Sono 100 i lavoratori interessati al provvedimento
Villa Salingrosso a Montelupo, sede del Consorzio Etruria
IL CONSORZIO Etruria, il gigante dell’edilizia cooperativa toscana che ha sede a Montelupo Fiorentino, non naviga in acque tranquille per i problemi della crisi che attanaglia da tempo il settore dell’edilizia. Da qualche settimana un centinaio di lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria, mentre altri stanno facendo le ferie arretrate. «Con l’azienda — dice Massimo Bollini della Fillea-Cgil di Empoli — avremo un incontro lunedì prossimo per fare il punto della situazione».
L’andamento del gruppo guidato dal presidente Riccardo Sani, entrato in carica da poco meno di un anno, «suscita apprensione nel sindacato» sia a livello locale che regionale. Infatti la Cgil e la Fillea toscane, in una presa di posizione in cui si parla dell’altra grande azienda edile toscana in crisi, la Btp, si occupano anche del Consorzio. «Crediamo sia necessaria una grande attenzione per la crisi del Consorzio Etruria.
Oltre all’incontro previsto il 13 in sede aziendale, è stata fissata una riunione il 16 in Regione con l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. In queste sedi, la Fillea e la Cgil, oltre all’ attivazione dei necessari ammortizzatori sociali a difesa dell’occupazione, si attendono dal Consorzio un piano di risanamento e di rilancio imprenditoriale in grado di salvaguardare tutte le attività, anche in prospettiva futura, e di evitare un ridimensionamento che ne snaturi completamente il ruolo, con il rischio di completare così un processo di vera e propria colonizzazione della toscana per le grandi opere». Il tema della colonizzazione è riferito alla Btp, per cui si parla dell’interesse di un grande gruppo nazionale e di un’importante società cooperativa emiliana.
L’andamento del gruppo guidato dal presidente Riccardo Sani, entrato in carica da poco meno di un anno, «suscita apprensione nel sindacato» sia a livello locale che regionale. Infatti la Cgil e la Fillea toscane, in una presa di posizione in cui si parla dell’altra grande azienda edile toscana in crisi, la Btp, si occupano anche del Consorzio. «Crediamo sia necessaria una grande attenzione per la crisi del Consorzio Etruria.
Oltre all’incontro previsto il 13 in sede aziendale, è stata fissata una riunione il 16 in Regione con l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini. In queste sedi, la Fillea e la Cgil, oltre all’ attivazione dei necessari ammortizzatori sociali a difesa dell’occupazione, si attendono dal Consorzio un piano di risanamento e di rilancio imprenditoriale in grado di salvaguardare tutte le attività, anche in prospettiva futura, e di evitare un ridimensionamento che ne snaturi completamente il ruolo, con il rischio di completare così un processo di vera e propria colonizzazione della toscana per le grandi opere». Il tema della colonizzazione è riferito alla Btp, per cui si parla dell’interesse di un grande gruppo nazionale e di un’importante società cooperativa emiliana.
Il gruppo di Villa Salingrosso a Montelupo ha problemi soprattutto per quel che riguarda la capofila, il Consorzio Etruria appunto, mentre le società controllate, come Inso (l’azienda che ha costruito l’ospedale di Empoli) e Coestra, sembrano marciare in modo soddisfacente.
8 giugno 2011
La Nazione
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