06 marzo 2009

ACCUSATI DI FURTO E POI ASSOLTI IN 12 DENUNCIANO L'UNICOOP


Lavoratori dei Pratoni al contrattacco.

E intanto un altro è stato reintegrato



Sono stati indagati per i furti della merce dalla gabbia dei rotti del magazzino dei Pratoni, a Scandicci; il giudice li ha scagionati e adesso meditano di prendersi una rivincita.
Dodici dipendenti dell'Unicoop, assistiti dall'avvocato Carlo Giugno, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica per verificare il comportamento del loro datore di lavoro.
Quella stessa magistratura che due anni fa indagò sul loro conto adesso dovrà stabilire se siano state vittime di una calunnia.

Di certo l'indagine condotta dai carabinieri dopo che la direzione di Unicoop aveva puntato delle telecamere sulla gabbia dove veniva gettata merce rotta o deteriorata (e quindi non più destinata alla vendita) ha creato un certo scompiglio nella vita professionale e privata dei protagonisti.
E nemmeno una lettera di scuse, inviata dalla direzione aziendale, è riuscita a sanare questa ferita.

Il procedimento penale nei confronti dei 27 dipendenti finiti alla sbarra con l'accusa di furto (un caporeparto è stato reintegrato al lavoro con sentenza del giudice proprio in questi giorni) si è concluso con un'archiviazione, disposta dal gip Paola Palasciano, che ha respinto anche l'ultima opposizione avanzata dai legali della Coop.

Nella sentenza, si parla di una "prassi ben conosciuta dai responsabili dell'azienda in base alla quale i dipendenti della Unicoop avrebbero potuto prelevare liberamente qualche prodotto colocato nella gabbia rotti perché non più destinato alla vendita".
Questa tesi è stata anche avvalorata dalla lettera che Unicoop ha inoltrato ad alcuni degli ex indagati per scusarsi di aver promosso un provvedimento disciplinare nei loro confronti.

"La Unicoop aveva piena cognizione che i propri dipendenti ritenevano in buona fede di avere il permesso del proprio datore di lavoro nel tenere le condotte che la stessa ha denunciato - dice l'avvocato Giugno - . Accortamente, però, ha tralasciato di infornare la Procura della Repubblica che alla cosiddetta gabbia dei rotti era affisso un cartello con la scritta "Merce rotta non in vendita".
Nella denuncia querela in maniera asettica si parla di "reparto imballaggi" e non si usa il nome gabbia dei rotti come ogni persona che frequenta il magazzino Coop di Scandicci ha sempre chiamato quel luogo"
I beni "sottratti", poi, erano spesso di valore scarso, come caramelle, merendine, fazzolettini o spugne.
"Presa visione dei filmati - conclude il legale - l'Unicoop ha limitato la propria denuncia solo a coloro che svolgevano il turno notturno. Durante il giorno era infatti quasi impossibile stabilire quale dipendente aveva mangiato una merendina dalla confezione sciupata o preso un fazzoletto di carta mentre magari lo trasportava al compattatore".

6 marzo 2009

Il Firenze


Stefano Brogioni


14 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate ma non si capisce, i dipendenti della Coop hanno denunciato la Coop stessa??

Anonimo ha detto...

I dipendenti denunciano la Coop? GesùMaria s'è perso ogni ritegno!!!
Ora oltre ad uno stipendio che in molti ci si sogna (io prendo 900 euro al mese!!) questi qui ci vogliono persino fare il busco???
Ma i soci vi lasciano fare proprio tutto??

Anonimo ha detto...

> I dipendenti denunciano la Coop? GesùMaria s'è perso ogni ritegno!!!

Con frasi come questa fai capire a tutti che semmai sei te a non avere alcun ritegno. Vergognati.


> Ma i soci vi lasciano fare proprio tutto??

"Vi lasciano fare" in che senso scusa?? Dovrebbero istituire le ronde contro i lavoratori giustamente infuriati??
I singoli soci (io ad esempio) sono persone come noi che capiscono che la loro Coop calpesta i lavoratori.
L'istituzione "Soci" invece è il padrone. E come tale va trattato.

Anonimo ha detto...

Risposta a coloro che si meravigliano del comportamento dei dipendenti.
In uno stato di diritto, ci sono i diritti ed i doveri. La coop non è il mio padrone e non lo sarà mai , mi paga uno stipendio per il servizio che io come dipendente le offro. Il fatto che io ci lavori, non deve implicare un atteggiamento di remissione nei confronti di quei dirigenti che guadagnano svariate migliaia di euro al mese, tantomeno verso coloro mi hanno accusato ingiustamente di essere un ladro e che poi la giustizia ha dato torto a loro. Tu che guadagni 900 euro al mese, pensa che alcuni dipendenti coop come i sig. dirigenti guadagnano 5000 euro al mese, con la macchina aziendale e tutti i benefici che ne derivano. Pensaci anzi pensateci bene chi sono i veri ladri.

Anonimo ha detto...

Sono un cliente Coop da moltissimi anni, nonchè socio come del resto tutti i componenti della mia famiglia. Settimanalmente spendiamo circa 200 euro per la spesa familiare nei supermercati Coop/Ipercoop. In questi giorni ho letto a proposito delle vicende che hanno coinvolto azienda e lavoratori, sui giornali. E' sempre spiacevole che si arrivi a licenziare qualcuno, e lo dico da piccolo imprenditore quale sono, anche se i miei dipendenti sono soltanto sette e non qualche migliaia come alla Coop.
Vorrei dire che, per quel che si percepisce dall'esterno, sembra sia stata adottata la linea ell'impulsività a livello di dirigenti della cooperativa. Personalmente, sono dell'avviso che è meglio riflettere e poi agire perchè altrimenti si rischia di ingenerare meccanismi perversi fatti di cause legali e relativi ricorsi. Ho l'impressione, ma anche questa è un'opinione personalissima, che i dirigenti si siano trovati di fronte alla necessità di dare un segnale di cambiamento nonchè di togliere alcune delle vecchie abitudini in uso di cui non sta certamente a me entrare in merito. Chi di noi che è cliente della Coop da decenni non ricorda gli usi e costumi di alcuni dipendenti anziani che trattavano i clienti senza troppi complimenti in malomodo. Erano altri tempi, c'era solo la Coop. Oggi la concorrenza è spietata, solo a Firenze ci sono decine di supermercati che si fanno la guerra sui prezzi. Per cui, mi pare di ravvisare, in mezzo a tutto questa guerra ci siano finite persone che tutto sommato hanno sempre dato il loro contributo alla cooperativa.
Va da se che comportamenti un po' troppo "disinvolti" vadano modificati, ma ho l'impressione che si sia usato il metodo del manganello a tradimento, ovvero : ti aspetto al varco e poi ti sistemo. Potrebbe essere quasi accettabile se fosse un'azienda a prevalenza di partecipazione di capitale, in una a prevalente partecipazione mutualistica un po' meno.
Essendo socio posso dire la mia, se mi sento o non mi sento derubato dai dipendenti ( mi pare siano alcune decine). Ebbene, in tutta onestà mi sento poco derubato così come non mi sento derubato da tutti i lavoratori statali che questo governo cerca di demonizzare come assenteisti cronici. E'lo stesso identico piano, si assalgono i dipendenti pubblici perchè sono assenteisti e poi si concede ai parlamentari ogni tipo di privilegio, soprattutto quello di presenziare o meno ai lavori parlamentari; come dire di andare a lavorare o meno a secondo della voglia o degli impegni.
In definitiva, ho come l'impressione che i mali siano ben altri che non un mezzo panettone mangiato o qualche sacchetto di patatine. Poi si può moltiplicare il costo di un sacchetto di patatine da 50 centesimi per diecimila, o quello di un panettone per cinquemila. In tal caso, si dovrebbe moltiplicare per diecimila il numero di un errore di una cassiera, che mi da per errore due euro di resto anzichè uno. Per cinquemila il numero di un pomodoro che posso trovare ammaccato all'interno di una confezione, o per un milione il numero dei sacchetti per la spesa che ogni cliente almeno una volta nella vita si è dimenticato di pagare alla cassa.
In definitiva, spero che in questo momento economicamente difficile nessuno si trovi a dover perdere il lavoro per scelte sciagurate personali o subite. Come socio se la cooperativa sarà chiamata a rispondere di danni cagionati non potrò che ricordare della base mutualistica che la caratterizza, perchè talvolta nelle migliori famiglia si sbaglia come in quelle pessime. La differenza di una buona famiglia da una pessima famiglia sta nella capacità di riconoscere e non reiterare gli errori.

Un saluto

Anonimo ha detto...

Sono indignato dal grado di volgarità che pervade forum di discussione come questo.
Vedo che viene usato il marchio Coop liberamente, e sotto vi viene scritto ogni sproloquio!
Panettoni merende, ma di che state parlando. A casa mia se mio figlio mi prende qualcosa di nascosto non lo premio di certo!!
RIFLETTETE BENE SU QUELLO CHE SCRIVETE.
Per quel che mi risulta pare che i dipendenti Coop percepiscano 1500/1700 euro per 14 mesi di stipendio più le ferie e l'assistenza medica specialistica pagata, e possano beneficiare di tante agevolazioni e privilegi (tipo l'esclusivissima palestra Virgin a 50 euro al mese)o settimane bianche scontatissime.
In questo bengodi di che cosa vi lamentate? Ci sarebbe da scrivere al Presidente in persona!!

Firmato
Un socio infuriato

Anonimo ha detto...

Bellissimo commento del socio che ha scritto questa lunga lettera.
I delegati sindacali dovrebbero metterla nelle bacheche del magazzino, e mandarne una copia ai dirigenti!

Anonimo ha detto...

"Riflettete bene quello che scrivete..." appunto, mio caro socio infuriato. Prima di parlare di buste paga accertati di dire almeno la cifra giusta invece che di spararne una a caso per portare la ragione dalla tua parte. Io, con qualche scatto di anzianità non supero di molto i mille euro al mese, forse le cifre di cui parli sono al lordo delle trattenute. E tutto questo bengodi non lo vedo. In ogni caso mi pare che questo non sia il fulcro della questione: se un dipendente (qualsiasi e di qualsiasi ditta) viene accusato ingiustamente di furto (come è accaduto ai dipendenti in questione) avrà tutti i diritti a rivalersi contro l'azienda, al di là dei facili discorsi da bar.
Il mio stipendio non implica che debba sopportare qualsiasi tipo di vessazione, umiliazione o ingiustizia.

Anonimo ha detto...

Risposta al "Socio infuriato".
Caro Signor Socio Infuriato,
vorrei fare chiarezza in ciò che pensa dei dipendenti COOP: dipendo da questa azienda dal 1985, sono socio dal 1983 e prestatore dallo stesso anno, con 9 scatti di anzianità, un "mezzo" livello di qualifica il mio stipendio mensile, per 14 mensilità si aggira, ad oggi, a circa 1300 € netti al mese, non ho mai beneficiato e, tantomeno saputo, di convenzioni con palestre Virgin (se Lei la conosce, ce le divulghi in questa sede, sarei anche interessato...), se a ciò che Lei definisce settimane bianche scontatissime allude al classico catalogo vacanze con convenzione CRAL aziendale allora devo darle ragione, ma tenga presente che le scontistiche sono da paragonarsi alle convenzione riservate ai soci COOP e niente più.
Non so proprio che cosa intenda per "privilegi" forse il fatto che NON riceviamo neanche un biglietto di auguri per le Sante Feste Natalizie (figuriamoci un panettone a marchio COOP), oppure, forse, il fatto che, soprattutto i colleghi che lavorano nei punti vendita, debbano ricontrollarsi le proprie buste paga per verificare che siano state pagate tutte le ore di straordinario fatte il mese precedente e "rimaste" nelle penne biro dei caponegozi, sì, perchè non ci sono orologi marcatempo nei negozi.
Concludo: caro Signor Socio Infuriato ho 3 figli e se uno di loro sbaglia gravemente (???), ma non sa di farlo perchè fino al giorno prima il comportamento gli era concesso, non mi pare giusto cacciarlo di casa senza prima averlo avvertito per tempo di ciò che è lecito fare.
RIFLETTA BENE LEI su ciò che scrive che, a quanto pare, è frutto di una non corretta informazione.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Al commento del "socio infuriato" non vale neanche la pena di rispondere, tanto è evidente la malafede e l'ignoranza dei fatti che cita in uno sproloquio offensivo e senza senso.

Sul lungo e articolato intervento successivo del "cliente-socio Coop da moltissimi anni", come dipendente nonché socio della medesima cooperativa vorrei chiarire alcuni punti, invitando il gentile interlocutore ad informarsi più approfonditamente (questo blog è ricchissimo di notizie sulla vicenda "furti o merende") per formarsi un'idea dei fatti più vicina alla realtà e meno approssimativa e generica.

Quando Lei scrive che "sembra sia stata adottata la linea dell'impulsività a livello di dirigenti della cooperativa", formula un'impressione del tutto sbagliata.
E' molto importante sottolineare questo punto, perché se passa l'idea che dei manager superpagati abbiano messo su un'azione così volutamente mirata che ha coinvolto carabinieri con telecamere, magistratura, avvocati, ecc., che si incaponiscano in ricorsi (stanno perdendo tutte le cause e i soldi li paghiamo noi soci, mica li pagan loro) per colpire alcuni dipendenti solo perché trasportati dall'emotività, si perde completamente il senso della vicenda.

Sarebbe già gravissimo che in una azienda, alcuni tra i suoi massimi dirigenti, fossero incapaci di prendere decisioni equilibrate e non emotive, ma qui si tratta, ahinoi, di comportamenti lucidi, razionali, valutati freddamente e decisi cinicamente a tavolino.
L'intento dell'azienda era quello di licenziare alcuni dipendenti, il pretesto non aveva importanza.
Cercavano e cercano, in buona sostanza, di ridurre l'organico dei magazzini. Tutti i mezzi vanno bene.

Continua l'intervento del nostro "cliente socio": "Ho l'impressione, ma anche questa è un'opinione personalissima, che i dirigenti si siano trovati di fronte alla necessità di dare un segnale di cambiamento nonché di togliere alcune delle vecchie abitudini in uso".
Caro amico, se l’azienda avesse veramente voluto questo, il metodo non sarebbe dovuto essere quello della denuncia alla magistratura. Bastava una semplice riunione di 15minuti, oppure una circolare interna in cui Unicoop chiariva che certi comportamenti, sia pur in uso fino a quel momento, non sarebbero stati più tollerati.
Le assicuro che nessuno, sapendo ciò, avrebbe rischiato il posto di lavoro per un biscotto.
Perché se il problema era quello di dare un segnale di cambiamento, non si è percorso questa strada? La risposta è semplice. Evidentemente siamo di fronte a malafede e l'obiettivo era quello di colpire per licenziare.

Infine, vorrei ricordare a chi come Lei, dall'esterno del mondo Unicoop cerca di farsi un'opinione, di tenere presente per prima cosa l'entità irrisoria degli oggetti consumati e utilizzati provenienti dall'arcinota 'gabbia dei rotti'.
Quelli che lei definisce "comportamenti disinvolti" sono stati, ad esempio, prendere da parte di un camionista dipendente Unicoop, un prodotto detergente, la cui confezione era irrimediabilmente deteriorata e quindi invendibile, per pulire il vetro del camion. Camion della Coop, ovviamente.

Saluti Rank X.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che questo blog sia diventato un delirio.
Mi sa che fino a che i colleghi non saranno risarciti sono parole su parole e parole.
Vediamo, io spero davvero che ognuno di incassi un bell'assegno al netto delle spese legali.
Il resto ve lo dico mi sembrano i soliti botta e risposta, leciti, ma fini a se stessi.

Saluti a tutti

Anonimo ha detto...

Personalmente dubito che i colleghi percepiranno mai un indennizzo per quanto subìto ma ciò che hanno fatto mi pare sacrosanto in linea di principio.
E al contrario di colui che definisce questo blog delirante, a me pare invece istruttivo leggere i commenti di chi della coop ha una percezione solo di "facciata" e non da dipendente.
I botta e risposta sono inevitabili e dovrebbero essere utili a capire qualcosa in più di queata realtà così complicata.
Certo bisogna averne l'intenzione, altrimenti....

Anonimo ha detto...

La comunicazione aumenta la conoscenza. Ben vengano blog come questo! Lo scambio delle nostre idee ci porterà ad una più completa ed articolata conoscenza della realtà che stiamo vivendo.
Meglio un blog-delirio che il silenzio-ordinato....

Anonimo ha detto...

caro socio infuriato..1500 euro al mese ???

allora busta paga alla mano io da poco entrato percepisco 1000 1100 euro al mese a seconda...tenga conto che di straordinari ne facciamo pochi perche' c'e' la cooperativa esterna (la maggiorparte ragazzi del terzo mondo sfruttati e sottopagati) calcolatrice alla mano

1100 /22 gg lavorativi = 50 euro al giorno
50 /7 ore (circa) = circa 7/8 euro nette all'ora...azzo siamo pagati meno di una persoan che fa le pulizie
dove sarebbero questi stipendi da capogiro ?? prima di dire bischerate si informi ( non certo sull'informatore pero')

cordiali saluti