segretario, “l'azienda si è tutelata chiamando personale da altri territori o impiegando come commessi capi reparto o impiegato. È giusto, ma anche il sindacato ha il diritto di garantire l'efficacia delle proprie iniziative”.
Secondo i sindacalisti, all’apertura dei negozi questa mattina erano presenti, al netto degli impiegati, una ventina di dipendenti più circa cinque unità di personale da fuori Reggio Emilia.
La replica di Coop Consumatori Nordest: “Questo sciopero danneggia la cooperativa”“Una forma di agitazione estrema, comunicata senza preavviso allo scopo
di interrompere il servizio di vendita ad ogni costo. Uno sciopero che
non amplia i diritti, ma danneggia la cooperativa e la sua capacità di offrire occupazione”. Così Coop Consumatori Nordest bolla lo sciopero
indetto dai sindacati, e va all’attacco: “E’ falso affermare che la
cooperativa ha disapplicato parte del contratto aziendale – spiegano i
vertici Coop - La presidenza della cooperativa ritiene che l’utilizzo di
una forma estrema di mobilitazione in una fase così critica per
l’economia e i consumi ostacoli un accordo forte fra lavoratori ed
impresa danneggiando per primo chi lavora in Coop”.
Marco Pedroni |
Secondo Marco Pedroni,
presidente di Coop Consumatori Nordest, “l’84% dei dipendenti
dell’Ariosto afferma di essere consapevole delle migliori condizioni di
lavoro applicate da Coop rispetto alla concorrenza. Laddove vi sono
migliori condizioni di lavoro, migliori trattamenti economici rispetto
alla concorrenza, registriamo la più alta conflittualità. Perché
picchetti all’Ariosto e non in altre insegne dove le condizioni di
lavoro sono meno favorevoli?”. E ancora: “Il paese è a un bivio,
sindacati e imprese sono ad un bivio: o si investe – conclude - e si
aumenta la produttività anche rinunciando a condizioni precedenti alla
crisi, oppure il lavoro svanisce con le imprese”.
La cooperativa, dunque, si appella alla responsabilità dei sindacati, che “sappiano tradurre le condizioni di mercato attuali in proposte sostenibili, e non solo in protesta – conclude l’azienda - Noi crediamo che un posto di lavoro valga oggi di più di ieri ed è necessario rispondere positivamente alle mutate regole di apertura dei negozi nei giorni festivi”.
La cooperativa, dunque, si appella alla responsabilità dei sindacati, che “sappiano tradurre le condizioni di mercato attuali in proposte sostenibili, e non solo in protesta – conclude l’azienda - Noi crediamo che un posto di lavoro valga oggi di più di ieri ed è necessario rispondere positivamente alle mutate regole di apertura dei negozi nei giorni festivi”.
22 settembre 2012
Daniele Paletta
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