Si delinea una probabile soluzione per Fondiaria-Sai che prevede l'ingresso di Unipol
Salvatore Ligresti sta cercando di addolcire la resa, ma Unipol è a un passo dalla conquista di Fonsai: forse oggi il D-day. L'integrazione con la compagnia bolognese, studiata da Mediobanca e Unicredit, è infatti la soluzione che riscuote maggiore consenso tra i soggetti coinvolti per mettere in sicurezza il gruppo Ligresti.
Lo schema è condiviso anche da Banca Leonardo, advisor della famiglia di origini siciliane, dove per tutta la giornata sono proseguite le trattative. Ligresti era accompagnato dalle due figlie (Giulia e Jonella) e starebbe tentando di resistere sul prezzo. Rimane comunque sullo sfondo l'alternativa di un intervento del fondo Clessidra di Claudio Sposito o di Cattolica.
Quanto alla ancora più difficile situazione finanziaria di Sinergia e Imco, le cassaforti attraverso cui oggi i Ligresti controllano l'asse Premafin-Fonsai, la via d'uscita sarebbe assegnare alle banche creditrici tutti gli immobili. Questi sarebbero poi affidati a un gestore ad hoc: ieri ha raggiunto Banca Leonardo anche Carlo Puri Negri, alleato di Matteo Arpe nel braccio immobiliare di Sator.
Ai Ligresti resterebbe quindi la sola società di costruzioni; a seguire la partita è stata comunque chiamata Lazard. «Stiamo a lavorando e continueremo anche» oggi, ha detto l'ad di Fonsai, Emanuele Erbetta, uomo di fiducia della famiglia Ligresti.
11 gennaio
Il Giornale.it
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