17 maggio 2009

COOP: "SIAMO DISPONIBILI A LAVORARE LA DOMENICA"

FIGLINE: Svolta dopo le polemiche.

Lettera dei dipendenti dopo la bocciatura dell'accordo




"Confermiamo la massima disponibilità per lavorare la domenica, addirittura spesso ci sono più richieste di lavoratori che in modo libero e volontario aderiscono, o vorrebbero aderire, allo straordinario domenicale, rispetto all'effettiva necessità di copertura per l'apertura festiva del negozio".

La sottolineatura arriva dai dipendenti della Coop di Figline dopo la polemica aperta a seguito della bocciatura dell'accordo proposto dall'azienda che vuole introdurre nelle nuove contrattazioni l'obbligatorietà della domenica lavorativa, una clausola che avrebbe portato anche all'assunzione part time di tredici lavoratori.

"In un momento di grande crisi come quello che attraversiamo - spiegano con una nota - ringraziamo di lavorare in un'azienda che fa ancora assunzioni e sviluppo, ma ciò deve avvenire mantenendo un equilibrio fra occupazione esterna, stabilizzazioni dei contratti di lunga data a tempo determinato, peraltro nostri colleghi a tutti gli effetti, e risposte interne per il part time a tempo indeterminato, questi ultimi assimilabili al grande problema del precariato.
Per questo - precisano - siamo disponibili a lavorare la domenica. Ma nonostante ciò - aggiungono - l'azienda persiste nell'inserire nel contratto di lavoro del part time, l'obbligo della domenica lavorativa e non solo.
Infatti anche coloro che con contratto a tempo indeterminato part time chiedono il trasferimento da altro punto vendita a Figline per motivi familiari, distanza dal luogo di residenza, eccetera, questo viene concesso solo in alcuni casi, ma esclusivamente se il dipendente accetta del proprio contratto precedentemente stipulato, ovvero domenica obbligatoria, pur sapendo - spiegano i lavoratori - che il contratto integrativo aziendale prevede a chiare lettere che la domenica è una prestazione straordinaria e volontaria"

Per quanto riguarda le tredici assunzioni alcune di queste persone sono già a lavorare da oltre un anno: "Pertanto - riprende la nota - si tratta di organico già funzionale al negozio, mentre alla Coop di Figline manca personale in modo strutturale, infatti nonostante le tredici persone, ripetiamo già in forza da molto tempo, gli straordinari ed i carichi di lavoro sui reparti sono alle stelle, quindi non c'è bisogno di tredici persone, ma molte di più.

La collettività dei lavoratori - concludono - attraverso la forma democratica dell'assemblea ha espresso il suo parere e per tutta risposta siamo stati messi dul giornale!"

16 maggio 2009

La Nazione


Paolo Fabiani

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