29 marzo 2009

SOLOFRA (AV) - PROTESTANO I LAVORATORI COOP: "PER NOI NESSUN FUTURO"



24 marzo 2009
Ultimo giorno di sciopero da parte dei 34 lavoratori della Coop di via Starza Novella a Solofra.



Sui volti degli scioperanti tanta rabbia e la coscienza di essere impotenti di fronte alla perdita del posto di lavoro.
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Qualcuno, indicando uno dei manifesti di protesta affissi sul muro di recinzione, dice: “Nonostante le orgogliose proteste che portiamo avanti ormai da sei mesi, Coop continua le trattative per la cessione dei supermercati campani con una fantomatica società facente capo al gruppo Despar, creata ad hoc per togliersi dai piedi 34 lavoratori. La Coop sta nascondendo a noi lavoratori e soci, celando dietro questo particolare momento di crisi in cui versa il Paese, quelli che sono i veri motivi di questa operazione che offende la nostra dignità.
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Tutti ribadiamo con orgoglio il nostro no a questa scellerata scelta che mortifica ancora una volta la nostra Regione e l’intero Sud. Con forza e senza mai rassegnarci, lottiamo insieme lavoratori e soci dei supermercati campani (Solofra, Nocera, Castellammare di Stabia, Soccavo) perché la Coop siamo noi, perché la Coop appartiene alla nostra storia e al territorio ed è una realtà che va salvaguardata e tutelata”.


25 marzo 2009

IL CAPO CHE URLA SEMPRE RISCHIA LA CONDANNA PER MOBBING

Rischia una condanna per mobbing il capo che rimprovera continuamente con «toni pesanti» e davanti agli altri colleghi di lavoro un proprio dipendente. Lo si evince dalla sentenza n. 6907 della Sezione lavoro della Cassazione che ha confermato la condanna per mobbing di un'azienda milanese perchè una sua dirigente aveva vessato per mesi una dipendente che ha avuto una serie di sanzioni disciplinari culminate nel licenziamento.

Dopo 12 anni di lavoro nella stessa azienda (dal 1987 al 1999) la donna era stata licenziata dalla sua dirigente. Ma la lavoratrice aveva fatto causa per mobbing, per i continui rimproveri e il clima vessatorio a cui ha detto si essere stata sottoposta per mesi. Il giudice di primo grado e la Corte di appello di Milano avevano riconosciuto i danni condannando l'azienda al risarcimento per 9.500 euro perchè «eccessivi» sia i provvedimenti disciplinari sia il licenziamento. Secondo i giudici d'Appello era chiaro come il «clima aziendale nei confronti della signora fosse stato pesante, dato che i rimproveri orali da parte dei superiori venivano effettuati adottando toni pesanti ed in modo tale che potessero essere uditi dagli altri colleghi di lavoro».

La Cassazione ha confermato in toto la condanna ritenendo la sentenza «ampia, precisa, puntuale e del tutto logica e convincente». Secondo i supremi giudici,«la sentenza impugnata aveva dimostrato come le sanzioni fossero illegittime e irrogate, in realtà «per ragioni strumentali ed in maniera sostanzialmente pretestuosa amplificando l'importanza attribuita a fatti di modesta rilevanza».

24 marzo 2009

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22 marzo 2009

DUE ANNI DI BLOG










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Oggi il nostro blog compie 2 anni

Cominciammo infatti a narrar le vicende dei magazzini e del mondo Unicoop il 22 marzo 2007, con le elezioni delle RSU.
Poi di cose ne son successe, eccome.
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Dalla felice conclusione della vertenza di un gruppo di lavoratori dei magazzini contro l'azienda che aveva obbligato ad un nuovo orario senza concordarlo con i dipendenti, ma imponendolo con ordini di servizio, alle recenti vicende degli ingiusti licenziamenti e le successive reintegrazioni in azienda dei colleghi coinvolti, passando per tanti altri episodi e fatti, grandi e meno.

In questo periodo abbiamo avuto in media oltre 60 visite giornaliere del blog, con una presenza media di 4 minuti e mezzo a visita.
Ringraziamo tutti coloro che ci seguono e chi partecipa con commenti che alimentano la discussione e l'approfondimento.

Invitiamo tutti, colleghi e non, a segnalarci fatti, episodi, notizie, articoli che riguardano l'universo Unicoop Firenze e Coop in genere, all'indirizzo lavoratoriunicoop@hotmail.it
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Grazie a tutti voi.

21 marzo 2009

UNICOOP OTTIMISTA ALLARGA I MAGAZZINI


CRISI: C'E' CHI VA CONTROCORRENTE E INVESTE

In dote al territorio 1,2 milioni
di cui 700mila euro di oneri di urbanizzazione



Pratoni, Coop si allarga. E' passato in seconda commissione consiliare a Scandicci il progetto di ampliamento dei magazzini di approvvigionamento Unicoop. Si tratta di un intervento corposo, ben 7750 metri cubi in più per la palazzina direzionale e il magazzino di stoccaggio. L'ampliamento sarà votato in consiglio comunale martedi prossimo.

"Con la realizzazione dell'intervento - ha detto l'assessore all'urbanistica Alessandro Baglioni - Unicoop concentrerà ancora più a Scandicci le proprie strutture direzionali al tempo stesso realizza opere pubbliche a scomputo degli oneri di urbanizzazione con un valore aggiunto per il comune di 500 mila euro, dal momento che per un progetto così gli oneri ammonterebbero a 700 mila euro.
Il progetto prevede anche la realizzazione di un parcheggio interno per i camion, che risolverà il problema della sosta dei mezzi pesanti in via dei Pratoni".

Insomma, 1,2 milioni di euro che ricadranno sul territorio: il completamento della viabilità di collegamento tra via degli Stagnacci e la rotatoria di viale Europa, l'allargamento della strada e la realizzazione di una nuova rotatoria all'incrocio tra viale Europa e via degli Stagnacci e il proseguimento lungo nuovi tratti di strada del collettore fognario (oltre alla predisposizione degli attraversamenti del fosso Rigone funzionali ad un'eventuale successiva deviazione); il proseguimento del percorso pedo-ciclabile sotto la duna sul versante sud dell'area di intervento, fino a via della Pieve, e il prolungamento della fognatura lungo lo stesso percorso; il progetto unitario prevede anche la realizzazione di un parcheggio pubblico come verde di corredo, gli impianti di illuminazione pubblica e i collettori fognari secondari.
Un nuovo intervento targato Unicoop a Scandicci, che arriva dopo l'annunciata realizzazione deell'iper da 25 mila mq a Pontignale e l'acquisto della Matec per realizzarvi un ulteriore magazziono del fresco.

Certo, la speranza è che tutte le opere promesse siano realizzate nei tempi e come si deve.
Solo per fare un esempio, il tanto atteso parco dei Pratoni, non è ancora stato preso in carico dal comune, perché non ritenuto adeguato alle aspettative, fissate nella convenzione del 1998 per la realizzazione del primo magazzino.
E i lavori di ristrutturazione del palazzaccio del Ghiberti, struttura che si trova nel parco in questione, sono partiti l'altro mese, dopo più di dieci anni di attesa.

21 marzo 2009

La Nazione

Fabrizio Morviducci

Vedi anche:
SCANDICCI: AMPLIAMENTO DEL CENTRO DIREZIONALE UNICOOP




20 marzo 2009

UNICOOP, LITE SUL FUTURO, RIBALTONE AL VERTICE



Il nuovo presidente
del consiglio di gestione
di Unicoop Firenze,
Golfredo Biancalani





Cambio al vertice del consiglio di gestione di Unicoop Firenze. Dopo solo un anno viene revocato il mandato del presidente Armando Vanni, manager proveniente dal Consorzio Etruria che si è trovato solo davanti all'"ammutinamento" dell'intero consiglio la settimana scorsa e non ha trovato dalla sua parte neppure Turiddo Campaini, presidente del consiglio di sorveglianza, che ieri si è riunito per nominare i sei membri del consiglio di gestione: Piero Forconi, Maura latini, Alberto Migliori, Riccardo Sani, Fabio Tozzini e il nuovo presidente Golfredo Biancalani, ex vicepresidente.

L'addio precoce di Vanni sarebbe legato a forti dissensi sulla linea di gestione dell'azienda che in toscana detiene il primato del fatturato e un organico di quasi 8.000 dipendenti.
Divergenze dovute in gran parte alla particolarissima natura dell'Unicoop, che pure essendo un colosso della grande distribuzione ha radici profonde nel territorio e una mission sociale che la rende diversa da altre imprese.

La differenza di vedute tra Vanni e gli altri consiglieri e tra Vanni e lo stesso Campaini rischiavano, raccontano alla Coop, "di paralizzare una serie di decisioni operative legate alla campagna per la diminuzione dei prezzi e ad altre iniziative che non potevano essere rimandate.

20 marzo 2009

La Repubblica

(S.P.)


19 marzo 2009

TORNA LA PACE IN UNICOOP. ORA A BALLARE E' LEGACOOP

FIRENZE - Confermate le indiscrezioni sulla rottura ai vertici di Unicoop, anticipate ieri da Il Nuovo Corriere di Firenze. Sei membri su sette del consiglio di gestione si sono dimessi mentre è rimasto in carica solo il presidente Armando Vanni (foto al centro), in chiara rotta di collisione con tutto il vertice di Unicoop.
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Pare che il conflitto che covava da tempo sotto la cenere sia emerso sulla valutazione di alcune poste di bilancio. Nella stessa giornata si è riunito d'urgenza il Consiglio di Sorveglianza, presieduto da Turiddu Campaini (foto sopra), che ha "convinto" Vanni a lasciare il suo incarico.
A questo punto sono rientrate le dimissioni degli altri membri della Gestione ed è stato nominato il nuovo presidente: Golfredo Biancalani, uomo di "macchina" molto esperto, che finora ricopriva il ruolo di vicepresidente.
In meno di 24 ore si è così aperta e ricomposta la frattura ai vertici di Unicoop Firenze, la seconda maggiore azienda della toscana con oltre un milione di soci e oltre 2 miliardi di euro di fatturato.
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Ma non è detto che la vicenda non abbia strascichi ulteriori. Il conflitto già sopito in Unicoop potrebbe riesplodere in Legacoop dove la presidente, Patrizia Vianello, è molto vicina a Vanni e pare che non sia rimasta per niente soddisfatta di come si è evoluta la situazione in Unicoop.
La Vianello avrebbe già manifestato i suoi malumori e negli ambienti della cooperazione non si esclude un suo prossimo avvicendamento.

19 marzo 2009

Il Nuovo Corriere di Firenze


I COMPONENTI DEL COMITATO DI GESTIONE DI UNICOOP FIRENZE




18 marzo 2009

FRATTURA AI VERTICI DI UNICOOP


Potere e carrello
Dimissioni nel Consiglio di gestione.
"E' in atto un chiarimento"


FIRENZE - Le notizie escono col contagocce. Ma certo tra i dirigenti di Unicoop Firenze e di Legacoop ieri non si parlava d'altro. C'è uno scontro in atto ai verticidi Unicoop Firenze, la seconda azienda della toscana con oltre un milione di soci.

Si parla di una frattura nel consiglio di gestione (il sistema duale adottato all'inizio dell'anno scorso prevede anche un consiglio di sorveglianza) che ha portato alle dimissioni (o quantomeno alla minaccia) di gran parte dei consiglieri. Si parla di sei membri dimissionari su sette. Al suo posto sarebbe rimasto il solo Armando Vanni, ex consorzio Etruria, che ricopre il ruolo di di presidente del consiglio di gestione di Unicoop firenze dal gennaio 2008.

Le notizie sono frammentarie: si parla di uno scontro tra Vanni e Turiddu Campaini, presidente del consiglio di sorveglianza, si parla di opinioni divergenti tra i membri del consiglio di gestione. "un chiarimento è in corso", confermano ad Unicoop Firenze così come confermano le voci di dimissioni senza ulteriori specifiche e le divergenze tra i membri del consiglio di gestione che "inevitabilmente si ripercuotono sul consiglio di sorveglianza".

18 marzo 2009

Il Nuovo Corriere di Firenze


10 marzo 2009

MANGIO' UN PANETTONE, SARA' RIASSUNTO

E' passato un anno: l'azienda dovrà pagargli tutte le mensilità arretrate








Ma valeva la pena licenziare in tronco un ragazzo di 34 anni con un figlio di un mese? Valeva la pena buttarlo fuori per aver aperto un panettone e averlo diviso con alcuni colleghi (a mensa chiusa) affamati dopo ore di straordinario? Valeva la pena il rigore invece del buon senso?

Il giudice del lavoro ha ritenuto che tutte queste cose non valevano la pena; e ha ordinato ad Unicoop di reintegrare Riccardo, il capo reparto licenziato nel febbraio del 2008 proprio per aver aperto tre pacchi soci durante il turno di lavoro.

A rendere nota la cosa, la RSU dei magazzini di Scandicci. Il giovane, difeso dall'avvocato Fabio Rusconi, è stato reintegrato al lavoro col pagamento di tutti gli stipendi arretrati, aggiornati degli interessi, come stabilito dallo Statuto dei Lavoratori.
Il giovane aveva raccontato il fatto proprio al nostro giornale, durante uno degli scioperi relativi all'inchiesta sulle merendine della gabbia dei rotti.

Quel giorno aveva cominciato il turno iniziato alle 13 e l'avrebbe terminato alle 23.30, straordinari compresi. Riccardo, assunto nel 1996, lavorava e tornerà a lavorare nei magazzini di Scandicci.
In dodici anni era sempre stato additato ad esempio, tanto che era stato nominato capoturno.
I suoi problemi cominciarono il 7 dicembre del 2007.

"La mensa non era disponibile - ha raccontato il giovane al nostro giornale - e quando la fame ha avuto il sopravvento abbiamo preso tre pacchi da un pancale perso, ossia uno di quelli che non era destinato ad alcun negozio e non aveva alcun destinatario.
La mattina dopo sono stato chiamato dal responsabile del magazzino che mi ha chiesto conto della carta da imballo del panettone trovata in un cestino. Io mi sono preso la responsabilità della cosa, un fatto normale, già successo altre volte. Non pensavo ci fossero problemi. Poi mi è stato detto che mi dovevano fare rapporto. Io ho risposto alle lettere, fino a che mi è arrivata la lettera di licenziamento in tronco". A 34 anni e con un figlio di un mese. Era il febbraio 2008.

Al giovane è andata la solidarietà dei colleghi di lavoro. Gli operai dei magazzini aprirono una sottoscrizione per contribuire alle spese legali che avrebbe dovuto affrontare per riconquistare il posto di lavoro. Per i colleghi si trattava di un lavoratore che "dopo numerose ore di straordinario e dopo che non aveva potuto recarsi alla mensa per la cena, ha creduto lecito aprire un panettone e metterlo a disposizione di chi, come lui, non aveva cenato".
Per Unicoop invece, il licenziamento rientrava nell'applicazione delle regole aziendali.
Alla fine, a un anno esatto da quei fatti, Riccardo ha vinto la sua battaglia. Tornerà a lavorare con lo scrupolo e la coscienza che, a detta dei colleghi, aveva sempre messo nella sua attività.

" Visto l'esito del giudizio - dicono i sindacati, le RSU dei magazzini Unicoop Firenze - desideriamo porre all'attenzione del Consiglio di Sorveglianza e di tutti i soci Unicoop, di come questa vicenda sia esempio di quanto i rapporti tra dirigenza e dipendenti, e di conseguenza relazioni sindacali, siano andati deteriorandosi negli ultimi anni".

6 marzo 2009

La Nazione

Fabrizio Morviducci

06 marzo 2009

ACCUSATI DI FURTO E POI ASSOLTI IN 12 DENUNCIANO L'UNICOOP


Lavoratori dei Pratoni al contrattacco.

E intanto un altro è stato reintegrato



Sono stati indagati per i furti della merce dalla gabbia dei rotti del magazzino dei Pratoni, a Scandicci; il giudice li ha scagionati e adesso meditano di prendersi una rivincita.
Dodici dipendenti dell'Unicoop, assistiti dall'avvocato Carlo Giugno, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per verificare il comportamento del loro datore di lavoro.
Quella stessa magistratura che due anni fa indagò sul loro conto adesso dovrà stabilire se siano state vittime di una calunnia.

Di certo l'indagine condotta dai carabinieri dopo che la direzione di Unicoop aveva puntato delle telecamere sulla gabbia dove veniva gettata merce rotta o deteriorata (e quindi non più destinata alla vendita) ha creato un certo scompiglio nella vita professionale e privata dei protagonisti.
E nemmeno una lettera di scuse, inviata dalla direzione aziendale, è riuscita a sanare questa ferita.

Il procedimento penale nei confronti dei 27 dipendenti finiti alla sbarra con l'accusa di furto (un caporeparto è stato reintegrato al lavoro con sentenza del giudice proprio in questi giorni) si è concluso con un'archiviazione, disposta dal gip Paola Palasciano, che ha respinto anche l'ultima opposizione avanzata dai legali della Coop.

Nella sentenza, si parla di una "prassi ben conosciuta dai responsabili dell'azienda in base alla quale i dipendenti della Unicoop avrebbero potuto prelevare liberamente qualche prodotto colocato nella gabbia rotti perché non più destinato alla vendita".
Questa tesi è stata anche avvalorata dalla lettera che Unicoop ha inoltrato ad alcuni degli ex indagati per scusarsi di aver promosso un provvedimento disciplinare nei loro confronti.

"La Unicoop aveva piena cognizione che i propri dipendenti ritenevano in buona fede di avere il permesso del proprio datore di lavoro nel tenere le condotte che la stessa ha denunciato - dice l'avvocato Giugno - . Accortamente, però, ha tralasciato di infornare la Procura della Repubblica che alla cosiddetta gabbia dei rotti era affisso un cartello con la scritta "Merce rotta non in vendita".
Nella denuncia querela in maniera asettica si parla di "reparto imballaggi" e non si usa il nome gabbia dei rotti come ogni persona che frequenta il magazzino Coop di Scandicci ha sempre chiamato quel luogo"
I beni "sottratti", poi, erano spesso di valore scarso, come caramelle, merendine, fazzolettini o spugne.
"Presa visione dei filmati - conclude il legale - l'Unicoop ha limitato la propria denuncia solo a coloro che svolgevano il turno notturno. Durante il giorno era infatti quasi impossibile stabilire quale dipendente aveva mangiato una merendina dalla confezione sciupata o preso un fazzoletto di carta mentre magari lo trasportava al compattatore".

6 marzo 2009

Il Firenze


Stefano Brogioni


03 marzo 2009

UNICOOP FIRENZE: NON COLPITA DA CRISI








A GENNAIO
+6% FATTURATO

La crisi economica non colpisce Unicoop Firenze che anzi ha chiuso il 2008 con un fatturato in crescita del 3,8% e a gennaio 2009 fa segnare un +6%.

Lo ha reso noto Armando Vanni, presidente del Consiglio di Gestione della piu' grande cooperativa di consumo in Italia, nel corso della conferenza stampa convocata per presentare l'iniziativa anti-crisi con cui la cooperativa di consumo applichera' il 20% di sconto su 700 prodotti a marchio.

''Non abbiamo diminuito le vendite reali - ha detto Turiddo Campaini, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze - e abbiamo aumentato, anche se di poco, la nostra quota di mercato''.

''Nel 2008 - spiega Vanni - Unicoop ha chiuso con un fatturato in crescita del 3,8% a 2,2 miliardi di euro. Un trend confermato anche a inizio 2009: a gennaio il fatturato e' +6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e anche il mese di febbraio, per il quale ancora non abbiamo i dati definitivi, e' in crescita''.

Fonte: ASCA

02 marzo 09