13 settembre 2009

LAVORATORI EX COOP, E' PROTESTA

“Astio, astio e solo astio è quanto ci hanno riservato la Unicoop Tirreno dopo anni di lavoro”. A parlare sono i dipendenti di quella che una volta era la Coop di Solofra. Il supermercato alle porte della cittadina conciaria è stato dismesso. La Unicoop Tirreno lo ha “affidato” alla Immobiliaremare srl. A seguire la sorte della struttura di Solofra anche altre tre strutture della Campania. I lavoratori sono stati collocati in mobilità oppure licenziati.

De Maio Lucia era delegata sindacale presso la Coop di Solofra. Non ha accettato l’atteggiamento della Coop, non ha accettato di veder vanificata l’esperienza accumulata in anni di lavoro ed ha quindi impugnato il suo licenziamento.
Ha presentato ricorso al tribunale di Avellino che si è espresso in favore della lavoratrice solofrana. Il ricorso al contratto di cessione d’azienda per quanto formalmente corretto è stato giudicato con perplessità dal giudice che nella sentenza ha ritenuto di dover scrivere che “nella sostanza il ricorso alla cessione del ramo d’azienda è diretto ad aggirare le norme a protezione dei lavoratori”.

E qualche dubbio rispetto alla solidità dell’acquirente viene se si mette mano alle visure camerali risulta che alla voce valorizzazione e promozione immobiliare il bilancio 2003 della Immobiliaremare srl fa registrare una perdita di esercizio 155 euro senza nessuna operazione. Il bilancio 2004 una perdita di 11.185 euro, acquisto immobili spesi: unmilione ed ottocentomila euro. 2005 perdite per 16mila euro. nessuna operazione fatta. Nel 2006/07 la società non presenta bilanci. L’acquirente dei cinque supermercati “liquidati” dalla Coop appare poco solido.

Il giudice si esprime in favore della lavoratrice e ne ordina il reintegro nel posto di lavoro. La Unicoop Tirreno dal canto suo non si perde d’animo e presenta ricorso contro la sentenza del tribunale di Avellino. Non solo. La Coop scrive alla signora Lucia e le dice in maniera molto schietta che non solo non esiste possibilità di reintegro nelle sue funzioni originali ma nemmeno esiste la possibilità di assegnarla altrove. E quindi arriva un nuovo licenziamento.

“Insomma, spiega la signora Lucia, a prescindere da quello che sarà l’esito del nuovo giudizio non riavrò il posto di lavoro. E questo da parte della Unicoop Tirreno mi sembra un atteggiamento a dir poco intimidatorio”. Ieri davanti a quello che una volta erano i locali della Coop c’erano anche i lavoratori venuti da Nocera. “Anche noi, spiegano, siamo stati costretti ad adire le vie legali anche se la nostra situazione forse è un po’ diversa perché se non altro noi lavoriamo a differenza dei colleghi di Solofra. Il fatto è che, spiega il signor Antonio Tortora dal ’92 dipendente Coop, con il passaggio a questa nuova società le nostre condizioni di lavoro sono nettamente peggiorate. Ci sono colleghi che ogni mattina vengono da Succivo in provincia di Napoli a Nocera per lavorare per circa mille e cento euro al mese senza che gli venga riconosciuta la trasferta. Viene mortificata la nostra professionalità. Su di me, sulla mia formazione come responsabile del reparto freschi la Coop aveva investito ora io come altri ex colleghi della Coop ci troviamo a dover operare in un contesto dove l’esperienza maturata non viene valorizzata”. Alfonso Ruggiero ex dipendente Coop ora assegnato a Nocera aveva usufruito di un congedo per grave disabilità di un componente della sua famiglia. Nonostante ora sia al lavoro non ha ancora potuto vedere corrisposto il trattamento dovuto a causa delle inadempienze della nuova società dalla quale dipende.

“Per quanto riguarda Solofra, rilancia la signora Lucia De maio, la Coop è stata una conquista dell’intera città. Negli anni settanta i lavoratori si autotassarono per dare vita a questa realtà che avrebbe dovuto tutelare il loro potere d’acquisto. Diedero vita ad una cooperativa nella consapevolezza che si trattava di un soggetto che avrebbe avuto innanzitutto al centro il benessere delle persone. Oggi quel sacrificio è stato vanificato, la Coop è chiusa ed è il territorio di Solofra che si è impoverito”. Ed ancora, “Per difendere la nostra storia di lavoratori abbiamo avanzate numerose proposte arrivando addirittura a proporre di utilizzare le nostre liquidazioni per acquistare il supermercato. L’Unicoop Tirreno si è dimostrata sorda ed ha preferito andare avanti nonostante tutto e tutti”.


12 settembre 2009

Solofra News


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La Coop sei tu ?


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sorprendente la vicenda di una cassiera di Coop Estense (Nonantola), vittima di reiterati atteggiamenti vessatori da parte della direzione aziendale. La cassiera era stata licenziata, nel mese di Marzo, con la terribile colpa di aver usufruito degli sconti di una tessera soci fornitale da una cliente sua conoscente. Il tribunale di Modena aveva ovviamente ordinato l’immediato reintegro per il carattere irrilevante della presunta irregolarità commessa. Ma la direzione Coop Estense, con tipica arroganza padronale, dopo essere stata costretta al reintegro, ha comunque inflitto 8 giorni di sospensione alla lavoratrice in questione, procedendo ad una sorta di ulteriore rappresaglia. Al di là del singolo episodio, è questa la conferma che dentro Coop Estense nel caso specifico ma non solo, e in molti altri settori della cooperazione (vedi anche Coop Liguria), che il clima sta degenerando verso derive autoritarie e antisindacali. Nonostante la retoria pubblica sulla “diversità” del sistema cooperativo e dei suoi valori originari, l’attuale managment (in particolare quello di Coop Estense) concepisce le relazioni di lavoro solo in termini di comando d’impresa. Questo conferma la necessità di un rilancio della, rappresentanza del sindacato dentro il mondo della cooperazione e del terziario, a tutti i livelli. Non è più tempo di indulgenze, intrecci di interessi e vecchi collateralismi. (Feat. R28A, re -elab. Metedipasco)

Anonimo ha detto...

Ma lo sai che colui che ha firmato la "cessione di ramo di azienda" , il Sig. Paolo Palmerio viene per l'appunto da Unicoop Firenze e che UDITE UDITE ha militato in precedenza nella Filcams CGIL come facente parte il consiglio sindacale aziendale sempre in Unicoop Firenze?
Bel salto di barricata eh???!!!

Anonimo ha detto...

Ma come puo' uno che ha militato nel sindacato e lottato per i diritti dei lavoratori ,dimenticare le sue origini!eh ma la situazione che hanno gestito in campania e' terribile,nel contesto vengono meno anche alla responsabilita'sociale d'impresa!e dicasi cooperative!sono pieni di pendenze giudiziarie e poi ne vedremo delle belle