Raggiunta l'intesa su contratti e rappresentanza
Marcegaglia: un passo significativo
Tremonti: grazie a Bonanni, Angeletti e Camusso.
Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e Ugl hanno raggiunto un'intesa sui temi della rappresentanza sindacale e della validità dei contratti. L'accordo sindacale unitario è arrivato durante la riunione della sede della foresteria di Confindustria e al quale hanno partecipato la leader degli industriali, Emma Marcegaglia, il suo vice Alberto Bombassei, il dg di viale dell'Astronomia Giampolo Galli e i tre segretari generali dei sindacati confederali. L'incontro è durato oltre sei ore.
"È l'accordo interconfederale trovato nel più breve tempo di sempre", ha commentato Marcegaglia, spiegando che nell'accordo è previsto che "i contratti collettivi aziendali firmati dalla maggioranza delle rsu o delle rsa valgono erga omnes" e che la stessa validità riguarda gli accordi già firmati. "L'accordo rende più forti - ha sottolineato Marcegaglia - i contratti aziendali e farà fare un passo significativo al Paese in termini di produttività". La leader degli industriali ha sottolineato che l'intesa raggiunta "chiude una stagione di separatezza tra di noi: la volontà ora è quella di riandare avanti insieme". Rispondendo a chi le chiedeva se l'accordo vada nella direzione indicata ieri dal Lingotto, che aveva auspicato un'intesa per dare legittimità agli accordi che hanno portato alla creazione delle newco di Mirafiori e Pomigliano, Marcegaglia ha spiegato: "Credo che vada nella logica di rendere più esigibili i contratti aziendali".
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha pubblicato una nota per dire "grazie a Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti, Susanna Camusso ed Emma Marcegaglia. Grazie per quello che hanno fatto oggi nell'interesse del nostro Paese". "In un Paese nel quale il pluralismo sindacale è particolarmente accentuato e le relazioni industriali sono particolarmente intense è davvero essenziale che tutte le grandi organizzazioni dell'industria abbiano raggiunto un accordo sul sistema delle regole comuni", ha commentato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi. "È infatti interesse di tutti - ha detto Sacconi - che le parti definiscano tra di loro, senza cercare soluzioni attraverso la via giudiziaria, le regole in base alle quali gli accordi possono essere sottoscritti anche a maggioranza e ciononostante applicarsi a tutti senza conflitti né incertezze".
Per la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso "lo spirito della discussione di oggi si può riassumere come un superamento della stagione di divisione tra di noi" sindacati. "Sono state sottoscritte - ha detto - anche norme di democrazia che superano una lunga stagione di incertezza. Abbiamo dato un contributo a una situazione difficile per ridare centralità al lavoro". Sulla stessa lunghezza d'onta il leader della Cisl, Raffaele Bonanni: "In un momento così delicato - ha commentato - per l'economia questo accordo ha un grande valore. Spero - ha aggiunto - che in questo modo si possa contribuire a ritrovare fiducia nel Paese. Siamo soddisfatti anche per aver ritrovato un cammino ordinario del sindacato". "Oggi è stato firmato un accordo molto importante che permette di superare i conflitti e le lacerazioni degli ultimi tempi», è stato il commento del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. L'accordo, ha sottolineato, «non è strettamente per regolare i nostri rapporti, ma è stato fatto nell'interesse dei lavoratori. Così apriamo una nuova frontiera, viene evidenziato che le regole scritte lontano dai posti di lavoro hanno esaurito la loro funzione".
28 giugno 2011
Il Tempo
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