28 giugno 2007

ESSELUNGA E UNICOOP: SEMPLICE DOMANDA PER I SINDACATI


FILCAMS CGIL FISASCAT CISL UILTUCS

TOSCANA

Esselunga spa


relazioni sindacali impossibili

MODIFICHE UNILATERALI DEGLI ORARI rigidita’ delle mansioni provvedimenti disciplinari contro i delegati incontro stampa domani 27 giugno 2007 0re 12.30 via pier capponi, 7 – firenze

Sempre più difficili, impossibili, le relazioni sindacali nel gruppo Esselunga. Nei supermercati di Massa e Livorno si sono interrotte del tutto. Si moltiplicano gli scioperi a fronte di provvedimenti unilaterali dell’azienda sugli orari, sui turni, sulle mansioni, e l’azienda risponde con provvedimenti disciplinari contro i delegati sindacali. Per fare il punto della situazione, per raccontare storie esemplari, per rendere pubbliche le iniziative che si intendono prendere è convocata una


CONFERENZA STAMPA

Domanda alle Organizzazioni Sindacali:

Ma in Unicoop non succede qualcosa di simile?
I “provvedimenti unilaterali dell’azienda sugli orari”, li abbiamo avuti, anche sui turni ed entro il 9 luglio ne arriveranno altri.
E la sicurezza? L’appalto? Tutto regolare?
Le abbiamo anche noi le “storie esemplari da raccontare”.

Facciamo anche noi una conferenza stampa? O è meglio di no?

26 giugno 2007

LA DIREZIONE NON VEDE, NON SENTE E NON RISPONDE


















Durante l’ultima assemblea del reparto Generi vari del 18 giugno scorso (leggi il verbale), sono intervenuti i segretari delle organizzazioni sindacali e abbiamo appreso che la segretaria della Filcams-Cgil, Carla Bonora, informata della grave situazione sulla sicurezza nel reparto soprattutto per quanto riguarda l’appalto della CFT, inviò, in data 14 febbraio 2007 una lettera alla direzione di Unicoop Firenze chiedendo una verifica da parte degli organismi aziendali.
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Nonostante la situazione sia di eccezionale gravità, visto i numerosi incidenti che si verificano, a tutt’oggi (oltre 4 mesi) Unicoop non ha risposto. Che non abbia neanche visto ne sentito nulla?
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Ovviamente gli incidenti sono continuati.



24 giugno 2007

MA QUANTO E' BUONA UNICOOP...


Come abbiamo visto, i soldi del salario variabile per alcuni dipendenti, Unicoop non li vuole trovare.

Così, i dipendenti del reparto "Generi Vari" dei magazzini di Scandicci sono stati puniti, totalizzando la mirabolante cifra di 463 euro negli ultimi due anni (92 euro l'anno scorso, 371 quest'anno).

Anche altri colleghi si lamentano del trattamento ricevuto, come gli addetti al reparto B4 dell'iper di Lastra a Signa.

Ma lavoriamo per un'azienda che ha il cuore che si scioglie.

Questa volta, a beneficiare dell'immensa bontà di Unicoop, sono dei particolari mammiferi appartenenti all'ordine dei chirotteri.

Ecco quanto:
Consegna delle prime ''casette'' per i pipistrelli
Votando all’unanimità in Consiglio Comunale una mozione presentata dal Consigliere Massimo Marcellini, il Comune di Senigallia ha aderito poche settimane fa a un progetto sperimentale ideato nell’ambito della lotta biologica contro le zanzare dalla sezione di Zoologia del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.
Il piano prevede il posizionamento di “bat-box”, cioè casette appositamente studiate per offrire un riposo diurno ai pipistrelli, nel tentativo di agevolare la ripopolazione di questo animale che sarebbe estremamente prezioso nella lotta contro la proliferazione indiscriminata delle zanzare.
Il progetto è organizzato in collaborazione con Unicoop Firenze, che coprirà il costo delle casette destinate a questa sperimentazione scientifica. http://www.comune.senigallia.an.it/

Morale: Per Unicoop i pipistrelli vengono prima di alcuni dipendenti... sono notizie che ci rendono fieri della nostra azienda...

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13 giugno 2007

SONO LAVORATORI ANCHE LORO ?




Pubblichiamo l'articolo de "Il Firenze" uscito martedì 12 giugno, in cui si parla della grave situazione dei lavoratori della CFT di Novoli che prestano la loro opera presso i magazzini Unicoop di Scandicci.

Turni massacranti e incentivi di produttività che in pratica sono una specie di cottimo legalizzato, rendono vana qualsiasi norma di sicurezza, con incidenti, anche gravi, che si verificano sempre più spesso. Tutto questo in spregio alle più elementari norme della 626. Tutto questo in un'azienda che vorrebbe distinguersi nella solidarietà e nei principi etici. Tutto questo nel silenzio assordante dei sindacati.....
Ma non sono lavoratori anche loro?

Scandicci. Grande preoccupazione tra gli operai del magazzino Unicoop, per l'80 % immigrati

"Turni estenuanti e zero tutele" Protesta dei lavoratori della Cft

"Prima gli incidenti si verificavano una volta ogni 15 anni, ora sono frequenti"

Raccontano di turni lavorativi massacranti che ti fanno arrivare alla sera stravolti, con la sola forza di andare a letto: sono alcuni dei lavoratori del centro distribuzione merci Unicoop Firenze, dipendenti della Cft (Cooperativa fiorentina trasporti), cui dal 2005 è stato appaltato l'intero turno pomeridiano e notturno del magazzino di Scandicci. "Si entra all'ora di pranzo - spiega un operaio che chiameremo Pablo - ma non si sa mai a che ora si esce".

I loro colleghi del turno mattutino, dipendenti di Unicoop in questo caso, al loro arrivo trovano ancora il messaggio sul display dei muletti: "stasera si va via alle 10", "alle 11"o "a mezzanotte" a seconda delle necessità (il turno pomeridiano dovrebbe concludersi alle 21).

Nel periodo di Natale raccontano di essersi fermati in certi casi soltanto alle 2 di notte. A destare la maggiore preoccupazione fra i lavoratori Cft (per la stragrande maggioranza, ben l'80%, extracomunitari), sono ad ogni modo le condizioni contrattuali che portano, secondo loro, a forti ripercussioni nella sicurezza sul lavoro: hanno l'obbligo di trasferire almeno 130 colli orari (gli imballaggi delle merci da porre sul muletto); soltanto oltre questa soglia scatta il premio di produzione altamente ambito da chi ha moglie e figli da mantenere. Ai loro colleghi del mattino, dipendenti Coop, vengono richiesti 114 colli orari (anche se riescono a trasportare in media solo 106 colli orari). Per arrivare a quota 130 colli si raccontano scene folli: muletti alzati al massimo in modo di trascinare per terra il doppio degli imballaggi; comandati in avanti anziché in laterale come prescritto dalle normative 626; segnaletica a terra ignorata da tutti con scontri tra muletti quasi all'ordine del giorno e infortuni passati da uno ogni 15 anni ad una frequenza mensile: l'ultimo a visto come vittima un nigeriano cui è rimasto un piede schiacciato sotto il muletto.

Il tutto senza mai una denuncia sindacale: l'ultima riunione(eccezion fatta per quella momotematica sul Tfr) risale ad oltra due anni e mezzo fa; i lavoratori Cft da parte loro non hanno tanta voglia di stare a reclamare: il contratto di lavoro equivale infatti al permesso di soggiorno.

"Per Cft - racconta un dipendente - ho lavorato in tanti magazzini per altre catene della grande distribuzione, ma mai sono stato sottoposto a turno così estenuanti". Fra i lavoratori del magazzino di Scandicci è ancora ben impresso nella memoria il ricordo del loro collega peruviano, poco più che ventenne, vittima in una notte d'estate del 2005 di uno strano incidente stradale: appena uscito dal lavoro, si schiantò in via Baccio da Montelupo con il proprio ciclomotore contro un mezzo che proveniva dalla direzione opposta; in Perù dai suoi familiari tornò avvolto in una bara. Fra i lavoratori della Cft, al sentenza è unanime: "vittima della stanchezza".

Buste paga più "leggere" per i dipendenti in appalto

Le ragioni che hanno spinto Unicoop ad appaltare il turno pomeridiano e notturno del magazzino di Scandicci sono presto spiegate: busta paga alla mano, un dipendente Coop del centro distribuzione merci percepisce in media 1.246 euro netti al mese, per 36 ore di lavoro settimanali, con due giorni di riposo su sette. Un lavoratore Cft, si ferma a 809 euro mensili per 40 ore settimanali di base, con un solo giorno di riposo. inoltre i primi hanno diritto alla malattia retribuita; per i secondi i primi tre giorni di assenza sono gratis.

12/6/07


"Il Firenze"


Gabriele Firmani
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03 giugno 2007

SCIOPERO ALL'IPER DI LASTRA A SIGNA

Il 1° giugno i lavoratori dell'Ipercoop di Lastra a Signa hanno scioperato per 1 ora (fine turno) perchè ritengono estremamente negativa la posizione dell'azienda di non volere aprire un confronto in merito agli effetti che produrrà la nuova apertura del centro di Empoli.
L'assemblea dei lavoratori ha deliberato un pacchetto complessivo di 8 ore di sciopero.

Nel comportamento di Unicoop notiamo le stesse modalità che si sono verificate anche nella vicenda che riguarda i magazzini di Scandicci. Anche in questo caso l'azienda si è rifiutata di fornire informazioni sul futuro dei magazzini e sull'entità e le modalità dell'inserimento dell'appalto.

Ai lavoratori e colleghi dell'Iper di Lastra esprimiamo tutto il nostro appoggio solidale.

http://www.rsuunicoopfirenze.blogspot.com/