Pubblichiamo l'articolo de "Il Firenze" uscito martedì 12 giugno, in cui si parla della grave situazione dei lavoratori della CFT di Novoli che prestano la loro opera presso i magazzini Unicoop di Scandicci.
Turni massacranti e incentivi di produttività che in pratica sono una specie di cottimo legalizzato, rendono vana qualsiasi norma di sicurezza, con incidenti, anche gravi, che si verificano sempre più spesso. Tutto questo in spregio alle più elementari norme della 626. Tutto questo in un'azienda che vorrebbe distinguersi nella solidarietà e nei principi etici. Tutto questo nel silenzio assordante dei sindacati.....
Ma non sono lavoratori anche loro?
Scandicci. Grande preoccupazione tra gli operai del magazzino Unicoop, per l'80 % immigrati
"Turni estenuanti e zero tutele" Protesta dei lavoratori della Cft
"Prima gli incidenti si verificavano una volta ogni 15 anni, ora sono frequenti"
Raccontano di turni lavorativi massacranti che ti fanno arrivare alla sera stravolti, con la sola forza di andare a letto: sono alcuni dei lavoratori del centro distribuzione merci Unicoop Firenze, dipendenti della Cft (Cooperativa fiorentina trasporti), cui dal 2005 è stato appaltato l'intero turno pomeridiano e notturno del magazzino di Scandicci. "Si entra all'ora di pranzo - spiega un operaio che chiameremo Pablo - ma non si sa mai a che ora si esce".
I loro colleghi del turno mattutino, dipendenti di Unicoop in questo caso, al loro arrivo trovano ancora il messaggio sul display dei muletti: "stasera si va via alle 10", "alle 11"o "a mezzanotte" a seconda delle necessità (il turno pomeridiano dovrebbe concludersi alle 21).
Nel periodo di Natale raccontano di essersi fermati in certi casi soltanto alle 2 di notte. A destare la maggiore preoccupazione fra i lavoratori Cft (per la stragrande maggioranza, ben l'80%, extracomunitari), sono ad ogni modo le condizioni contrattuali che portano, secondo loro, a forti ripercussioni nella sicurezza sul lavoro: hanno l'obbligo di trasferire almeno 130 colli orari (gli imballaggi delle merci da porre sul muletto); soltanto oltre questa soglia scatta il premio di produzione altamente ambito da chi ha moglie e figli da mantenere. Ai loro colleghi del mattino, dipendenti Coop, vengono richiesti 114 colli orari (anche se riescono a trasportare in media solo 106 colli orari). Per arrivare a quota 130 colli si raccontano scene folli: muletti alzati al massimo in modo di trascinare per terra il doppio degli imballaggi; comandati in avanti anziché in laterale come prescritto dalle normative 626; segnaletica a terra ignorata da tutti con scontri tra muletti quasi all'ordine del giorno e infortuni passati da uno ogni 15 anni ad una frequenza mensile: l'ultimo a visto come vittima un nigeriano cui è rimasto un piede schiacciato sotto il muletto.
Il tutto senza mai una denuncia sindacale: l'ultima riunione(eccezion fatta per quella momotematica sul Tfr) risale ad oltra due anni e mezzo fa; i lavoratori Cft da parte loro non hanno tanta voglia di stare a reclamare: il contratto di lavoro equivale infatti al permesso di soggiorno.
"Per Cft - racconta un dipendente - ho lavorato in tanti magazzini per altre catene della grande distribuzione, ma mai sono stato sottoposto a turno così estenuanti". Fra i lavoratori del magazzino di Scandicci è ancora ben impresso nella memoria il ricordo del loro collega peruviano, poco più che ventenne, vittima in una notte d'estate del 2005 di uno strano incidente stradale: appena uscito dal lavoro, si schiantò in via Baccio da Montelupo con il proprio ciclomotore contro un mezzo che proveniva dalla direzione opposta; in Perù dai suoi familiari tornò avvolto in una bara. Fra i lavoratori della Cft, al sentenza è unanime: "vittima della stanchezza".
Buste paga più "leggere" per i dipendenti in appalto
Le ragioni che hanno spinto Unicoop ad appaltare il turno pomeridiano e notturno del magazzino di Scandicci sono presto spiegate: busta paga alla mano, un dipendente Coop del centro distribuzione merci percepisce in media 1.246 euro netti al mese, per 36 ore di lavoro settimanali, con due giorni di riposo su sette. Un lavoratore Cft, si ferma a 809 euro mensili per 40 ore settimanali di base, con un solo giorno di riposo. inoltre i primi hanno diritto alla malattia retribuita; per i secondi i primi tre giorni di assenza sono gratis.
12/6/07
"Il Firenze"
Gabriele Firmani
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8 commenti:
Sveglia!! Cambiare si può! A patto di essere leali,uniti,coerenti!! Niente è per sempre,neanche questo barbaro sistema di sfruttamento. Parlate del vostro lavoro con orgoglio,ma parlate anche dei soprusi psicologici ai quali siamo sottoposti,TUTTI ANCHE I RESPONSABILI INTERMEDI!!Non siamo soli, perchè siamo tanti!! Walter Forconi non è il proprietario dell'Unicoop, spargete la voce!! Spezzate l'ignoranza che fa pensare a tutti che non è possibile cambiare!! Il responsabile del reparto salumi latticini il sig. Bec.h. ha mobbizzato alcuni dipendenti,fino a comprometterne la salute in modo grave!! Analfabeti tracotanti di ignoranza hanno stravolto il clima di allegria che esisteva in Unicoop. CAMBIARE SI PUO'!!!
Concordo, l'anonimo ha ragione. Ragazzi, cominciate a diffidare di tutti i capiturno. Tutti, nessuna banda gialla esclusa. Ormai hanno come unica funzione provocarci dal primo all'ultimo minuto, perché l'obbiettivo chiaro e semplice è sfoltire la rosa. Cercate di essere molto prudenti e di non cadere nelle trappole. Contate fino a dieci, dopo una delle solite e continue frasi pesanti. Non accettate incontri a porte chiuse o in assenza di testimoni: chiamate qualcuno o inventatevi qualcosa. STATE MOLTO ATTENTI: HANNO DECISO DI TIRARE ALLE GAMBE E FARE MALE.
Sono una banda di teste calde e lecchini.ma alla grande
Che razzaccia
io sono con te k turno fai?
io sono con te k turno fai?
per RE: sono di mattina. i prox commenti mettili sul post ultimo.
anche da noi è arrivata la cft come la chiamo io l'ultima spiaggia i sindacati son venduti stipendi piu' bassi e comportamenti dittatoriali w il lavoro moderno!!!
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