Un accordo importante anche sulla politica sindacale in Unicoop Firenze
Perché fare buon sindacato fa bene anche all'azienda. Potremmo cominciare dalla conclusione nel commentare il post che segue e che rende noto il primo accordo sindacale firmato da Unicoop Firenze e la Rsu dei magazzini, un monocolore del sindacato di base USB.
Come è ben spiegato nel comunicato sindacale, la strada percorsa finora non è stata semplice per i delegati che hanno concluso l'accordo. In Unicoop erano abituati ad un altro genere di sindacato in cui i delegati miravano più alle agibilità che il ruolo concede loro che ad un vero lavoro sindacale, assai più oneroso e con minor ritorno personale. Dall'altra sponda, l'azienda elargiva più che generosamente condizioni di miglior favore, basti pensare che nel 2006 le ore di agibilità erano il triplo rispetto a quelle stabilite nel CCNL. Ne abbiamo scritto qui.
Poi la svolta. Cgil e Uil vengono bocciate sonoramente alle elezioni nei magazzini, nel 2013. Trionfa Usb. Unicoop è spiazzata, regisce in modo ostile. E' anche comprensibile che l'azienda testi i nuovi delegati, dopo aver viaggiato sul velluto da sempre. Ma i rappresentanti sono di sana e robusta costituzione, non si fanno intimidire e soprattutto godono della fiducia plebiscitaria dei colleghi di lavoro. Finalmente siamo ad una seconda svolta, siglata con questo accordo. E' un bene per tutti, al di là dei contenuti dell'intesa che sono importanti. Una rondine non fa primavera, ma forse è giunto il segnale che attendevamo: quello di un cambio di atteggiamento dei dirigenti di Unicoop. Le pastette appartengono al passato, il dialogo si costruisce col rispetto reciproco e il riconoscimento dei rispettivi ruoli.
La Rsu Usb non le manda a dire e in un breve excursus si toglie qualche
sassolino dalle scarpe, rispetto al vecchio modo (e unico finora) di fare sindacato in Unicoop Firenze.
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Firenze – mercoledì, 05 agosto 2015
La Rsu Usb dell'Unicoop Firenze
appone una firma importante su un accordo che dimostra che la "riduzione
del danno", tanto cara ai sindacati amici, non è l'unica strada
possibile. L'egemonia sindacale espressa dalla nostra RSU, tanto da
vederla unica sigla all'interno dei magazzini, ha permesso di firmare
per e con i lavoratori, di rappresentare al meglio i loro interessi
espriendo, nello stesso tempo, la capacità di contrattazione e la forza
di imporre il proprio punto di vista.
Ma lasciamo al comunicato della RSU i dettagli dell'accordo e la storia che ha permesso di realizzarlo
E' POSSIBILE FARE SINDACATO NELL'INTERESSE DEI LAVORATORI?
Questa è la domanda che ci ponemmo in più di un'occasione quando iniziammo questa avventura sindacale...
Sono passati 5 anni da
quando USB è entrata nei Magazzini al Cedi di Scandicci, era il luglio
del 2010 quando fu costituita la prima Rsa dell'Unione Sindacale di
Base in Unicoop Firenze.
Le difficoltà furono tante a
partire dal non riconoscimento da parte di Unicoop della Rsa
costituita, in un ambiente di lavoro che veniva da anni difficili e di
rapporti tesi con la direzione aziendale, che si erano definitivamente
lacerati con la storia che balzò alla cronaca come la “VICENDA DELLE
MERENDINE”, una delle pagine più tristi della storia della Cooperativa,
gestita in maniera scorretta da dirigenti di dubbia capacità sia
professionale che relazionale (vedi trasmissione “Mi manda Rai tre” del 2007),successivamente rimossi dai loro incarichi.
Nel 2013 arrivarono poi le
elezioni per il rinnovo delle Rsu, con tre anni di ritardo, ma oramai
non più procrastinabili, dove Usb riesce ad affermarsi nella piena
totalità dei seggi disponibili, se si esclude una breve permanenza di
un delegato Cisl, dimessosi poi dopo appena 41 giorni di
mandato....,sabati e domeniche inclusi.
Oggi vorremmo rendere noto
una parte del lavoro che ci siamo prefissati di portare a termine con
la pubblicazione del primo accordo sindacale firmato da Usb all'interno
della cooperativa, che vede come oggetto tre punti che a nostro avviso
interromperebbero quel processo di terziarizzazione cominciato nel
2004 dall'allora Direttore della Logistica che a suo dire doveva essere
“Lento, Morbido e Indolore” e che doveva portare all'appalto completo
della logistica nel giro di pochi anni e che invece si trasformò in una
vera e propria mattanza, permettendo cosi l'ingresso di un nuovo
soggetto sindacale, poiché quelli tradizionali stavano già battendo la
ritirata.
Ecco i punti in questione.
-Al punto uno, è stato
ufficializzato un turno notturno al reparto scarico merci generi vari,
prerogativa dei dipendenti Coop, evitando quindi di ripetere gli stessi
errori del 2001 quando l'Rsu dell'epoca firmò un accordo per appaltare
il turno di notte.
-Al punto due, i
dipendenti Coop reinternalizzano una parte del lavoro come quello dei
Bancali interi che nel corso degli ultimi anni era andato alla
Cooperativa esterna.
-Al punto tre le parti
concordano 10 trasformazioni definitive da part-time a full-time tempo
indeterminato 36 ore settimanali in una realtà dove non venivano più
effettuate trasformazioni da oltre 10 anni.
Ci era sempre stato detto
dagli Rsu precedenti in particolar modo dal delegato Uil che lavorava
all'interno del reparto ortofrutta che non c'erano gli spazi per
operare trasformazioni.
Beh caro delegato
sindacale Uil, questo accordo è la riprova che gli spazi c'erano
bastava cercarli, magari sgomberando il tavolo da logiche e interessi
particolari e di sigla sindacale e che ai tuoi colleghi di lavoro con i
quali tu hai condiviso 15 anni di lavoro e ai quali tu non sei stato
in grado di dare delle risposte, queste sono arrivate da Usb.
-Il quarto punto è la
disponibilità a svolgere, qualora ce ne fosse bisogno, durante il
proprio orario di lavoro la propria prestazione in un altro reparto al
fine di ridurre i costi generati dagli interventi di straordinario.
Francamente ci pare un
accordo onesto e vantaggioso per entrambe le parti nel pieno rispetto
reciproco di autonomia e libertà nei propri ruoli e funzioni.Il testo dell'accordo
Rsu Cedi Scandicci
e Meacci Sesto Fiorentino