Lunedì 30 marzo inizia il processo per la morte sul lavoro del collega Claudio Pierini
Inizia lunedì prossimo, 30 marzo, il processo per la morte di Claudio Pierini. Claudio era dipendente di Unicoop Firenze da molti anni e svolgeva la sua attività presso i magazzini di Scandicci. La mattina del 21 luglio 2011 Claudio stava lavorando nel reparto profumeria del grande centro di stoccaggio. In base alla
ricostruzione dei carabinieri e degli addetti della sicurezza sul lavoro
dell'Azienda sanitaria, l'operaio non si sarebbe accorto di una chiazza
oleosa (causata dallo sversamento di un flacone di olio di mandorle,
secondo i rappresentanti della Rsu) che si trovava sul pavimento. Nel
percorrere quel tratto col muletto avrebbe perso il controllo del
mezzo, finendo contro una scaffalatura.
Il colpo è stato tremendo, tanto che Claudio Pierini ha rotto lo sterzo con il petto. Immediatamente si è accasciato a terra; i colleghi hanno chiamato il 118, che ha inviato sul posto un'ambulanza. All'inizio l'uomo era cosciente, poi - probabilmente per i vasti traumi interni riportati - ha perso conoscenza andando in arresto cardiocircolatorio. E non c'è stato niente da fare.
Ai dirigenti di Unicoop Firenze si contesta di aver disatteso le indicazioni del medico aziendale del lavoro, per il quale Claudio Pierini, per motivi di salute, non avrebbe dovuto svolgere quel compito che gli è stato poi fatale.
Il colpo è stato tremendo, tanto che Claudio Pierini ha rotto lo sterzo con il petto. Immediatamente si è accasciato a terra; i colleghi hanno chiamato il 118, che ha inviato sul posto un'ambulanza. All'inizio l'uomo era cosciente, poi - probabilmente per i vasti traumi interni riportati - ha perso conoscenza andando in arresto cardiocircolatorio. E non c'è stato niente da fare.
Ai dirigenti di Unicoop Firenze si contesta di aver disatteso le indicazioni del medico aziendale del lavoro, per il quale Claudio Pierini, per motivi di salute, non avrebbe dovuto svolgere quel compito che gli è stato poi fatale.
27 marzo 2015