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Turiddo Campaini è stato di parola. Il presidente di Unicoop Firenze, in occasione dell’ultima assemblea della società della Lega, nel giugno scorso, aveva detto di voler “aprire un confronto interno sul modello di gestione duale”, una novità assoluta non solo per la principale cooperativa di consumo italiana ( 2 miliardi di ricavi e più di un milione di soci), ma anche per l’intero sistema cooperativo nazionale. Al ritorno dalle vacanze, Campaini è passato ai fatti.
Nei giorni scorsi, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, i vertici di Unicoop Firenze hanno infatti messo a punto una proposta di riforma dello statuto che prevede l’introduzione del doppio livello di gestione, con l’istituzione di un consiglio d’amministrazione (cui spetta la gestione della società) e di un consiglio di sorveglianza in rappresentanza degli azionisti (con compiti di controllo).Il gruppo fiorentino ha così avviato un iter che si preannuncia abbastanza complesso, tenuto conto della particolare articolazione azionaria delle società cooperative. Ma i tempi dovrebbero essere comunque abbastanza brevi.
Nel mese di ottobre è previsto che si svolgeranno gli incontri con le 38 sezioni di soci, a cui seguiranno in novembre le sette assemblee territoriali, una per ogni provincia toscana dove opera Unicoop (Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, arezzo e Siena).
Se il progetto incontrerà il favore della maggioranza dei soci, entro l’anno Unicoop potrà varare definitivamente il nuovo sistema di governance, che dunque partirebbe con l’inizio del 2008.
“E’ arrivato il momento di separare la proprietà dalla gestione” disse campaini a giugno, puntualizzando che la cooperativa sulla cui poltrona di presidente siede da oltre trent’anni, ha già imboccato questa direzione introducendo la figura dell’amministratore delegato.
“Ci ha permesso di separare i due ruoli – aggiunse – ma le esigenze di trasparenza e di operatività che il mercato giustamente chiede impongono di valutare la possibilità di adottare il sistema duale di governance”.
I più maligni sostengono che così Campaini si assicurerà “anche per i prossimi trent’anni” l’incarico di presidente (in questo caso del consiglio di sorveglianza). Ma chi conosce bene il manager empolese sa che il suo obiettivo è proprio quello di dare efficienza e credibilità all’azienda, garantendo allo stesso tempo il rispetto delle finalità mutualistiche tipiche del sistema cooperativo.
Gli stessi principi insomma che hanno spinto Campaini a contrastare gli eccessi della finanza all’interno della lega negli ultimi anni.
Da “Il sole 24 ore” del 15/9/07 – Cesare Peruzzi – Firenze
Approfondimenti: Sistema duale, le promesse mancate
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