26 giugno 2008

COMUNICATO RINNOVO CCNL DISTRIBUZIONE COOPERATIVA

Distribuzione Cooperativa - Comunicato Unitario su esito trattative 23/24 giugno 2008 Rinnovo CCNL


SEGRETERIE NAZIONALI

COMUNICATO RINNOVO CCNL DISTRIBUZIONE COOPERATIVA

La trattativa che si è svolta nei giorni 23 e 24 giugno 2008 non ha portato alla chiusura del contratto, tuttavia sono emersi elementi positivi.

Per quanto attiene il tema del lavoro domenicale le Associazioni Cooperative hanno dichiarato di voler mantenere l’attuale normativa contrattuale. La gestione, quindi, di questo tema rimarrà al II° Livello, come da prassi già consolidata. Rimane ancora aperta la questione del riposo giornaliero (11 ore tra un turno e l’altro) e quella del riposo settimanale (spostamento delle 24 ore consecutive) , sui quali continua la discussione anche alla luce delle modifiche legislative, contenute nel decreto legge in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, previste dall’attuale Ministro del Lavoro.

La soluzione su questi temi, come anche per gli altri, non potrà prescindere dal confronto tra le parti che deve tenere conto sia dei problemi dell’efficienza aziendale che delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori.

Sul Mercato del Lavoro, (part-time, contratti a termine ed apprendistato) sono stati confermati i risultati già ottenuti nelle precedenti trattative con ulteriori miglioramenti ancora da completare; inoltre vi sono state aperture sugli appalti e salario in riferimento al superamento del biennio.

Part-time: viene confermato l’innalzamento dell’orario minimo da 18 a 20 ore in tutte le cooperative. Resta da definire una norma per garantire il passaggio a nuovo orario, in tempi certi, per tutti i lavoratori interessati nonché una norma per il consolidamento delle ore supplementari.

Contratti a termine: viene confermato che il passaggio a tempo indeterminato avverrà dopo 36 mesi di contratto a termine senza prevedere ulteriori proroghe. Si conferma il diritto di precedenza termine su termine e il diritto di precedenza contratti a termine su assunzioni a tempo indeterminato inserendo su quest’ultimo punto, un miglioramento rispetto alla legge. Sul periodo di prova abbiamo acquisito la disponibilità ad evitare che venga ripetuto ogni volta che si ripristina il contratto a termine per le stesse mansioni, restano quindi da definire nuovi criteri.

Per quanto riguarda la media percentuale annuale abbiamo acquisito la disponibilità ad introdurre una verifica semestrale per consentire il controllo di un utilizzo corretto del ricorso ai contratti a termine ed al lavoro interinale.

Apprendistato: il contributo aziendale della Previdenza Integrativa verrà innalzato (in due tappe) dallo 0,55 all’1,55% equiparandolo a quello di tutti gli altri lavoratori.

Per quanto riguarda l’estensione dell’assistenza sanitaria, abbiamo registrato una disponibilità anche se ancora non totalmente acquisita. La percentuale di conferma viene elevata al 75% con possibilità al II° livello di innalzarla all’80%.

Rimane in discussione la richiesta che le Associazioni Cooperative hanno fatto di prevedere l’apprendistato anche al I° Livello.

Terziarizzazione e Appalti: sugli appalti, è stata accolta la nostra richiesta di migliorare la normativa esistente per avere maggiori garanzie per i lavoratori delle aziende appaltatrici, introducendo il vincolo che ad essi devono essere applicati i contratti nazionali firmati dalle confederazioni CGIL CISL e UIL.

Rimane ancora aperta la discussione sulle Terziarizzazioni, sia per quanto riguarda la loro natura che il contratto di applicazione.

Salario: su questo punto le Associazioni Cooperative hanno dichiarato che sono disponibili ad una copertura salariale superiore al biennio e su queste basi verrà impostata la discussione sull’entità economica.

Oltre ai temi del Mercato del Lavoro sui quali abbiamo acquisito l’impegno a definirli completamente nel prossimo incontro programmato per il 30 di giugno, rimangono aperti altri capitoli quali cooperative minori, Quadri, etc. e deve essere ripreso il capitolo dell’Orario di lavoro nel suo insieme.

Le Segreterie Nazionali, hanno tuttavia valutato che i risultati dei giorni 23 e 24 giugno possono essere considerati una buona base per continuare la trattativa in modo utile e costruttivo.

Pertanto, lo sciopero dichiarato per il giorno 28 giugno 2008, viene spostato al giorno 19 LUGLIO 2008 e la trattativa riprenderà nei giorni 14-15 e 16 luglio pp.vv. che potranno essere decisivi per la chiusura del contratto.

FILCAMS/CGIL
FISASCAT/CISL
UILTuCS/UIL
(Luigi Coppini – Lori Carlini)
(Mario Piovesan)
(Gianni Rodilosso)

24 giugno 2008

LO SCIOPERO DEL 28 GIUGNO E' RINVIATO



Proviamo a mettere un pò di ordine nel caos del momento.
Sapevamo da lunga data di uno sciopero relativo al nostro contratto nazionale per il 28 giugno.

Negli ultimi giorni cominciavano a girare insistenti voci di un rinvio.
Abbiamo trovato una notizia che confermava queste voci.

Lo sciopero per il rinnovo del ccnl Terziario confcommercio, deciso per il 27/28 giugno, è rinviato e, siccome il nostro contratto segue da sempre pedissequamente il contratto del “commercio privato”, la notizia ci sembrava più che fondata, tanto è vero che in un primo momento l’abbiam pubblicata.

Successive comunicazioni da fonte sindacale smentivano il rinvio dello sciopero per il contratto della cooperazione. Nel dubbio, abbiamo tolto il post.

Adesso apprendiamo, sempre da inequivocabile fonte sindacale, che lo sciopero del 28 giugno è rinviato. Evidentemente le voci, confermate dalle notizie, avevano un suo fondamento e una logica stringente, una dinamica contrattuale ormai collaudata.

Non risparmiamo critiche al sindacato e chi segue il Blog lo sa.
Crediamo che questo momento sia particolarmente; sia per la parte relativa al nostro CCNL, sia per la parte più generale che riguarda la riforma del modello contrattuale di lavoro e le esitazioni, i rinvii, i traccheggiamenti, ci fanno capire quanto debole e confuso sia chi ci rappresenta.

Auspichiamo che questo rinvio abbia fondati motivi e che preluda alla chiusura della trattativa, altrimenti il rischio di un boomerang per uno sciopero che slitterebbe in pieno luglio, un periodo di ferie, sarebbe altamente probabile.

Ecco la notizia che anticipava, con logica evidente, quello che è stato confermato stasera:

Lo sciopero previsto per il 27 e 28 giugno indetto dalle OO.SS per il rinnovo del ccnl Terziario Confcommercio viene rinviato al 18 e 19 luglio p.v. (non si esclude il rinvio dello sciopero anche della cooperazione).

La giornata del 03 Luglio viene individuata come data incontro per il prosequio della trattativa. Molto probabilmente nella data del 28 p.v. verra' indetto un presido da parte delle OO.SS presso la Confcommercio di Milano.

Relativamente a quanto affermato precedentemente sulle eventuali soluzioni per sbloccare la trattativa nazionale che si era arenata sulla questione domenicale, conclusione era quella di considerare una apertura da parte delle OO.SS. relativamente al lavoro domenicale e festivo individuando un numero definito praticabile (sembra che qualcuno abbia citato un numero minimo superiore a 10 ad un numero massimo inferiore a 25), fermo restando la straordinarieta' dell' evento e comunque da concordare e completare nel II° livello di contrattazione. Sembrerebbe comunque che questa idea sia gia all'ordine del giorno nei tavoli di trattativa.

23 giugno 2008

Fonte: http://metedipasco0.blogspot.com/

RINVIATA L’ASSEMBLEA DI GIOVEDI 26 GIUGNO

ASSEMBLEA DEL 26 GIUGNO E SCIOPERO DEL 28 GIUGNO RINVIATI







Dato il proseguimento delle trattative per il CCNL, lo sciopero del 28 giugno E' RINVIATO






L'ASSEMBLEA DEL 26 GIUGNO E' STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI




20 giugno 2008

CAMPAINI CANDIDATO SINDACO? "GRAZIE, RESTO ALLA COOP"


Il Pd prende contatti con il manager della Coop Turiddo Campaini.
Ne sonda la disponibilità e la voglia per l' avventura più avvincente di Firenze, quella del candidato sindaco.
Ma Campaini, oggi presidente del consiglio di sorveglianza della Unicoop Firenze, l' organo di controllo che rappresenta gli azionisti, ringrazia e declina.

Le primarie sono ancora lontane. Potrebbero tenersi a febbraio.
E nel frattempo il Pd che alle ultime elezioni ha conquistato il voto di un fiorentino su due studia così le mosse possibili per la primavera del 2009, quando Firenze tornerà a votare per scegliere il sindaco.

Non è la prima volta che salta fuori il nome di Campaini: nel Pd l' uomo Coop può contare da sempre su un nutrito gruppo di ammiratori, a cominciare dall' assessore comunale Graziano Cioni, che con Campaini condivide i natali in terra empolese. Prima coop italiana per numero di soci, la catena di distribuzione alimentare guidata per circa 35 anni da Campaini vanta in questa regione oltre un milione di soci. Un toscano su tre. E quando il manager empolese si schiera nettamente contro l' operazione Unipol-Bnl voluta da Consorte, molta della sinistra fiorentina guarda a Campaini come l' esponente di una cooperazione che vuole essere di successo ma che non dimentica la rappresentanza della base sociale.

E' da questo terreno che nasce l' idea di contattare il presidente del consiglio di sorveglianza sul Cda della Coop, nella consapevolezza che quella della prossima primavera potrebbe rivelarsi una battaglia difficile, ora che a Roma si è insediato il governo Berlusconi.
L' idea nasce, cresce, aggrega consenso e alla fine spinge il Pd metropolitano a fare un passo avanti e a chiedere un incontro col manager.

Campaini si è sentito lusingato, ha ringraziato per aver pensato a lui. Ma ha fatto presente che non intende lasciare il movimento cooperativo e la Coop. Proprio ieri, il presidente del consiglio di sorveglianza è stato avvistato a pranzo alla Taverna del Bronzino con il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli. Non risulta che il segretario abbia chiesto a Campaini un coinvolgimento diretto nella futura gara fiorentina del sindaco di Palazzo Vecchio. Il pranzo sarebbe stato dedicato piuttosto a temi riguardanti l' economia cittadina e toscana. Ma non è affatto detto che la «caccia» ai possibili candidati del Pd si esaurisca con il «no grazie» pronunciato in questi giorni da Campaini.

Mentre in città rimbalzano le domande telefoniche dei sondaggi con i nomi più disparati, di possibili candidati in campo per il Pd se ne contano già tre. C' è l' assessore comunale all' istruzione Daniela Lastri, la ex diessina che nella corsa elettorale delle preferenze per il consiglio comunale è sempre arrivata seconda per un soffio dopo l' assessore Cioni e che sarebbe la prima candidata sindaco donna del principale partito.

C' è il presidente della Provincia Matteo Renzi, l' ex Margherita che nelle ultime settimane si è fatto paladino dello sviluppo senza limiti dell' aeroporto incrociando il consenso di alcuni imprenditori. E c' è il parlamentare e responsabile esteri del Pd Lapo Pistelli, anche lui ex Margherita, meno visibile sulla scena politica cittadina ma pur sempre presente. Tre nomi per tre possibili candidati sindaci. Ma la «caccia» del Pd non sembra ancora finita.

MASSIMO VANNI

Repubblica — FIRENZE

19 giugno 2008

18 giugno 2008

SULLE COOP L'OFFENSIVA UE


Dopo oltre sei mesi di analisi, è partita da Bruxelles la lettera dei servizi del commissario europeo alla Concorrenza, Neelie Kroes, che chiede formalmente dettagliate delucidazioni sui vantaggi fiscali di cui beneficiano le cooperative in Italia, in campo bancario e della grande distribuzione.
L'intervento dell'Antitrust comunitario solleva in particolare dubbi sulla compatibilità degli sgravi di cui beneficiano le grandi coop e le cooperative non mutualistiche (tra le quali Bruxelles intende includere anche le banche popolari). Nel mirino pure le riduzioni fiscali sul prestito sociale, di cui possono beneficiare i membri di una coop per depositi a breve termine.

Procedura soft
In ogni caso, la Kroes ha per il momento scelto di intraprendere la procedura soft di cooperazione su aiuti esistenti (che pertanto non saranno comunque soggetti a richiesta di restituzione retroattiva) e di non aprire un'inchiesta formale per aiuti di Stato o una procedura d'infrazione. Una scelta che indica la volontà di intavolare un negoziato con il Governo italiano su un tema complesso e delicato, che si sa potrebbe poi avere ampie ricadute anche in altri Paesi. D'altro canto, le denunce arrivate a Bruxelles da Federconsorzi contro gli sgravi ottenuti dalle nove cooperative di consumo di CoopItalia e altri esposti riguardanti banche popolari e di credito cooperativo imponevano alla Commissione di agire.

La risposta in un mese
A termini di regolamento, Roma dovrebbe rispondere entro un mese, ma data la portata del dossier a Bruxelles non ci si intende formalizzare sulla scadenza. «In particolare, il nostro scopo è di tutelare le riduzioni fiscali a vantaggio delle cooperative mutualistiche o che si giustificano in vista del perseguimento di obiettivi sociali nell'interesse comune – ha spiegato la Kroes, che ha illustrato i contenuti della lettera ieri agli altri commissari – mentre intendiamo escludere le agevolazioni fiscali ingiustificate a vantaggio delle imprese commerciali tradizionali. Sono fiduciosa che continuando a cooperare in modo proficuo con le autorità italiane risolveremo la questione in tempi brevi».

La compatibilità
Nel valutare la compatibilità degli sgravi fiscali con le regole comunitarie, l'analisi preliminare di Bruxelles si è basata su due elementi discriminanti: come anticipato fin dallo scorso dicembre (si veda «Il Sole 24 Ore» del 19 dicembre 2007) un fattore decisivo viene considerato l'appartenenza o meno della coop alla categoria delle Pmi, ovvero alle imprese che impiegano meno di 250 persone e che abbiano un fatturato annuale non oltre i 50 milioni di euro; l'altro elemento decisivo è se si tratti o meno di cooperative mutualistiche pure, che realizzino reddito solo con i propri membri. Per le Pmi con fini prevalentemente mutualistici le maglie del giudizio si allargano.

Le contestazioni
La Commissione Ue ritiene che la deduzione dal reddito imponibile degli utili accantonati alle riserve indivisibili (la misura che potrebbe riguardare anche le banche popolari) sia da considerarsi aiuto di Stato. E che questa divenga misura compatibile con le regole comunitarie solo quando riguardi riserve indivisibili obbligatorie o di una Pmi. Non viene ritenuto invece compatibile con le regole Ue il prestito sociale, ovvero la riduzione fiscale sugli interessi versati ai membri per depositi a breve termine. Non pare, invece, costituire aiuto, secondo gli uomini della Kroes, la deduzione dal reddito imponibile dei ristorni distribuiti dalla coop, essendo generati dagli scambi tra i membri.

Le reazioni
«È positivo il riconoscimento della Commissione che il regime fiscale per le società cooperative italiane non costituisca, in via di principio, aiuto di Stato e laddove lo costituisca sia ritenuto compatibile – ha commentato Luigi Marino presidente di Confcooperativa – tuttavia preoccupano i riflettori rivolti sulle grandi cooperative di consumo: l'unico bersaglio effettivo dell'indagine». Marino ha chiesto al Governo di rappresentare al meglio ora gli interessi del mondo cooperativo italiano e ha giudicato sbagliato distinguere le coop in base alle dimensioni, ma giusto farlo in base alla loro autenticità.

Enrico Brivio
ILSOLE24ORE.COM > Norme e Tributi
18 giugno 2008

16 giugno 2008

COSTRUZIONE NEGOZI UNICOOP FIRENZE: PREOCCUPAZIONE SULLA SICUREZZA

Dopo alcuni gravissimi incidenti, i rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza di Unicoop Firenze sollecitano maggiori controlli da parte dell'azienda:




Questo è il loro documento:


Il primo doveroso pensiero dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza della UNICOOP FIRENZE, riuniti nella sede R.S.U. di Scandicci- Firenze, è rivolto alle vicende delle morti sul lavoro di questi giorni.


Particolare solidarietà è rivolta alla famiglia del giovane operaio di 32 anni deceduto nell'incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere Unicoop Firenze/ Consorzio Etruria a Prato.


I Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza UNICOOP FIRENZE sono preoccupati dei gravi infortuni che si sono verificati negli appalti e subappalti avvenuti negli ultimi anni nella costruzione di negozi della Unicoop Firenze e con senso di responsabilità richiedono all'azienda le dovute informazioni sull'accaduto e maggiori garanzie in materia di sicurezza.

La morte di un lavoratore nel cantiere per la costruzione dell' IPERCOOP di Sesto Fiorentino il gravissimo infortunio invalidante avvenuto nella costruzione dell'Ipercoop di Lastra a Signa e la giovane vita spezzata in queste ore nella costruzione del Centro Commerciale di Prato ci impone una urgente riflessione su questo tipo di incidenti che non possono essere attribuiti solo a fatalità o sfortuna.

Alla magistratura e alla ASL il compito di accertare le responsabilità sull'applicazione delle norme sulla sicurezza.


Come R.L.S. UNICOOP FIRENZE richiediamo alla nostra azienda una maggiore attenzione agli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro e non accettiamo che al proprio interno si manifestino questi drammatici incidenti che oltre ad uccidere addolorano terribilmente i familiari della vittima sommando dolore a dolore.

Richiediamo una maggiore partecipazione dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza, con la condivisione di strategie per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro ed invitiamo l'azienda, a interfacciare il suo DVR (documento valutazione dei rischi) con le aziende in appalto che operano all'interno dei negozi.

L'UNICOOP FIRENZE, come proprietaria non può sfuggire alle responsabilità etiche e sociali e sollecitiamo che nel futuro deve accertarsi di controllare sempre più scrupolosamente e costantemente i processi di sviluppo innescati, anche coerentemente con la propria missione sociale.


L'UNICOOP FIRENZE deve farsi carico di un supplemento di controllo sugli appalti concessi e conseguentemente sui subappalti, con ispezioni fatte direttamente dal proprio servizio di prevenzione e protezione avvalendosi della collaborazione dei R.L.S. in un contesto integrato di sito produttivo. Questo analogamente a quanto sta facendo con i controlli di filiera, che riguardano i prodotti, convinti che una vita umana sia molto più importante delle merci messe in vendita .


Richiediamo la convocazione di una riunione periodica straordinaria in base all'art. 35 del D.L. 81/08 con la presenza di tutti i Procuratori alla Sicurezza sul Lavoro Unicoop Firenze per ricevere una prima informazioni dettagliata sull'accaduto, ricordando che l'esatto metodo è quello di un confronto preventivo rispetto ai cambiamenti organizzativi e gestionali, da analizzare per capitoli e temi specifici.


I RLS richiedono formalmente i verbali delle riunioni periodiche di tutti i settori (magazzini -uffici- negozi- centri commerciali- ipermercati) avvenute negli anni passati, strumento indispensabile per mettere in condizione i R.L.S. UNICOOP FIRENZE di poter lavorare e svolgere la propria funzione in relazione a quanto

stabilito nei documenti .


Richiediamo più formazione e informazione per i lavoratori che deve essere certificata dagli stessi RLS, così come la formazione prevista dal decreto legislativo 81/08 per gli stessi.

I R.L.S denunciano gravi carenze legate alle agibilità e mezzi, anche in deroga al testo unico che causano l'impossibilità di agire per lo svolgimento del proprio ruolo.


Confidiamo che la COOPERATIVA si attivi per dissipare dubbi ed incertezze sulla materia della sicurezza sul lavoro a qualsiasi obbiettivo economico.


R.L.S.


13 giugno 2008

UNICOOP FIRENZE: IN 2007 +2,6% FATTURATO






PREZZI IN CRESCITA DI 0,3%


Unicoop Firenze ha chiuso in positivo il 2007: il fatturato ha subito un incremento del 2,6% e i prezzi interni si sono mantenuti sostanzialmente stabili, appena lo 0,3% in piu' rispetto all'anno precedente.

L'incremento delle vendite di Unicoop Firenze e' di ben tre volte superiore alla media nazionale:
i dati Istat nel periodo gennaio-ottobre 2007 segnalano infatti una crescita della grande distribuzione specializzata in generi alimentari pari appena allo 0,9%. Ancora piu' marcata la forbice con il dato nazionale sul capitolo inflazione: nel comparto dei generi alimentari, secondo i dati Istat, a livello nazionale si e' registrata infatti un'inflazione del 2,9%, ossia quasi 10 volte tanto quella della cooperativa (+0,3%).

Anche il raffronto con i dati regionali indica l'ampio differenziale di prezzi a favore di Unicoop Firenze. La distanza con la seconda insegna piu' conveniente in Toscana mostra un gap addirittura del 6,7% sui prezzi dei generi alimentari, in ogni canale di vendita.

Grazie a questa politica di prezzo, si calcola che una famiglia media, cliente fedele di Unicoop Firenze, abbia ottenuto un risparmio annuo pari a 427 euro.

In crescita anche il numero dei soci che ha raggiunto quota un milione 49 mila unita', con un +2,9%.

afe/mcc/rob
(Asca) Firenze, 12 giugno 2008

IPERCOOP LIVORNO: SCIOPERO CONTRO LAVORO PRECARIO





La Rsu SdL Intercategoriale dell'Ipercoop di Livorno ha dichiarato (ieri in tarda serata in forma immediata) sciopero per l'intera giornata di oggi.
E' quanto si legge in una dichiarazione di Franco Lovascio, della segreteria nazionale SdL Intercategoriale.

Lo sciopero - tuttora in corso e che ha visto l'adesione totale dei dipendenti, tanto che il centro commerciale e' chiuso da questa mattina con all'interno solamente il direttore e gli addetti al centralino - e' stato proclamato per chiedere l'immediata interruzione delle procedure avviate con le agenzie interinali ed una corretta applicazione delle norme relative al diritto di informazione e di confronto con la Rsu.

Le lavoratrici e i lavoratori dell'ipermercato hanno incrociato le braccia contro l'arroganza dell'azienda che impone da un giorno all'altro agli stagionali (che da anni attendono una stabilizzazione) un'alternativa inconcepibile: "o interinali o fuori dalla Coop", perpetuando cosi' uno stato di precarieta' che inevitabilmente rendera' piu' difficile per tutti i dipendenti (anche dunque per quelli a tempo indeterminato) ottenere un miglioramento delle condizioni di lavoro.

Da questa mattina le lavoratrici ed i lavoratori in sciopero sono presenti all'ingresso del centro commerciale distribuendo migliaia di volantini ai clienti per spiegare le ragioni della protesta e, a seguito del blocco totale, per questa sera e' stata convocata un'Assemblea straordinaria dei soci Coop. Inoltre per le 19:00 di questa sera e' annunciata un'assemblea dei dipendenti, per valutare insieme quanto accaduto oggi e decidere come proseguire.

(AGI) - Firenze, 12 giugno 2008

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11 giugno 2008

PRECARI COOP: UNA VERGOGNA AZIENDALE




Il
protocollo welfare si rivela un boomerang per i lavoratori precari che avrebbero avuto diritto ad un contratto a tempo indeterminato.
Il sindacato tace colpevolente.
Unicoop cinicamente ne approfitta.




Riceviamo e pubblichiamo una email di una nostra collega a cui non è stato rinnovato il contratto dopo anni di lavoro a tempo determinato, come accaduto (leggi la loro lettera di denuncia) per le colleghe dell’Iper di Montevarchi :

A CASA DOPO 4 ANNI
"Anche io dopo 4 anni di onorato lavoro presso un IPER LA GRANDE I sono stata lasciata con un arrivederci e grazie. Vi è sembrata giusta questa legge? Almeno avessero vietato nuove assunzioni, invece via noi per non passarci a tempo indeterminato. Arrivano nuovi addetti. Non era meglio prima? Cosa posso fare? La filcams non ha saputo darmi risposte. Ci sono novità in arrivo?"

In realtà, nelle intenzioni del protocollo sul Welfare in materia di contratti a tempo determinato, si intendeva responsabilizzare le aziende ad assumere definitivamente il dipendente dopo 36 mesi di proroghe contrattuali. In particolare per il contratto a tempo determinato si stabilisce il limite di 36 mesi alla possibilità di reiterare i contratti (comprensivi di proroghe e rinnovi), dopo il quale nuovi contratti a termine possono essere stipulati solo davanti alle Direzioni provinciali del lavoro e con l’assistenza sindacale.

E’ evidente che si tratta di una scelta di Unicoop quella di NON rinnovare il contratto a chi aveva ottenuto queste caratteristiche.
E’ evidente anche che, questa grande cooperativa ha il cuore che si scoglie a comando, secondo le proprie convenienze.
Come risulta chiaro che, l’utilizzo prolungato di personale a tempo determinato, non è giustificabile con esigenze di lavoro momentanee (come sarebbe nella natura del contratto), ma che è strutturale all’organico del punto vendita e come tale dovrebbe essere assunto con forma definitiva.

Purtroppo, le valutazioni positive che furono date da molti autorevoli esponenti della sinistra all’intesa del protocollo, si sono rivelate errate e la voce dei contrari, minoritaria.
Ci chiediamo se l’intesa sarebbe stata raggiunta ugualmente con l’attuale governo.

La strategia usata da Unicoop Firenze è utilizzata anche in altre realtà cooperative.
Si legga la lettera dei DIPENDENTI PRECARI IPERCOOP FONTI DEL CORALLO, di Unicoop Tirreno.
Per quanto riguarda le novità sul fronte sindacale non ce ne sono, dopo il no del sindacato alla proposta aziendale, come riportiamo nell’articolo di seguito:

Apertura dell'azienda: utilizzo nei periodi utili, secco no dei sindacati.

PRECARI COOP, PROPOSTO PART-TIME ANNUALE.

Dopo un intenso periodo di trattative, agitazioni e incontri, Unicoop Firenze lancia la sua proposta per stabilizzare i posti di lavoro e offrire un'opportunità ai sette lavoratori precari, ai quali, da inizio gennaio, la SpA non ha rinnovato il contratto. La soluzione?
Trasformare le assunzioni a tempo determinato in contratti a tempo determinato con la formula del part-time annuale: ovvero da utilizzare nei momenti in cui la richiesta di personale si impenna.

La proposta presentata dalla Direzione dell'Ipercoop al tavolo di trattative con le RSU, non è piaciuta ai sindacati che l'hanno bocciata senza appello."
Il part time annuale è una formula prevista dal contratto collettivo di lavoro che consente di concentrare le prestazioni lavorative in determinati periodi dell'anno", spiega la società, precisando: "L'obiettivo di Unicoop Firenze è di estendere anche ad altri punti vendita, in modo da attenuare il problema dei contratti a tempo determinato.

In alcuni periodi dell'anno (da giugno a settembre ma non solo) infatti si rende necessario colmare il deficit di risorse lavorative dovuto a ferie ed altro, per garantire la continuità delle vendite. Nell'attuale congiuntura, per l'Azienda è il massimo sforzo possibile, non esistono spazi per lo sviluppo dell'organico, nè per nuovi posti di lavoro".
Dietro questa scelta la crisi strisciante, che sembra aver colpito duro sopratutto il non-food, che costringe la società a mettere in atto nuove strategie organizzative: "La crisi di vendite imporrà, anche a Montevarchi, una parte di mobilità interna verso i reparti alimentari che stanno registrando andamenti positivi".

Il no dei sindacati non scoraggia la proprietà: "Le proposte di assunzione saranno rivolte direttamente ai lavoratori interessati".


27 maggio 2008

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La Nazione

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05 giugno 2008

UNICOOP FIRENZE E SOCI SALGONO IN MONTE PASCHI MA IL TITOLO SCENDE









Il Monte dei Paschi, in seguito all’acquisizione di Banca Antonveneta, ha chiuso l’aumento di capitale.
I maggiori soci, tra cui Unicoop Firenze, hanno aderito e aumentato la loro quota.

Adesso Unicoop Firenze detiene complessivamente il 3,2% del capitale.

L’operazione Antonveneta è stata molto criticata per l’impegnativo costo (9 miliardi pagati agli spagnoli di Banco Santander, che hanno così ottenuto una plusvalenza di 2,36 miliardi).

Una lettera all'informatore Coop esprime preoccupazione per l’investimento di Unicoop.

Anche la borsa non ha dimostrato nessuna fiducia sul titolo Monte Paschi negli ultimi 12 mesi.


04 giugno 2008

COOP ACCHIAPPATUTTO, RESTA IL DUBBIO DEL VINGONE


GRANDE DISTRIBUZIONE
AN RICORRE AL GARANTE SULLA CONCORRENZA


Un esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato sarà presentato dalla capogruppo di An, Erica Franchi, “ Al garante – ha detto la Franchi – chiederemo di verificare se, in tutto ciò che è accaduto e che sta accadendo, siano state rispettate le regole a tutela dell’interesse proprio dei cittadini e degli operatori”.

La decisione arriva all’indomani della notizia dell’acquisto di Unicoop Firenze del capannone Matec.
“Una scoperta di oggi – ha detto ancora Erica Franchi – visto che né il Consiglio Comunale era stato informato, né i membri della commissione urbanistica”.

E ANCORA: “L’ultima area che rimane destinata alla grande distribuzione è quella del Vingone. Sarà interessante capire chi si aggiudica quest’ultima area”. Per la Franchi c’è una proposta: “sotto il cartello stradale del comune di Scandicci, anziché area denuclearizzata, potremmo apporre la scritta area coopizzata”.

L’azzeramento della concorrenza, della varietà, della diversità, che così si realizza, annulla la possibilità di scelta degli abitanti di Scandicci e dintorni non solo in quanto consumatori, ma anche in quanto cittadini. Il problema è molto serio dal punto di vista commerciale, sul piano della libera concorrenza, della sopravvivenza dei piccoli esercizi di quartiere, che tengono vive le aree urbane. In tutto questo sarebbe interessante sapere per chi tifa il comune: monopolio o libera concorrenza?

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1 giugno 2008

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La Nazione – Provincia