26 aprile 2012

«LIMITIAMO LE DOMENICHE», ACCORDO IN COOP ADRIATICA, ORA SI VOTA


Accordo «salva domeniche» in Coop Adriatica nei punti vendita di Bologna e Imola con assemblee in corso

Domani i risultati della consultazione


L’aveva detto da tempo. Le domeniche sempre aperte non piacciono al colosso rosso della cooperazione. E allora per i dipendenti bolognesi di Coop Adriatica arriva l’accordo «salva-domeniche», raggiunto in modo unitario con tutte le sigle sindacali (che altrove sono in guerra per contrastare le aperture selvagge) e che prevede la limitazione delle giornate di apertura. Cassiere e commessi di Bologna e Imola stanno votando l’ipotesi di accordo in questi giorni per alzata di mano nelle assemblee, e il risultato si saprà entro domani.

Oggi è una giornata particolarmente importante perché a votare saranno i principali ipermercati di Bologna, dove si concentrano circa 900 dipendenti, mentre al Centro Borgo l’ipotesi di accordo è già stata approvata dalla maggioranza dei lavoratori. I sindacati sono molto cauti e abbottonati, perché l’ipotesi è complessa e non semplice da spiegare, ma tra una riunione e l’altra comincia a filtrare qualche indiscrezione di quella che per il momento è l’unica iniziativa nella grande distribuzione che limita le aperture di domenica; in controtendenza con quello che succede in tutta la provincia, dove ormai le catene fanno a gara ad aprire le serrande. Cgil, Cisl
e Uil sono riusciti ad arrivare all’accordo solo con Coop Adriatica, l’unica azienda disponibile alla trattativa. Ed è un accordo importante, perché farebbe da apripista.

L’ipotesi che viene votata dai dipendenti prevede infatti la limitazione delle domeniche di apertura di supermercati e ipermercati sia per quanto riguarda il numero dei giorni che per il numero dei negozi, con un occhio di riguardo al periodo estivo quando le scuole sono chiuse e tenere aperto creerebbe più problemi alle famiglie. Per le aperture molto si baserà sulla volontarietà, verranno previste domeniche di riposo e non ci saranno aperture, come già succede, per le feste comandate: 25 aprile, Primo maggio, 2 giugno, 15 agosto e 1º novembre. Salve invece le domeniche di apertura natalizie, con la stessa retribuzione prevista oggi dal contratto aziendale. Argomento delicato è il pagamento delle domeniche residue di apertura, concordato coi sindacati.

«La consultazione è in corso, noi ovviamente rispetteremo la volontà dei lavoratori», si limitano a dire dalla Filcams Cgil. «La Coop è l’unica con cui siamo arrivati a un’ipotesi di accordo, è un segnale importante», aggiunge la Fisascat Cisl.


Vedi anche:
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26 aprile 2012

Marco Bettazzi

La Repubblica.it


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