03 gennaio 2012

UNICOOP FIRENZE DECIDERA' SULLA PARTECIPAZIONE IN MPS DOPO IL PIANO INDUSTRIALE DELLA BANCA

I movimenti in corso in Mps potrebbero portare Unicoop Firenze che detiene il 3% a rivedere la propria posizione

Intanto l'altro socio di Unicoop nel patto di minoranza, il vicepresidente Caltagirone, ha recentemente venduto azioni MPS per 35,7 milioni


Unicoop Firenze, azionista di Mps con quasi il 3%, aspetterà di vedere il nuovo piano industriale per valutare la propria presenza strategica nella banca.

"Prima vogliamo vedere dove si deve andare, se non si sa dove si va....", ha risposto il presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, Turiddo Campaini, ai giornalisti che chiedevano se Unicoop avrebbe sottoscritto un ipotetico nuovo aumento di capitale.

Un portavoce di Campaini ha poi spiegato come Unicoop intenda "in primo luogo capire come sarà il nuovo piano industriale della banca, per poi valutare come muoversi".

Unicoop, ha spiegato il portavoce, è presente nel capitale di Mps "per una questione strategica: se la strategia rimane, ha un senso, altrimenti vedremo cosa fare. Non siamo un soggetto che sta negli investimenti per speculazione".

Il prossimo 12 gennaio il cda del Mps si riunisce per esaminare la proposta di nomina a direttore generale di Fabrizio Viola in sostituzione di Antonio Vigni.

Il nuovo dg, che secondo fonti di stampa potrebbe diventare amministratore delegato dopo l'assemblea di bilancio in aprile, sarà chiamato a elaborare un aggiornamento del piano industriale per rispondere alle richieste dell'Eba di rafforzare per 3,3 miliardi il capitale.

Quanto alle recenti dichiarazioni del sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, che ha chiesto "aria nuova" anche all'interno della Fondazione Mps, Turiddo Campaini, secondo quanto riferito dal portavoce, ha detto che "il Comune di Siena ha già metà dei componenti della Fondazione, espressione diretta del Consiglio comunale. Se lo dicono loro e la Provincia, fanno bingo per quanto riguarda la Fondazione".

Il Comune esprime otto dei 16 componenti della deputazione della Fondazione che decide la lista di maggioranza per il cda della banca. La Provincia ha cinque rappresentanti e uno ciascuno Università, Curia e Regione.



3 gennaio 2011

Reuters



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