Ci si domanda se tanta insistenza civile non celi qualche interesse particolare, alla luce di alcuni articoli del decreto Monti sulle liberalizzazioni e viste alcune dichiarazioni in recente passato di esponenti del mondo della politica e delle Coop
Nel frattempo i comitati per l'Acqua bene comune, indicono una manifestazione nazionale a Reggio Emilia per il 16 dicembre
Negli ultimi giorni ha preso il via una campagna di sensibilizzazione a favore dell'acqua pubblica da parte di numerose grandi Coop della distribuzione. Ieri, venerdì 16 novembre, è stata presentata da Coop, l’impresa leader della grande distribuzione nel nostro Paese, e da Federutility, la federazione delle imprese energetiche e idriche, la campagna informativa “Sull’acqua il massimo della trasparenza”.
Coop Estense. All’interno dei punti vendita della cooperativa emiliana, per la prima volta in Italia, vengono esposte le etichette sulla qualità dell’acqua “di casa”. I consumatori, nei reparti acque di supermercati e ipermercati, possono consultare una scheda informativa con le caratteristiche chimiche e microbiologiche dell’acqua del rubinetto di casa propria, in modo da effettuare una scelta di acquisto (o di non acquisto) ancor più consapevole. L'iniziativa di Coop Estense coinvolge anche la Basilicata con l'acquedotto lucano, la coop modenese è infatti presente a Matera con un ipermercato, come già in precedenza era stato fatto con la Puglia, altra zona dove Coop Estense è attiva.
Coop Lombardia. I gestori delle acque milanesi, Cap Holding con Amiacque e MM si sono alleati con Coop Lombardia per sostenere una campagna di comunicazione relativa alle qualità dell’acqua erogata dai rubinetti di casa.
Coop Liguria. La coop lancia l'operazione trasparenza. Acqua del rubinetto sana e buona.
Coop Liguria. La coop lancia l'operazione trasparenza. Acqua del rubinetto sana e buona.
Insomma, l'operazione sulla bontà e convenienza dell'acqua dei sindaci è stata lanciata da Coop in grande stile e coinvolgerà in tutta Italia ben 500 punti vendita. Questa iniziativa non è nuova, prosegue infatti la precedente Acqua di casa mia, lanciata nell'ottobre 2010 che vide molto attiva Unicoop Firenze. Nella discussione sui referendum sulla privatizzazione dell'acqua, ci furono alcune prese di posizioni interessanti, come quella del presidente della Toscana, Enrico Rossi, che pensava di far entrare direttamente i cittadini nella gestione dell'acqua, trasformando le comunità in public company o in tante piccole cooperative.
Anche Giorgio Raggi, presidente di Coop Centro Italia, proponeva l'azionariato Coop per l'acqua. Intanto Rossi, Renzi, De Angelis (Publiacqua) e Campaini (Unicoop Firenze) innaugurano fontanelli pubblici in po' ovunque. Nella foto il taglio del nastro per quello davanti l'ingresso del Centro Coop di Gavinana.
Più di recente arrivano le liberalizzazioni del governo Monti e i promotori dei referendum sull'acqua pubblica cominciano seriamente a preoccuparsi. Secondo i promotori della consultazione, infatti, nel decreto del governo ci sono due articoli che vietano la possibilità della gestione pubblica degli acquedotti e costringono gli enti locali a cedere i loro asset nelle società di gestione dei servizi pubblici locali.
La preoccupazione dei sostenitori dell'acqua pubblica tornerà ad esprimersi a Reggio Emilia, con una manifestazione nazionale per il 15 dicembre 2012. L'obiettivo dei comitati per l'Acqua bene comune è far tornare in mano ai cittadini il servizio idrico in scadenza contrattuale con Iren e protestare contro una grande multiutility del nord, voluta da Passera.
Sembra dunque riaccendersi la battaglia sull'acqua pubblica e pare che se c'è qualcosa da spartirsi, le grandi Coop non vogliano restarne fuori. Alcune delle principali multiutility sono presenti in borsa, con quote di maggioranza detenute da comuni ed enti. A seguire potete vedere la composizione dell'azionariato.
A2A (Milano-Brescia)
A2A (Milano-Brescia)
Hera (Bologna-Modena e altri comuni emiliani)
Publiacqua (Firenze e soci pubblici - Acque Blu Fiorentine Spa)
3 commenti:
Sembra, come spesso avviene in questo blog, che si faccia un processo alle intenzioni (della cooperazione di Consumo) senza attenersi ai fatti. Oltretutto tentate in ogni modo di screditare la Coop, anche quando realizza progetti sociali che nulla hanno di imprenditoriale. La campagna acqua di casa mia ha portato ad una aumento dei consumi di acqua del rubinetto (unici nel panorama nazionale a sensibilizzare i consumatori a tal proposito) e ad una riduzione delle vendite di acqua minerale all'interno dei supermercati coop almeno del 2 %. L'inaugurazione delle fontanelle vicino ai nostri punti vendita è un altro esempio di incentivazione dei consumi di acqua della rete idrica pubblica. Coop, come dovreste sapere, non fa affari ma si tratta di un gruppo di aziende legate da una unica mission: la difesa dei consumatori e in particolare del loro potere di acquisto e della loro salute. Proprio con l'intenzione di difendere la salute dei cittadini e l'ambiente più volte ci siamo espressi perchè l'acqua rimanga bene pubblico prendendo posizione anche in occasione dei referendum. Come vedete questi sono i fatti di coop e non altro che sta probabilmente nelle menti di qualcuno che non vede bene che Coop sia ancora un insegna italiana che difende quasi 8 milioni di soci
Massimo Pelosi
relazioni istituzionali Lazio e campania, ACCDT-Coop
Ci siamo invece attenuti proprio ai fatti, facendone un collage chiaro. Le dichiarazioni del presidente della Toscana, Rossi o del Presidente di Coop Centro Italia, sono decisamente eloquenti. Ci siamo limitati a riproporle. Quello che lei scrive sulla campagna di sensibilizzazione della Coop a favore dell'acqua pubblica è ampiamente riportato: abbiamo infatti inserito una serie di link che riconducono ad articoli di promozione dell'iniziativa. Chi invece pare prevenuto sembra proprio lei, dato che genericamente accusa questo blog di fare spesso un processo alle intenzioni, senza peraltro citare elementi specifici.
Le Coop non fanno affari ?
Ahahahahaha....!
Mi fate sbellicare!
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