I liquidatori della Richard Ginori hanno deciso: la storica manifattura di porcellane di Sesto Fiorentino (Firenze), chiusa dal 31 luglio scorso, andrà in affitto (con impegno irrevocabile e garantito all'acquisto) alla multinazionale americana Lenox e all'azienda rumena (controllata dalla italiana Rodytime) Apulum, che si sono impegnate a riassumere 280 addetti su 319 e a pagare 13 milioni, destinati al concordato preventivo. L'offerta della cordata internazionale è stata preferita, ieri al termine di una riunione-fiume del collegio dei liquidatori guidato da Marco Milanesio, a quella del gruppo piemontese Sambonet, leader nelle posate e proprietaria anche delle porcellane tedesche Rosenthal, che aveva messo sul piatto 7 milioni (rilanciando dopo l'iniziale offerta di 5,1 milioni) e la riassunzione di 150 lavoratori.
A far pendere la bilancia verso Lenox-Apulum è stato dunque sia l'offerta economica che quella occupazionale (mentre poco ha pesato il piano industriale), anche se l'incognita ora è rappresentata dalla prevista scissione tra il marchio Richard Ginori – asset assai prestigioso, con 277 anni di storia alle spalle e un appeal di mercato ancora elevato nonostante le difficoltà attraversate negli ultimi anni dall'azienda – e gran parte dei lavoratori impiegati nella fabbrica di Sesto Fiorentino. Lenox si è infatti impegnata a riassumere solo 46 dipendenti, mentre gli altri 234 saranno riassorbiti dall'azienda rumena Apulum. È per questo motivo che la Cgil aveva espresso preferenza per la proposta italiana, mentre i Cobas ieri hanno festeggiato la vittoria da parte della cordata internazionale.
La parola definitiva, in ogni caso, sarà ora emessa dal tribunale di Firenze, chiamato a esprimersi sulla scelta dei liquidatori. Sambonet, che puntava sull'integrazione di gruppo di Richard Ginori, resta alla finestra in attesa della decisione dei magistrati. Sull'altro fronte, Lenox è leader di mercato nella tavola di qualità, articoli da regalo e complementi d'arredo, titolare dei marchi Lenox, Dansk e Gorham; Apulum (che, come da bilancio 2011 di Richard Ginori, è già stato in affari con l'azienda fiorentina in qualità di fornitore attraverso Rodytime) come uno dei principali produttori di porcellana da tavola, proprietaria di uno stabilimento in Romania con una capacità annua di 40 milioni di pezzi.
15 novembre 2012
Silvia Pieraccini
Nessun commento:
Posta un commento