17 febbraio 2015

UNICOOP FIRENZE: SUO FRATELLO MORI' SUL LAVORO, ORA E' A RISCHIO IL RISARCIMENTO





 




Una segnalazione di Unicoop Firenze ai servizi sociali sulla presunta incapacità del fratello di Claudio Pierini, morto nei magazzini della stessa Unicoop mentre lavorava, mette a rischio il risarcimento. La vicenda ricostruita nell'articolo di Fabrizio Morviducci per La Nazione.


Non bastava la tragedia di una morte sul lavoro. Per il fratello di Claudio Pierini, l'uomo che ha perso la vita ai magazzini Unicoop Firenze di via dei Pratoni nel 2011, anche l'umiliazione di finire di dover finire sotto amministrazione di sostegno. Un'umiliazione con altre conseguenze: il rischio di perdere la costituzione di parte civile nel processo penale che vede imputati per omicidio colposo tre dirigenti di Unicoop per la morte del fratello. Ma è durante la prima udienza che sarebbe emerso l'assurdo.

«Abbiamo saputo - ha detto l'avvocato di Pierini, Mattia Alfano - che era arrivata una segnalazione ai servizi sociali di Scandicci riguardo una presunta incapacità del fratello della vittima a gestire il patrimonio. Per questo era stato nominato un amministratore di sostegno. Una decisione presa con un'unica visita da parte dei servizi sociali. Il pm così ha richiesto un amministratore di sostegno; il giudice lo ha nominato, prenderà servizio il prossimo 14 marzo. Noi abbiamo presentato ricorso, ma il rischio è che se non fosse accolto, il fratello di Pierini perderà il suo ruolo di parte civile e il risarcimento per la morte del fratello, almeno in sede penale. Chi ha presentato la segnalazione ai servizi sociali? L'amministratore ha dichiarato davanti al giudice che è stata Unicoop Firenze a chiedere l'interessamento dell'assistente sociale di Scandicci».

Quindi proprio la controparte processuale avrebbe chiesto l'intervento per far dichiarare incapace il fratello di Claudio Pierini. «Il 30 marzo - ha concluso l'avvocato Alfano - si terrà la nuova udienza del processo. E la pronuncia del giudice sul nostro ricorso è necessaria. Voglio comunque che si sappia che il mio assistito, dalla morte del fratello ha utilizzato il primo denaro ricevuto per chiudere debiti e bollette arretrate; ha vissuto con una provvisionale versata da Unicoop.»

Una vicenda assurda: Claudio Pierini è deceduto nel luglio 2011 mentre era al lavoro. Ha perso il controllo del suo mezzo mentre stoccava merci all'interno del grande magazzino di approvvigionamento in via dei Pratoni. Oggi, a distanza di quattro anni, non è ancora finita. La lunga battaglia di carte bollate per avere giustizia dopo quel tragico incidente si arricchisce di un nuovo episodio, non proprio edificante.


17 febbraio 2015

Fabrizio Morviducci

La Nazione

1 commento:

Anonimo ha detto...

Roba da matti. Una cosa come questa è di una gravità assoluta ed a Firenze è passata sotto silenzio. Da chiamare subito "Le iene" o "Striscia" per denunciare l'accaduto pubblicamente.