Mi sembra importante dire una cosa che ancora non credo non sia mai entrata nel dibattito, sia televisivo che sui vari blog che si sono occupati della vicenda: in passato si sono verificati vari casi relativi a veri e propri furti sia nei magazzini che nei punti vendita, situazioni completamente diverse da quella dei "consumatori di merendine invendibili" e MAI e sottolineo MAI le rsu e il sindacato in genere si è preso la libertà di difendere e/o giustificare in alcun modo coloro che sono stati colti in flagranza di reato. Se questa volta il comportamento dei sindacati è stato differente è perchè si è ritenuto ne esistessero pienamente i presupposti. La magistratura ci sta dando ragione a tutti gli effetti. Alessandro Zanieri,delegato rsu magazzini Unicoop.
10 dicembre 1948 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani...
Articolo 23 Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24 Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
Articolo 25 Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà...
Buon giorno Guardando la trasmissione mi manda rai 3, mi sono letteralmente indignata,per l'arroganza del vs. dirigente a proposito del licenziamento dei dipendenti coop accusati di aver mangiato le merendine contenute in confezioni difettose. Come prima cosa, dopo tanta arroganza e malignità,non mi riconosco assolutamente nella pubblicità che annuncia "LA COOP SEI TU" e seconda, non meno importante, anzi! è che vengano fatte riconfezionare,come da voi apertamente dichiarato, delle merendine che finiscono con l'involucro rotto in un cassone lasciato all'aperto e dove addirittura potrebbero entrarci topi od alti animali o insetti. Dopo aver ascoltato il vs.dirigente nelle sue imperative e secondo lui indiscutibili considerazioni,ho preso in maggior considerazione ciò che è scritto nel libro "FALCE E CARRELLO", che consideravo estremizzato, ma invece tutto assolutamente riscontrabile negli atteggiamenti tenuti dalla vs. classe dirigente. Ho un'altra lamentela da fare indipendentemente da questo episodio,ma che conferma l'arroganza e la poca sensibilità da parte dei vs. capo filiale. A Poggibonsi Salceto,per quanto riguarda la vendita di stelle di natale ed in altra occasione uova di pasqua per finanziare la ricerca dell'A.I.L. è stata negata la possibilità,nonostante tutte le regolari autorizzazioni comunali, di piazzare il banchetto sotto la vs. tettoia e stazionare presso l'altra porta con un cesto. Vedo invece che lo spazio sotto detta pensilina,è spesso affittato come esposizione, quindi pagando,si può ottenere tutto. LA COOP NON SONO IO Spero che questo mio scritto venga pubblicato sull'INFORMATORE,in modo che qualche altro socio,possa prendere coscenza del vs. comportamento non dei più in linea con lo spirito della cooperativa sociale di sinistra. Vi prego controllare dalla mia tessera n°XXXXXXXX del XX XX XXXX la mole di acquisti fatta presso il vs. supermercato e vi dico in tutta sincerità che delusa stò seriamente pensando di restituirvela,cambiando quindi fonte di approvvigionamento. Distinti saluti S.P. socia delusa
Gentile socia, da quando ci sono le cooperative di consumatori ci sono anche i regolamenti interni, che ogni dipendente deve rispettare per svolgere bene il proprio lavoro al servizio dei consumatori (vediamo che lei spedisce da un agriturismo e che quindi avrà un regolamento da far rispettare ai suoi ospiti, per esempio). Uno dei problemi più grossi che dobbiamo fronteggiare è quello di non far sparire la merce che circonda ogni dipendente. Si immagini, cosa accadrebbe se tutti gli ottomila dipendenti si sentissero giustificati nel prendere quello che gli occorre. I nostri magazzini e punti di vendita sarebbero ingestibili. Naturalmente i provvedimenti disciplinari sono calibrati a seconda della gravità della trasgressione: anche in questo caso il licenziamento è stato proposto per i casi più gravi e reiterati. E¹ chiaro che chi si difende tende a giustificarsi e minimizzare quello che ha fatto... una merendina... un biscotto... avevamo fame... NEL MAGAZZINO, COME IN TUTTI GLI ALTRI LUOGHI DI LAVORO CI SONO ANCHE I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI ALIMENTI E BEVANDE A DISPOSIZIONE DI TUTTI. Chi si è appropriato di un ³qualche cosa² qualche volta se l¹è cavata con un provvedimento disciplinare. Le telecamere installate dai Carabinieri su disposizione del magistrato per due mesi, hanno rilevato 17 dipendenti della cooperativa che hanno preso degli oggetti SU 550 ADDETTI AL MAGAZZINO. Il provvedimento del licenziamento ha riguardato solo 7 persone (di cui quattro ³capi², cioè coloro che avrebbero dovuto far rispettare i regolamenti). Nessuno in cooperativa dice che quelle persone siano dei ³ladri², per noi sono solo persone che non hanno rispettato le regole interne e con le quali non c¹è più un rapporto di fiducia. Quindi il problema non è il furto o l¹entità del furto (dalle immagini registrate non si vede chiaramente se è stata presa una merendina o una confezione di lamette o una bottiglia di spumante), ma la non osservanza delle regole che tutti gli altri dipendenti, invece, osservano e devono osservare per il buon andamento della cooperativa. Nella trasmissione si è voluto equivocare sulla dizione ³Gabbia dei rotti², che non è nostra e non descrive la situazione. QUANDO UN PRODOTTO SI SCIUPA O HA LA CONFEZIONE ROTTA VA A FINIRE NEL CASSONETTO DEI RIFIUTI!!! Nello spazio ³prodotti non destinati alla vendita², come c¹era scritto correttamente nel cartello mostrato nella trasmissione, invece, ci vanno tutti quei prodotti integri, ma che non possono essere mandati subito in distribuzione nei negozi per un ³imballo² non completo: una scatola da cui mancano delle confezioni, o scatole rotte da cui sono state recuperate alcune confezioni integre. Questi prodotti, buoni ed integri, sono rimessi in imballaggi completi. In altre parole: non si tratta della confezione di tre merendine da cui ne manca una, ma della scatola di 24 confezioni che non può essere mandata al punto vendita con 22 confezioni. Quindi quella di cui si sono appropriati alcuni dipendenti non è merce di scarto o destinata alla discarica, ma merce destinata a qualcuno che non l¹ha ricevuta. Indubbiamente la trasmissione era già orientata a far apparire da una parte i cattivi e dall¹altra le vittime e i nostri dirigenti hanno cercato di spiegare che non c¹è alcun accanimento contro chi sbaglia, che gli interessi che abbiamo cercato di difendere non sono ³aziendali² ma quelli dei consumatori che hanno il diritto di avere da parte nostra un buon servizio a prezzi bassi, senza gli sprechi ed ammanchi che alla fine sono pagati dai nostri soci e clienti. Comprendiamo la sua indignazione, frutto della strumentale ricostruzione dei fatti che ne è stata fatta in trasmissione, ma speriamo con questa nostra risposta di averle dato degli elementi di giudizio che possano essere utili per una valutazione più obiettiva della vicenda. Per quanto riguarda gli spazi dei Centri Commerciali, diamo spesso lo spazio, gratuitamente, a molti che ce lo chiedono, per esempio per la Colletta alimentare e per altre iniziative del genere. Per esperienza sappiamo, però, che le vendite (arance, stelle di Natale, ciclamini, azalee, uova di Pasqua, ecc.) anche se a fine benefico, generano reazioni negative fra la nostra clientela che confronta i prezzi e nella maggior parte dei casi non valuta il fine benefico dell'operazione. A dare un parere sullo scopo sociale e solidale delle iniziative proposte devono essere i rappresentanti dei soci (il presidente e il consiglio della Sezione Soci, eletti dalla base sociale) alla quale l'Ail potrà rivolgersi, in tempo perché possa esprimersi. La ringraziamo per essere nostra socia e cliente e se le abbiamo rubato tempo in una lunga risposta non è per convincerla alle nostre tesi. Lei ha pienamente diritto a pensarla secondo le sue esperienze e sensibilità. Lo scopo della risposta è solo quello di far emergere che anche da parte nostra ci sono delle motivazioni, giuste o sbagliate che siano. Grazie per averci scritto. Cordiali saluti
Signora socia,questi sono dei PINOCCHIO,mi dia retta,ormai sono 20 anni che lavoro in magazzino e le ribadisco che era prassi dal 1° livello al 5°livello comportarsi in questo modo. GIUSTO?? SBAGLIATO?? Io non so' darla una risposta ,ma le assicuro(non potessi vedere la cosa + cara che ho al mondo)che funzionava cosi e che nessuno mai e poi mai ci aveva detto qualcosa in merito. Buon Anno.
E-MAIL pubblicata dal "VERNACOLIERE" del Gennaio 2009 (siamo avanti...!): ..Ma li hai visti i dirigenti della Coop a Mimandaraitre a spiegare come equamente avevano licenziato/denunciato alcuni operai (e soci) che sul lavoro avevano osato appropriarsi per mangiarsele di alcune merendine da confezioni danneggiate?Poi li hai sentiti dire che se anche in tribunale i giudici (si son dimenticati di dirgli "comunisti"....) gli hanno dato torto si sarebbe visto alla fine chi aveva ragione perchè non finisce così e comunque per intanto gli operai ingordi gli hanno licenziati? (........) Ma poi la ghigna! Che Cicchitto non gli fa nemmeno una sega...neanche a fargli una trasfusione col sangue di Capezzone! Giovanni Matteotti
L'anno nuovo, sarà un anno duro, difficile. La crisi segnerà la vita reale di milioni di persone. Donne e uomini in carne e ossa che perderanno il lavoro, la casa, la salute. Merce-lavoro inutile che verrà espulsa, rottamata, condannata all’insicurezza e alla povertà. Sarà un anno di lotta, per difendere con le unghie e con i denti il diritto stesso ad un’esistenza dignitosa. Ma sarà anche un anno in cui il capitale e la borghesia, tolta la maschera luccicante con la quale hanno imbonito ed egemonizzato le loro stesse vittime, saranno costretti a presentarsi per quello che sono: il paradiso per i pochi, l’inferno per i molti. Il nostro augurio è l’impegno nel continuare il quotidiano, testardo lavoro in difesa dei bisogni e dei diritti dei lavoratori, insieme ai tanti altri testardi lavoratori che hanno scelto di non affondare nel pantano dell’opportunismo dilagante, più esiziale della crisi incombente perché non ci toglie solo il "pane e il lavoro" ma la coscienza di classe, la voglia di combattere, la speranza in un domani senza padroni né servi... BUON ANNO DALLA FLAICA CUB... CON LA PALESTINA NEL CUORE.
Che l'hanno visto mangiare biscotti anche lui? Oppure l'ha fatta più grossa? Oppure non l'ha voluta fare ed allora se non ci stai vai a casa...? C'è del marcio in Danimarca...e non solo.
11 commenti:
Mi sembra importante dire una cosa che ancora non credo non sia mai entrata nel dibattito, sia televisivo che sui vari blog che si sono occupati della vicenda:
in passato si sono verificati vari casi relativi a veri e propri furti sia nei magazzini che nei punti vendita, situazioni completamente diverse da quella dei "consumatori di merendine invendibili" e MAI e sottolineo MAI le rsu e il sindacato in genere si è preso la libertà di difendere e/o giustificare in alcun modo coloro che sono stati colti in flagranza di reato.
Se questa volta il comportamento dei sindacati è stato differente è perchè si è ritenuto ne esistessero pienamente i presupposti.
La magistratura ci sta dando ragione a tutti gli effetti.
Alessandro Zanieri,delegato rsu magazzini Unicoop.
I migliori auguri di Natale da parte di tutti noi.
10 dicembre 1948 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani...
Articolo 23
Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.
Articolo 25
Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà...
Auguri di buone feste dalla FLAICA CUB
Buon giorno
Guardando la trasmissione mi manda rai 3, mi sono letteralmente indignata,per l'arroganza del vs. dirigente a proposito del licenziamento dei dipendenti coop accusati di aver mangiato le merendine contenute in confezioni difettose. Come prima cosa, dopo tanta arroganza e malignità,non mi riconosco assolutamente nella pubblicità che annuncia "LA COOP SEI TU" e seconda, non meno importante, anzi! è che vengano fatte riconfezionare,come da voi apertamente dichiarato, delle merendine che finiscono con l'involucro rotto in un cassone lasciato all'aperto e dove addirittura potrebbero entrarci topi od alti animali o insetti.
Dopo aver ascoltato il vs.dirigente nelle sue imperative e secondo lui indiscutibili considerazioni,ho preso in maggior considerazione ciò che è scritto nel libro "FALCE E CARRELLO", che consideravo estremizzato, ma invece tutto assolutamente riscontrabile negli atteggiamenti tenuti dalla vs. classe dirigente.
Ho
un'altra lamentela da fare indipendentemente da questo episodio,ma che conferma l'arroganza e la poca sensibilità da parte dei vs. capo filiale.
A Poggibonsi Salceto,per quanto riguarda la vendita di stelle di natale ed in altra occasione uova di pasqua per finanziare la ricerca dell'A.I.L. è stata negata la possibilità,nonostante tutte le regolari autorizzazioni comunali, di piazzare il banchetto sotto la vs.
tettoia e stazionare presso
l'altra porta con un cesto.
Vedo invece che
lo spazio sotto detta pensilina,è spesso affittato come esposizione, quindi pagando,si può ottenere tutto.
LA COOP NON SONO IO
Spero che
questo mio scritto venga pubblicato sull'INFORMATORE,in modo che qualche altro socio,possa prendere coscenza del vs. comportamento non dei più in linea con lo spirito della cooperativa sociale di sinistra.
Vi prego
controllare dalla mia tessera n°XXXXXXXX del XX XX XXXX la mole di acquisti fatta presso il vs. supermercato e vi dico in tutta sincerità che delusa stò seriamente pensando di restituirvela,cambiando quindi fonte di approvvigionamento.
Distinti saluti
S.P. socia delusa
Gentile socia,
da quando ci sono le cooperative di consumatori ci sono anche i regolamenti interni, che ogni dipendente deve rispettare per svolgere bene il proprio lavoro al servizio dei consumatori (vediamo che lei spedisce da un agriturismo e che quindi avrà un regolamento da far rispettare ai suoi ospiti, per esempio). Uno dei problemi più grossi che dobbiamo fronteggiare è quello di non far sparire la merce che circonda ogni dipendente. Si immagini, cosa accadrebbe se tutti gli ottomila dipendenti si sentissero giustificati nel prendere quello che gli occorre. I nostri magazzini e punti di vendita sarebbero ingestibili.
Naturalmente i provvedimenti disciplinari sono calibrati a seconda della gravità della trasgressione: anche in questo caso il licenziamento è stato proposto per i casi più gravi e reiterati. E¹ chiaro che chi si difende tende a giustificarsi e minimizzare quello che ha fatto... una merendina...
un biscotto... avevamo fame... NEL
MAGAZZINO, COME IN TUTTI GLI ALTRI LUOGHI DI LAVORO CI SONO ANCHE I DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI ALIMENTI E BEVANDE A DISPOSIZIONE DI TUTTI.
Chi si è appropriato di un ³qualche cosa² qualche volta se l¹è cavata con un provvedimento disciplinare. Le telecamere installate dai Carabinieri su disposizione del magistrato per due mesi, hanno rilevato
17 dipendenti della cooperativa che hanno preso degli oggetti SU 550 ADDETTI AL MAGAZZINO. Il provvedimento del licenziamento ha riguardato solo 7 persone (di cui quattro ³capi², cioè coloro che avrebbero dovuto far rispettare i regolamenti).
Nessuno in cooperativa dice che quelle
persone siano dei ³ladri², per noi
sono solo persone che non hanno
rispettato le regole interne e con le quali non c¹è più un rapporto di fiducia. Quindi il problema non è il furto o l¹entità del furto (dalle immagini registrate non si vede chiaramente se è stata presa una merendina o una confezione di lamette o una bottiglia di spumante), ma la non osservanza delle regole che tutti gli altri dipendenti, invece, osservano e devono osservare per il buon andamento della cooperativa.
Nella trasmissione si è voluto equivocare sulla dizione ³Gabbia dei rotti², che non è nostra e non descrive la situazione.
QUANDO UN
PRODOTTO SI SCIUPA O HA LA CONFEZIONE ROTTA VA A FINIRE NEL CASSONETTO DEI RIFIUTI!!!
Nello spazio ³prodotti non destinati alla vendita², come c¹era scritto correttamente nel cartello mostrato nella trasmissione, invece, ci vanno tutti quei prodotti integri, ma che non possono essere mandati subito in distribuzione nei negozi per un ³imballo² non
completo: una scatola da cui
mancano delle confezioni, o scatole rotte da cui sono state recuperate alcune confezioni integre. Questi prodotti, buoni ed integri, sono rimessi in imballaggi completi. In altre parole: non si tratta della confezione di tre merendine da cui ne manca una, ma della scatola di 24 confezioni che non può essere mandata al punto vendita con 22 confezioni.
Quindi quella di cui si sono
appropriati alcuni dipendenti non è merce di scarto o destinata alla discarica, ma merce destinata a qualcuno che non l¹ha ricevuta.
Indubbiamente la trasmissione era già orientata a far apparire da una parte i cattivi e dall¹altra le vittime e i nostri dirigenti hanno cercato di spiegare che non c¹è alcun accanimento contro chi sbaglia, che gli interessi che abbiamo cercato di difendere non sono ³aziendali² ma quelli dei consumatori che hanno il diritto di avere da parte nostra un buon servizio a prezzi bassi, senza gli sprechi ed ammanchi che alla fine sono pagati dai nostri soci e clienti.
Comprendiamo la sua
indignazione, frutto della strumentale ricostruzione dei fatti che ne è stata fatta in trasmissione, ma speriamo con questa nostra risposta di averle dato degli elementi di giudizio che possano essere utili per una valutazione più obiettiva della vicenda.
Per quanto riguarda gli spazi
dei Centri Commerciali, diamo spesso lo
spazio, gratuitamente, a molti
che ce lo chiedono, per esempio per la
Colletta alimentare e per altre
iniziative del genere. Per esperienza
sappiamo, però, che le vendite
(arance, stelle di Natale, ciclamini, azalee, uova di Pasqua, ecc.) anche se a fine benefico, generano reazioni negative fra la nostra clientela che confronta i prezzi e nella maggior parte dei casi non valuta il fine benefico dell'operazione. A dare un parere sullo scopo sociale e solidale delle iniziative proposte devono essere i rappresentanti dei soci (il presidente e il consiglio della Sezione Soci, eletti dalla base sociale) alla quale l'Ail potrà rivolgersi, in tempo perché possa esprimersi.
La ringraziamo per essere nostra socia e cliente e se le abbiamo rubato tempo in una lunga risposta non è per convincerla alle nostre tesi. Lei ha pienamente diritto a pensarla secondo le sue esperienze e sensibilità. Lo scopo della risposta è solo quello di far emergere che anche da parte nostra ci sono delle motivazioni, giuste o sbagliate che siano.
Grazie per averci scritto.
Cordiali saluti
Ufficio Comunicazione Unicoop Firenze
Signora socia,questi sono dei PINOCCHIO,mi dia retta,ormai sono 20 anni che lavoro in magazzino e le ribadisco che era prassi dal 1° livello al 5°livello comportarsi in questo modo.
GIUSTO??
SBAGLIATO??
Io non so' darla una risposta ,ma le assicuro(non potessi vedere la cosa + cara che ho al mondo)che funzionava cosi e che nessuno mai e poi mai ci aveva detto qualcosa in merito.
Buon Anno.
E-MAIL pubblicata dal "VERNACOLIERE" del Gennaio 2009 (siamo avanti...!):
..Ma li hai visti i dirigenti della Coop a Mimandaraitre a spiegare come equamente avevano licenziato/denunciato alcuni operai (e soci) che sul lavoro avevano osato appropriarsi per mangiarsele di alcune merendine da confezioni danneggiate?Poi li hai sentiti dire che se anche in tribunale i giudici (si son dimenticati di dirgli "comunisti"....) gli hanno dato torto si sarebbe visto alla fine chi aveva ragione perchè non finisce così e comunque per intanto gli operai ingordi gli hanno licenziati? (........)
Ma poi la ghigna! Che Cicchitto non gli fa nemmeno una sega...neanche a fargli una trasfusione col sangue di Capezzone!
Giovanni Matteotti
L'anno nuovo, sarà un anno duro, difficile. La crisi segnerà la vita reale di milioni di persone. Donne e uomini in carne e ossa che perderanno il lavoro, la casa, la salute. Merce-lavoro inutile che verrà espulsa, rottamata, condannata all’insicurezza e alla povertà. Sarà un anno di lotta, per difendere con le unghie e con i denti il diritto stesso ad un’esistenza dignitosa. Ma sarà anche un anno in cui il capitale e la borghesia, tolta la maschera luccicante con la quale hanno imbonito ed egemonizzato le loro stesse vittime, saranno costretti a presentarsi per quello che sono: il paradiso per i pochi, l’inferno per i molti. Il nostro augurio è l’impegno nel continuare il quotidiano, testardo lavoro in difesa dei bisogni e dei diritti dei lavoratori, insieme ai tanti altri testardi lavoratori che hanno scelto di non affondare nel pantano dell’opportunismo dilagante, più esiziale della crisi incombente perché non ci toglie solo il "pane e il lavoro" ma la coscienza di classe, la voglia di combattere, la speranza in un domani senza padroni né servi... BUON ANNO DALLA FLAICA CUB... CON LA PALESTINA NEL CUORE.
SERRONI LUCIANO LICENZIATO-
Ex direttore del personale-
anche i ricchi piangono.
Prima o poi tocca a tutti.
Che l'hanno visto mangiare biscotti anche lui? Oppure l'ha fatta più grossa? Oppure non l'ha voluta fare ed allora se non ci stai vai a casa...?
C'è del marcio in Danimarca...e non solo.
strano... tra cani un si mordono... non avrà mica mangiato qualche.... merendona?
vero tutto ma intanto si dice che gli avessero offerto centomila euri(100.000) di buonuscita e gli abbia rifiutati. li offrissero anche a me...
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