10 gennaio 2008

CAMPANIA: RIFIUTI, DRAMMATICA SITUAZIONE ALL'IPERCOOP















Quarto
La drammatica situazione venutasi a creare in gran parte della Campania relativa alla mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani e le tensioni che da giorni interessano alcune località sede di discariche, stanno creando pesanti disagi ed ingentissimi danni economici anche a molti operatori commerciali.

Unicoop Tirreno, presente in Campania con cinque ipermercati e quattro supermercati, oltre ad un centro distribuzione (1.300 dipendenti, oltre 170 milioni di euro di fatturato nel 2007, 100.000 soci, rapporti commerciali con oltre 300 fornitori locali) sta vivendo una situazione paradossale nell’ultimo centro aperto lo scorso 6 dicembre nella città di Quarto (NA).

La città di Quarto è raggiungibile da due direzioni principali: una galleria che la unisce a Pozzuoli e l’asse mediano.
Due giorni prima dell’apertura è stato emanato un provvedimento per la chiusura della galleria che collega la città di Quarto con quella di Pozzuoli: inizialmente veniva disposta la chiusura della galleria per dieci giorni, poi prorogata fino al prossimo mese di febbraio (nessuno è in grado di garantire che la nuova data sarà effettivamente l’ultima).

Nei giorni successivi all’apertura l’area è stata pesantemente interessata dalle manifestazioni che hanno caratterizzato lo sciopero degli autotrasportatori e qualche ente ha pensato bene di dare una mano avviando contestualmente lavori di asfaltatura sull’asse mediano.
Venendo ai giorni nostri, Quarto, come si può leggere sulla stampa e vedere nelle immagini televisive, è divenuta ostaggio delle proteste per la riapertura della discarica di Pianura: il risultato è stata la chiusura del centro commerciale nel pomeriggio di sabato 5 gennaio e martedì 8 gennaio a partire dalla mattina.

Per i prossimi giorni si vedrà, nessuno è in grado di garantire niente.
Due dati sono certi già oggi: il fatturato ha subito un calo pesante in pieno periodo natalizio, quello più favorevole per il commercio; si sono dovuti sostenere costi di esercizio (nel solo ipermercato lavorano 270 persone, molta merce deperibile si è deteriorata) non motivati dalle reali condizioni di svolgimento delle attività e comunque improponibili per periodi prolungati.
Facciamo appello alle autorità competenti perché si attivino per garantire a tutti gli operatori economici condizioni certe e continuative per l’esercizio delle attività e riflettano sull’opportunità di individuare misure compensative per i già troppi danni da esse subiti.

Fonte : comunicato stampa

1 commento:

Anonimo ha detto...

...Ragazzi salve a tutti siamo i dipendenti della Rinascente di Napoli...sono daccordo con tutto quello che avete scritto...ma credetemi laverita' e' che ormai questa citta' e' satura e non vogliono + farla rialzare...molti esrcizi commerciali stanno chiudendo, compreso il nostro...gia' anche La Rinascente, firma storica dei grandi magazzini decide di abbandonare la nostra amata citta'..perche'?? dobbiamo ringraziare il nostro amato Tronchetti-Provera, per aversi mangiato tutto!! fregandosene completamente delle risorse umane...oltre 80 dipendenti perderanno il posto dopo 95 anni di attivita'...che tristezza..Poveri Noi!!! scappiamo dall'Italia prima possibile..Ciao a tutti e teniamoci in contatto, questo e' il ns blog: idipendentidellarinascentenapoli.blobspot.com
Daniela