E' stato firmato in questi giorni anche da Filcams-Cgil il CCNL del terziario.
Ricorderete le polemiche seguite alla firma del contratto da parte di Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, nonché il polemico dissenso della Filcams-Cgil, che dopo un anno da quegli eventi sembra essersi dissolto.
Tra i vari articoli e approfondimenti che potete trovare in rete, pubblichiamo questo tratto dal blog Metedipasco che ci pare riassumere efficacemente la vicenda, arricchendola di ulteriori circostanze, senza rinunciare a qualche naturale e doverosa punta polemica.
Ricorderete le polemiche seguite alla firma del contratto da parte di Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, nonché il polemico dissenso della Filcams-Cgil, che dopo un anno da quegli eventi sembra essersi dissolto.
Tra i vari articoli e approfondimenti che potete trovare in rete, pubblichiamo questo tratto dal blog Metedipasco che ci pare riassumere efficacemente la vicenda, arricchendola di ulteriori circostanze, senza rinunciare a qualche naturale e doverosa punta polemica.
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È stata raggiunta ieri (23 giugno) un’intesa tra le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e la Confcommercio per la difesa dell’occupazione nel settore terziario, distribuzione e servizi. Le tre sigle, si legge sul sito Filcams, “prendono atto con soddisfazione che l’intesa, offrendo una interpretazione condivisa dei punti oggetto dell’accordo separato del 18 luglio 2008 per il rinnovo del ccnl, consente una ricomposizione dei rapporti unitari e la definizione della stesura del testo contrattuale”.» Insomma un testo formulato ad hoc per far rientrare i "compagni di merende" nel "recinto dell'unitarieta'".
Dopo un anno di insulti, vessazioni e dileggiamenti vari da parte delle "milizie" dure e pure che trovano la loro massima espressione nei delegati aziendali marchiati con il "quadratino rosso " (o e' un venditore della Rowenta o un miliziano della Cgil), il sindacato che dagli anni ' 50 rivendica la "vocazione maggioritaria" e la presunzione di rappresentare tutti i lavoratori ha recepito "de iure" e "de facto" il ccnl del terziario " firmato un annetto fa da cisl e uil, ovvero da Fisascat e Uiltucs per l'esattezza.
E' sorprendente tale virata, insomma manovra tipica da " contrordine compagni". Cislini e Uillini si sono mostrati pazienti e lungimiranti (come sempre) a fronte anche di insulti pesanti, perfino paragonati a dei suini ,tipico atteggiamento (paragone) di idiota giustizialismo miscelato con integralismo "islamico/sovietico".
La vecchia cinghia di trasmissione pare abbia mal funzionato, e pare che non abbia mal funzionato neanche al contrario, insomma non ha funzionato per niente.
Il sindacato a vocazione maggioritaria che negli ultimi tempi si era perfino ritrovato a svolgere mansioni di partito dopo i vari "schiaffi elettorali " ha visto bene di tornare all' ovile e cislini e uillini rispettando gli impegni presi - "siamo stati gli ultimi a mollarvi saremo i primi a cercarvi" (Bonanni docet) - hanno ripreso i compagni all' ovile (La parabola del figliol prodigo de noiattri") facendogli rientrare con un documento ad hoc che valorizza contrattazione di secondo livello, bilateralita', il tutto come parte integrante del ccnl del luglio del 2008 (domeniche e apprendisti compresi).
Al di la' della polemica i vertici delle categorie confederali erano da Gennaio del 2009 che cercavano in qualche modo di recuperare, gia a fine Gennaio Martini il neo segretario generale era disponibile a firmare il ccnl del terziario e segnali di distensione erano arrivati da qualche territorio vedi l'integrativo di II° livello firmato nella provincia di Bolzano da Cisl Uil e da Cgil nella persona del suo segretario generale territoriale. Altri segnali di distensione erano arrivati dalle iniziative territoriali unitarie promosse da filcams fisascat uiltucs sulla contrattazione e bilateralita' vedi l'iniziativa di Firenze, per non parlare dell' integrativo di arezzo.
Insomma oggi la cgil si muove fra Ossimori, paradossi e contraddizioni, comunque ben tornati compagnucci !!
E' sorprendente tale virata, insomma manovra tipica da " contrordine compagni". Cislini e Uillini si sono mostrati pazienti e lungimiranti (come sempre) a fronte anche di insulti pesanti, perfino paragonati a dei suini ,tipico atteggiamento (paragone) di idiota giustizialismo miscelato con integralismo "islamico/sovietico".
La vecchia cinghia di trasmissione pare abbia mal funzionato, e pare che non abbia mal funzionato neanche al contrario, insomma non ha funzionato per niente.
Il sindacato a vocazione maggioritaria che negli ultimi tempi si era perfino ritrovato a svolgere mansioni di partito dopo i vari "schiaffi elettorali " ha visto bene di tornare all' ovile e cislini e uillini rispettando gli impegni presi - "siamo stati gli ultimi a mollarvi saremo i primi a cercarvi" (Bonanni docet) - hanno ripreso i compagni all' ovile (La parabola del figliol prodigo de noiattri") facendogli rientrare con un documento ad hoc che valorizza contrattazione di secondo livello, bilateralita', il tutto come parte integrante del ccnl del luglio del 2008 (domeniche e apprendisti compresi).
Al di la' della polemica i vertici delle categorie confederali erano da Gennaio del 2009 che cercavano in qualche modo di recuperare, gia a fine Gennaio Martini il neo segretario generale era disponibile a firmare il ccnl del terziario e segnali di distensione erano arrivati da qualche territorio vedi l'integrativo di II° livello firmato nella provincia di Bolzano da Cisl Uil e da Cgil nella persona del suo segretario generale territoriale. Altri segnali di distensione erano arrivati dalle iniziative territoriali unitarie promosse da filcams fisascat uiltucs sulla contrattazione e bilateralita' vedi l'iniziativa di Firenze, per non parlare dell' integrativo di arezzo.
Insomma oggi la cgil si muove fra Ossimori, paradossi e contraddizioni, comunque ben tornati compagnucci !!
IL TESTO DELL'ACCORDO IN PDF
Pubblichiamo inoltre le riflessioni del segretario della Filcams Cgil di trento (e commento da parte di una lavoratrice) a proposito del "Patto per il terziario" nella riflessione si nota " l' attapiramento" del funzionario che dopo un anno di propaganda e' costretto a rimangiarsi tutto (c'aveva speso la faccia con i lavoaratori !!).
Interessante anche l'esito del direttivo nazionale della filcams tutti d'accordo meno tre astenuti, pensate neanche un contrario. Ecco la riflesione:
Pubblicato da filcamstrento su 17 Giugno 2009
Oggi, il Direttivo della Filcams Nazionale ha approvato, con soli 3 voti di astensione, l’ipotesi di accordo unitaria sottoscritta con Confcommercio dominata “patto per il lavoro nel terziario” dando mandato alla segreteria di sottoscrivere l’accordo il prossimo 23 giugno 2009.Quanto definito appare come un passaggio delicato, e con dei risvolti negativi, che sicuramente peserà nella lotta intrapresa dai lavoratori per rivendicare un contratto nazionale dignitoso e condiviso. Infatti, questo documento unitario, lascia irrisolte le questioni delle regole e della democrazia, del lavoro domenicale, la ferita pesante sull’apprendistato e sui riposi settimanali che erano alla base delle nostre iniziative di lotta. Nella sostanza abbiamo lasciato sul terreno le questioni di fondo che hanno generato la rottura e sulle quali abbiamo chiamato alla lotta i lavoratori del settore.
Inoltre, a mio avviso questa intesa, non tiene conto del cambio di marcia che l’accelerazione che la rottura sindacale ha assunto in questi mesi a seguito delle politiche filo governative della Cisl e della Uil. Si rischia di ricucire sul terziario e si rompe sulle piattaforme del turismo e della vigilanza. un comportamento difficile da spiegare.
E’ un passo indietro rispetto anche a quanto definito nel contratto della cooperazione che almeno formalmente ha salvaguardato la contrattazione sulle domeniche e sull’organizzazione del lavoro e non interviene sui diritti degli apprendisti.
Un documento che non risana la ferita provocata dallo strappo del CCNL del Terziario, in quanto si limita ad esprimere importanti intendimenti sul versante della “relazioni sindacali” in materia di accesso agli ammortizzatori sociali e sul versante dell’occupazione, sulle possibili soluzioni per fronteggiare la crisi che attraversa il settore e sulla contrattazione di secondo livello.
Sul versante delle regole e del rapporto con i lavoratori restano insoluti i problemi sia sul versante delle regole fra organizzazioni ma sopratutto non affronta e non risolve la questione dirimente sul diritto democratico della validazione degli accordi da parte dei lavoratori e delle lavoratrici.
Un documento che fa riferimento alla contrattazione di secondo livello ma non affronta la questione del recepimento dell’accordo del 22 gennaio 2009 sulle regole contrattuali e quindi gli elementi di nuove rotture rimangono tutte.
Non trovo corretto che per una ricomposizione formale si sacrifichino i più deboli, gli apprendisti, e si accetti che la contrattazione nazionale, ma anche quella locale, può continuare sulla china della restituzione dei diritti come è avvenuto con il contratto separato sull’apprendistato.
In ultima la consultazione dei lavoratori. Non è un caso che Fisascat e Uiltucs non vogliono fare la consultazione ma solo il ribadire la scelta che i lavoratori non sono portatori di diritti e quindi non hanno diritto di parola sulle scelte del sindacato, e se non hanno diritto di parola sulle scelte del sindacato come si può pensare che ne abbiano su quelle delle aziende?
Come Filcams Cgil del Trentino siamo impegnati a fare la consultazione e a far votare i lavoratori su questo accordo andando a presentare i punti forza e i punti deboli di quest’intesa. Non possiamo far finta di ignorare che in questi mesi la realtà è cambiata sia per l’acuirsi della crisi sia per le divergenze strategiche emerse fra le tre organizzazioni sindacali che non possono essere esorcizzate ma vanno combattute chiedendo ai lavoratori ed alle lavoratrici di essere parte attiva di questa battaglia.
Ezio Casagranda
Trento, 17 giugno 2009
Una Risposta a “Un patto per il lavoro nel terziario”
fiorenza detto 18 giugno 2009 a 10.23
Soprattutto non si può ignorare di aver chiamato in piazza le lavoratrici ed i lavoratori, che hanno aderito a scioperi e manifestazioni, lasciando più di 16 ore di salario sul campo, che per questo ora sono continuo oggetto di vessazioni e ritorsioni da parte delle aziende, anche in Coop, per aver “preteso” di difendere diritti, che devono essere universali, costati anche ad altre generazioni di lavoratrici e lavoratori, sudore lacrime e sangue. Il quadro descritto da Ezio ci consegna una linea sindacale in piena contraddizione rispetto alle dichiarazioni precedenti dei segretari generali sia Filcams che Cgil. Come sempre i costi maggiori se li accollano le donne che troveranno sempre più ostacoli sia nell’esercizio del diritto al lavoro che nella possibilità di una partecipazione attiva alla democrazia. Molto incazzata Fiorenza.
23 giugno 2009
Metedipasco
16 commenti:
Di certo c'è una cosa: la prossima volta prima di fare uno sciopero indetto dalla Filcams ci penserò 100 volte.
Mi dovrebbero rendere i soldi che ci ho rimesso. Oppure gli rendo io la tessera, che dite?
la mia testimonianza viene da L'Aquila, città colpita in maniera tremenda dal terremoto. La Coop è presente con 3 punti vendita di cui solo uno è attualmente agibile e funzionante. I 90 dipendenti sono stati dapprima messi in CIG e da domani 2/7 entreranno in mobilità. Nonostante questo gli viene chiesto di presentarsi a lavorare (a turno) nell'unico punto vendita aperto. La situazione è degenerata nel momento in cui è stato espropriato il terreno che qualche anno fa la coop. comprò per la realizzazione dell'iper che avrebbe riunito i 3 punti vendita esistenti.
Nel periodo di turnazione - durante i mesi del post terremoto, nel punto vendita erano presenti comunque tutti i direttori (tutti di fuori e lautamente pagati e rimborsati). Da evidenziare che le donazioni a favore dei dipendenti colpiti dal sisma sono state intascate dalla sede e non erogate ai dipendenti bisognosi.
Comportamenti a dir poco vergognosi e che lasciano intuire la scarsa considerazione che si ha del personale. Comunque spero solo che gli aquilani si riprendano tutti i soldi versati nei libretti di risparmio e che la Coop venga ben bene bastonata dal governo Berlusconi dal quale non sis discosta di molto...anzi.
PER L'ANONIMO AQUILANO:
SE QUEL CHE DICI E' VERO, QUESTA E' UNA DELLE COSE PIU' MESCHINE CHE ABBIA LETTO SUI COOP-BLOG DA SEMPRE....SE PUOI DARE QUALCHE DETTAGLIO IN PIU' TE NE SAREI GRATO.
SALUTI ED AUGURI PER TUTTO.
CRONACA DI UNA FIRMA ANNUNCIATA
Dopo le assemblee, le chiamate alla mobilitazione, gli scioperi, i botta e risposta polemici sui rispettivi siti, la Filcams Cgil firma con Confcommercio, Fisascat Cisl e Uiltucs il "Patto per il Lavoro", che costituisce parte integrante del CCNL del Commercio..
ALLA FACCIA DELL’ACCORDO SEPARATO!
La RdB non nutriva dubbi allora e non si scandalizza oggi.
Il solito gioco delle parti, il solito far leva sui lavoratori, ormai rassegnati e stanchi, ormai fiaccati da un percorso di accordi sindacali ''A PERDERE'' che dura da 20 anni, una coda di accordi firmati da cgil-cisl-uil, più attente al futuro dei loro fondi pensione ( FO.NTE), delle loro assicurazioni sanitarie integrative (EST) e dei loro Enti Bilaterali (EBIT), piuttosto che al futuro dei DIRITTI, della DIGNITA', e del SALARIO delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
La resa definitiva della Filcams Cgil la dice lunga su “CHI RAPPRESENTA CHI” nei luoghi di lavoro. Il “Patto per il Lavoro” è stato firmato, come al solito, senza la consultazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori. La stessa Filcams Cgil aveva gridato allo scandalo per la firma separata, a suo dire proprio per la mancata consultazione della base, da parte della Fisascat Cisl e della Uiltucs, salvo poi utilizzare lo stesso mezzo per raggiungere il medesimo fine, essere controparte affidabile per Confcommercio sacrificando i Lavoratori, soprattutto i più deboli, gli apprendisti, accettando un drastico ridimensionamento della contrattazione nazionale e consentendo che la contrattazione locale continui il percorso fatto di emorragia di DIRITTI e di SALARIO delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Come diceva Luc de Clapiers de Vauvenargues, scrittore, saggista e moralista francese:
“Ogni ingiustizia ci offende, quando non ci procura alcun profitto.”
Questo documento unitario lascia insolute le questioni delle regole e della democrazia nei luoghi di Lavoro, del lavoro domenicale, lascia aperta la ferita pesante sull’apprendistato e sui riposi settimanali che erano alla base delle mobilitazioni della Filcams CGIL. Nella sostanza si sono lasciate inalterate le questioni di fondo che hanno generato la rottura con Fisascat Cisl e Uiltucs, e sulle quali i lavoratori del settore sono stati chiamati alla lotta.
Le aziende della Grande Distribuzione sono solide e continuano a macinare profitti, il merito è anche e soprattutto delle Lavoratrici e dei Lavoratori !!!
Vogliamo la nostra parte: un lavoro dignitoso, Un salario migliore.
Per un sindacato che rappresenti le tue istanze e ti faccia partecipe delle scelte che ti riguardano, organizzati con la RdB CUB.
Eccolo li !!!
il solito comunicato del cobas opportunista....
in cerca di profitto.......
a quando la fine del mondo.....????
Caro anonimo, il tuo commento è volgare e privo di contenuti, rispondi nel merito, commenta la firma della cgil che "mai avrebbe messo", gridando all'accordo separato, per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori che ha chiamato a mobilitarsi...
A volte si fa meglio a tacere dando l'impressione di essere sciocchi, piuttosto che parlare e scogliere ogni dubbio...
Si sono d'accordo questo e' quello che gia iniziano a pensare buona parte dei lavoratori all' iper di livorno a proposito di voi. la vs spinta propulsiva e' venuta al termine.....non concludete un accidente, e poi altro vs limite e' quello di voler far passare semplici opinioni, le vs appunto, per concetti oggettivi.Secondo me siete "il cavallo di troia" di qualche interesse occulto, chissa forse quello dell'azienda.
proprio per non combinare un bel niente....
Cari amici, ci piacerebbe se possibile, evitare le querelle personali, ma discutere, anche aspramente, di contenuti.
Noi pubblichiamo e pubblicheremo tutti i post (tranne quelli con volgarità ed offese), ma se facessimo tutti un piccolo sforzo scrivendo qualcosa di un pò meno propagantistico e anti-propagandistico, confrontandoci sui problemi e sulle istanze reali, crediamo che se ne trarrebbe qualcosa di più interessante per tutti noi.
Saluti
Lavoratori Unicoop ha ragione, ma nessuno risponde alla firma di chi diceva di non firmare, facendo grande propaganda ad un accordo separato che tutti o quasi sapevano sarebbe divenuto prima o poi unitario...
E qualche lavoratore, fidandosi, ha pure sottratto alla sua famiglia del salario a fronte di scioperi inutili per come si è conclusa la cosa...
Tra quelli stronzi che ci hanno rimesso il proprio salario ci sono anch'io ma nn mi ribeccano piu'!
han fatto tanto puzzo e poi si sono adeguati alla zitta..... non so come ci si possa ancora fidare..
Sottoscrivendo il “Patto per il lavoro” nel terziario, distribuzione e servizi e vendendolo come una conquista!
Ricordate il CCNL del commercio sottoscritto un anno fa da Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil, ma non dalla Filcams/Cgil? Quel contratto ha permesso al padronato di obbligarci al lavoro domenicale e di farci lavorare 13 ore consecutive senza riposo settimanale; mentre agli apprendisti neo assunti è toccato il prolungamento dell’orario settimanale (così, sono più numerosi quelli che non trovano lavoro!). Per non parlare della deregolamentazione dell’orario di lavoro calcolato su più periodi e dello straordinario che passa da 200 a 250 ore all’anno, senza alcun vincolo (altri disoccupati che restano disoccupati!).
Contro queste norme centinaia di migliaia di lavoratori hanno scioperato, ma oggi, a distanza di un anno, la Filcams/CGIL si rimangia la sua opposizione a quel contratto-vergogna e, insieme ai comparuzzi Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil e alle associazioni padronali, gli cambia il nome, chiamandolo “Patto per il lavoro”, e lo sottoscrive: questa, sì, che è coerenza!
Ecco le prove:
Apprendisti: si invoca maggiore formazione, ma i datori di lavoro da quest’orecchio non ci sentono, perché per loro l’apprendistato è solo uno strumento per sborsare meno salario, cavarsela con quattro soldi di contributi sociali INPS, ricattare gli apprendisti con la minaccia di non assumerli a tempo indeterminato. Ormai sono apprendisti perfino i coordinatori di negozi!
E’ obbligatorio il lavoro domenicale, per cui sarà solo formale il passaggio attraverso la contrattazione aziendale (nella maggioranza dei casi non c’è contrattazione). Quanto alla “verifica sulle norme in materia di organizzazione del lavoro”, non ci sarà nessun obbligo per le aziende, ma solo la loro buona volontà (capirai!) di accettarla.
Si eliminano diritti collettivi. Così, solo i sindacati che sottoscrivono i contratti nazionali potranno indire le elezioni di RSU. Fino a poche settimane fa, quando non aveva ancora sottoscritto quel contratto, nemmeno la Cgil avrebbe potuto indire elezioni in azienda!
Il “Patto” parla di occupazione stabile, ma questa è una fanfaronata, perché le riduzioni di personale sono ormai in corso da mesi e perché l’unica cosa stabile è solo il risparmio sui costi del personale, perseguito anche con la disdetta di accordi aziendali, il taglio di parti importanti del salario e il CCNL-vergogna, ora ribattezzato beffardamente “Patto per il lavoro”: un CCNL di svolta antidemocratica nelle relazioni sindacali e di indebolimento dei lavoratori su tutto l’arco della loro condizione, compreso il potere di contrattazione in azienda.
PATTO PER IL LAVORO, O PATTO CONTRO I LAVORATORI?
E’ importante che non ci facciamo ingannare da chi sta svendendo a man bassa diritti, in cambio di promesse e di un piatto di lenticchie, com’è quello dell’aumento salariale (70 euro medi lordi, 45 netti !!!).
COBAS LAVORO PRIVATO
E ALL' IPER DI LIVORNO PRESENTATE LA PIATTAFORMA UNITARIA CON I TRE PORCELLINI (CGIL CISL UIL)
............
E POI RIVENDICATE L'ESCLUSIVITA DELLA COERENZA....
COMPLIMENTI !!!!
LA VS E' PROPAGANDA PER METTER LE MANI NELLA MARMELLATA....
CCNL COMMERCIO :STESURA DEFINITIVA, RAINERI (FISASCAT CISL), NUOVO PERCORSO UNITARIO
Ad un anno esatto dalla firma dell'accordo di rinnovo del contratto nazionale del terziario tra le federazioni sindacali Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e la Confcommercio anche la Filcams Cgil ha sottoscritto la stesura definitiva dell'intesa che interessa oltre 4 milioni di lavoratori.
"Inizia un nuovo percorso unitario tra le tre organizzazioni sindacali - ha dichiarato Pierangelo Raineri segretario generale della Fisascat Cisl - Finalmente sono state superate le divisioni che hanno portato la Filcams Cgil ad abbandonare la firma dell'accordo. Oggi abbiamo conferma della validità dei contenuti e della correttezza dell'impostazione della struttura contrattuale che l'anno scorso abbiamo fortemente sostenuto".La stesura definitiva del contratto nazionale è stata preceduta nelle ultime settimane dalla firma del Patto per il Lavoro nel Terziario, un'intesa finalizzata alla salvaguardia occupazionale attraverso il ricorso a tutti gli strumenti di gestione della crisi previsti dalle normative vigenti ed alla necessità di potenziamento ed allargamento alle fasce di lavoratori esclusi dagli strumenti di sostegno al reddito con il potenziamento del ruolo della bilateralità nonchè ad uno sviluppo qualificato del settore.
(Feat. Cisl)
Caro Anonimo, la piattaforma è unitaria per RdB ed SdL, ovviamente non è la stessa di Cgil, Cisl, Uil.
Sarebbe bene leggere attentamente prima di sentenziare.
Quello che a noi stà a cuore sono i diritti dei lavoratori, la marmellata, come la chiami tu, non ci interessa, ma visto che la nomini ad ogni tuo intervento sembra che per te sia l'unico motivo di vita.
La FILCAMS si arrampica sugli specchi per giustificare la firma del CCNL del COMMERCIO.
Con la firma del CCNL del COMMERCIO da parte della FILCAMS si chiude la “rottura” consumata un anno fa con CISL, UIL e CONFCOMMERCIO, ma non si risolvono certo i problemi delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Dopo una campagna nazionale con tanto di sciopero generale contro l’accordo truffa, e contro la firma separata, la FILCAMS firma senza ottenere in cambio nulla per i lavoratori ma “solo” il ritorno della stessa CGIL nelle trattative di settore.
Rimangono però tutte le norme peggiorative riguardo:
- lavoro domenicale
- deroghe sul riposo settimanale
- allungamento dell’orario di lavoro per gli apprendisti.
Rimane tutto come prima, tranne una disponibilità da parte padronale a discutere a livello aziendale sulla gestione del lavoro domenicale (ma né vincoli, né garanzie su questo).
Come rimangono in vigore altri punti pessimi, neppure mai messi in discussione ma dannosi per i lavoratori del settore, come l’orario multiperiodale, estensione dello straordinario da 200 a 250 ore, ecc…
Dopo un anno, quello che era INACCETTABILE diventa ACCETTABILE
IN CAMBIO DI IMPEGNI CHE GIA’ NON VENGONO RISPETTATI DALLE AZIENDE.
Lo stesso vago impegno, firmato dalla CONFCOMMERCIO, a discutere, a livello di contrattazione di secondo livello, sulle domeniche, è già stato STRONCATO e STRACCIATO dai principali gruppi del settore (ESSELUNGA, PAM, COIN e CARREFOUR) che non si sentono, appunto, vincolati a rimettere mano contrattualmente alla loro organizzazione del lavoro, firma o non firma della loro associazione.
La firma del CCNL del COMMERCIO e del PATTO PER IL LAVORO PER IL COMMERCIO, rappresentano le tappe di avvicinamento della stessa CGIL alla FIRMA della stessa CONTRO RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE.
Questa marcia indietro sicuramente mortifica quanti, tra iscritti e delegati della CGIL, avevano sperato in un cambiamento di linea sindacale rispetto al disfacimento dei diritti contrattuali, ma nello stesso tempo rafforza drammaticamente la NECESSITA’ di organizzare con il sindacato di base una forte opposizione ed una nuova capacità di lotta e di contrattazione nel settore.
PASSA DALLA TUA PARTE
ORGANIZZATI CON LA RdB CUB
RdB CUB Commercio Turismo Servizi
cara rsu rdb staremo a vedere che succedera' in futuro se non e' la solita lo diventera' eccome se lo diventera'
auguri !!!
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