25 maggio 2012

COOP NORDEST, CGIL VERSO LO SCIOPERO

Dopo lo scontro in Coop Estense, la Filcams-Cgil emiliana apre un altro fronte di conflitto con Coop

Stavolta si tratta di Coop Consumatori Nordest e la scintilla sono le domeniche lavorative sulle quali la coop ha deciso unilateralmente di non applicare le maggiorazioni previste dal Contratto Integrativo Aziendale vigente. Per questo e per altri motivi, Filcams proclama lo stato di agitazione ed un primo pacchetto di 8 ore di sciopero.

Come in altre circostanze non ci resta che constatare che la Filcams che abbiamo in Unicoop Firenze non è neanche cugina della corrispettiva federazione emiliana. Come se parlassimo di due sindacati distinti e distanti.


Si è svolto il giorno 22 Maggio 2012 l'incontro con Coop Nordest in tema di liberalizzazioni di aperture domenicali e festive. La Filcams CGIL ritiene che la sintesi a cui si è arrivati al tavolo non permetta di raggiungere l'accordo.

Contestiamo innanzi tutto le modalità con cui la dirigenza della cooperativa ha affrontato il percorso negoziale: decidendo unilateralmente di non applicare le maggiorazioni previste dal CIA vigente e dichiarando di essere favorevole alle liberalizzazioni fatte dal governo Monti considerandole un'opportunità.

Noi invece contestiamo questo provvedimento che consideriamo una deregolamentazione che non può che produrre effetti negativi sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori e sulle loro condizioni di lavoro.

La trattativa con Coop Nordest ha confermato questa tesi. La cooperativa pretende di passare dall'attuale sistema di maggiorazioni al 135% con un sistema di maggiorazioni che parta dal solo 35% per le prime 6 domeniche lavorate, dal 50% dalla settima domenica ma solo se ne lavorano almeno 10, e il 60% dalla ventiduesima. Inutile dire che consideriamo assolutamente inaccettabile questa proposta.

Inoltre la Cooperativa non ha voluto confrontarsi e condividere con le organizzazioni sindacali quando e dove aprire la Domenica limitandosi a darci informazioni di decisioni già prese. Non c'è stata nessuna disponibilità ad informarci sull'andamento delle vendite e dei fatturati risultanti dai primi mesi dell'ampliamento delle aperture. Noi siamo sicuri che le liberalizzazioni non stiano dando i risultati sperati, anzi provocano ulteriori costi per l'impresa che si vogliono scaricare sul costo del lavoro. Lo dimostra il fatto che l'azienda chiede che tutti i part- time debbano trasformare il loro contratto con la domenica in ordinario per risparmiare sul supplementare, e che non è disponibile a entrare nel merito degli incrementi di orario per i part-time, proclama un monte ore di incrementi e assunzioni che non è in grado di garantire e definire nel concreto, dove sono gli aumenti di ore? Dov'è la grande opportunità che l'azienda dichiara?

Inoltre l'impresa non è stata disponibile ad aprire una contrattazione sull'organizzazione del lavoro, tema da cui come al solito fugge, riteniamo opportuno un confronto di merito visto che si decide di aprire fino a oltre 40 domeniche l'anno in alcune unità produttive e vogliamo sapere come l'azienda vuole affrontare la fase. Contestiamo fin da subito la modalità con cui l'impresa ha organizzato la settimana del 2 Giugno facendo una riduzione di orario che di fatto danneggia la paga dei lavoratori, contestiamo inoltre la deroga al riposo settimanale applicata senza un preventivo confronto.

La sola disponibilità data è stata di ridurre da 3 a 2 su 4 le domeniche da lavorare, ma solo se il 100% dei part- time accettassero la domenica in ordinario e comunque escludendo i reparti dei banchi serviti!

Insomma per l'ennesima volta si dimostra la catastrofe delle liberalizzazioni per le lavoratrici ed i lavoratori!!!

La Filcams CGIL ha responsabilmente tentato la mediazione cercando di accogliere alcune istanze dell'impresa, le delegate e i delegati presenti alla trattativa hanno ampiamente discusso sulle modalità per trovare un accordo, ma tutti gli sforzi fatti si sono scontrati con la dirigenza di Coop Nordest cha ha solo preteso di dettare in modo autoritario i contenuti dell'accordo. La Filcams CGIL dichiara che metterá in campo tutte le azioni possibili per far valere le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori, proclama lo stato di agitazione ed un primo pacchetto di 8 ore di sciopero.

Rivendichiamo le maggiorazioni previste dal contratto integrativo fino a che non si trova un accordo condiviso e contestualmente invitiamo tutti i part- time a non cedere al ricatto dell'azienda e a non accettare le domeniche in ordinario finché l'azienda non si rende disponibile ad affrontare una trattativa alla pari.


24 maggio 2012

Filcams-Cgil



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