20 aprile 2014

UNICOOP FIRENZE E QUEL PERVERSO GUSTO DI PERDERE IN TRIBUNALE

Dopo essere stata recentemente condannata per condotta antisindacale Unicoop Firenze perde nuovamente in tribunale

Una non breve sequenza di sconfitte e spese legali che dovrebbe far riflettere soprattutto i dirigenti, ma anche i soci e i lavoratori della Coop fiorentina

Ormai la nostra azienda ci fa un pò compassione. Si, forse ci siamo ammorbiditi e anche rammolliti, ma vedere punte di cocciutaggine che raggiungono l'ottusità prima ti fa incazzare, poi fa tenerezza. Pensare che Unicoop sia un mondo fatato fatto di gente che vi lavora felicemente mentre l'azienda porta a testa alta i valori tipici del mondo cooperativo è ormai una fiaba a cui credono in pochi e che riteniamo di aver contribuito ampiamente a smitizzare. Come spesso succede quando si costruisce un'immagine forte ma stereotipata, nel sentire collettivo si crea un emblema che, per quanto artificioso, non è facile ridimensionare. Occorre lavorare sull'informazione e raccontare  l'essenza dei fatti. Se questi arrivano a mente aperte e prive di preconcetti, quell'immagine si spoglia di orpelli propagandistici e diventa reale.

Non pensiate quindi che in Unicoop Firenze non ci siano vertenze sindacali, conflitti, ecc. Il fatto che certe notizie facciano fatica a raggiungere il pubblico non significa che sia tutto rose e fiori, anzi questo induce ad ulteriori riflessioni sul mondo dell'informazione. Del resto Unicoop Firenze (ma altre coop non sono certo da meno) ha storicamente una gestione delle problematiche interne non solo estremamente riservata per usare un eufemismo, ma opaca e omissiva. Si veda ad esempio com'è stata gestita la comunicazione nella disastrosa partecipazione azionaria in Monte Paschi, il tutto svoltosi in un colpevole silenzio con minimali comunicati stampa e commenti che si contano sulle dita di una mano  rilasciati solo sotto la pressione degli eventi, quando non era possibile evitare dichiarazioni.

Così non stupisce che Unicoop Firenze si scontri (e perda) sistematicamente nei tribunali del lavoro dove spesso viene citata da dipendenti che sono arcistufi di subire angherie. Vi domanderete a questo punto se esiste un sindacato e che ruolo svolga. Per decenni tutto il malcontento dei dipendenti Unicoop è stato controllato dai sindacati confederali, in particolare da Filcams-Cgil, che sono riusciti a circoscrivere le situazioni conflittuali e ad evitare ad Unicoop delle vertenze in tribunale. Ovviamente i pìù coraggiosi e determinati, quando hanno capito che rivolgersi alla Cgil per ottenere ragione nei confronti di Unicoop non solo era inutile, ma mortificante, si sono organizzati privatamente ed infine molti sono approdati al sindacato di base USB, il quale ha l'apprezzabile caratteristica di trattare Unicoop come qualsiasi altra azienda, senza favoritismi di sorta. Questo passaggio ha incrinato in alcune realtà, un meccanismo di complicità collaudato da tempo.

Ora l'attualità ci dà conto di una nuova sconfitta subita da Unicoop Firenze. La Coop giudata da Campaini infatti, ha deciso di fare ricorso dopo aver perso proprio due anni fa in primo grado la vertenza sul cosiddetto tempo tuta. Il tribunale, su ricorso di cinque colleghi del punto vendita de Il Neto, aveva infatti stabilito che il tempo per indossare la divisa di lavoro è incluso nell'orario di lavoro. La sentenza è stata applicata esclusivamente ai ricorrenti. Rendetevi però conto della bomba potenziale innescata: teoricamente migliaia di dipendenti potrebbero ricorrere per far valere quel diritto che è generalmente negato. Unicoop così risparmia bei soldoni sulla pelle dei lavoratori allungandone di fatto l'orario. Ebbene, la corte d'appello di Firenze ha respinto il ricorso di Unicoop ed ha invece confermato la sentenza di I° grado. Auspichiamo che altri colleghi percorrano la via già aperta. Si tratta di tirare un rigore.

Ma almeno nell'ultimo decennio le vertenze contro Unicoop Firenze sono state numerose. Per ragioni di privacy ci siamo limitati a segnalare quelle in cui i ricorrenti volevano che la notizia circolasse, ma ve ne sono molte altre sotterranee di cui abbiamo conto e dettagli.

Vale la pena comunque ricordare quelle principali già note e tutte perse da Unicoop Firenze. Oltre a quella citata, solo pochi giorni fa la Coop di Campaini ha subito l'onta di essere condannata per contotta antisindacale (art. 28, legge 300/70) sempre su ricorso di USB. In passato ci piace ricordare vertenze importanti che hanno visto la coop fiorentina soccombere, come quella per un sistema di controllo a distanza dei dipendenti senza dimenticare quella con cui Unicoop Firenze aveva modificato unilateralmente i turni di lavoro con ordini di servizio senza passare per una trattativa sindacale. Era l'ottobre del 2007 e quella fu la prima battaglia vinta. Gli ottusi dirigenti di allora (e in parte di ora) pensarono che si trattasse di un caso. Ma non era una rivolta, bensì l'inizio di una piccola, grande rivoluzione. Segue sentita dedica obbligata.