24 gennaio 2012

UNIPOL: I CINQUE UOMINI FORTI DEL NUOVO POLO ASSICURATIVO





Dagli ambienti esclusivi della finanza milanese ai salumi e agli scaffali dei supermercati della via Emilia. La futura compagine azionaria di Fondiaria-Sai è molto diversa da quella di oggi (i Ligresti): è affollata e il suo cuore batte tra Bologna e Reggio Emilia, culla della cooperazione rossa.

Sono una quarantina le coop che controllano Unipol, ma sono solo undici quelle che contano a livello di governance. Questo perché la semplificazione della catena di controllo ha consentito a chi aveva le risorse di uscire da Holmo (la ex capogruppo) per rilevare direttamente le azioni di Finsoe (la finanziaria cui fa capo il 51% di Unipol).

Gli undici cooperatori che hanno in mano l'84% di Finsoe la sera di Capodanno hanno incontrato l'amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, e gli hanno dato il via libera sull'operazione Fonsai. Ora stanno facendo i conti in tasca per capire dove trovare quel mezzo miliardo che serve per non perdere il controllo assoluto della loro compagnia.

In questa pattuglia di azionisti scelti, la parte del leone la fanno le catene della grande distribuzione che, a differenza dei competitori privati, possono contare per finanziarsi sul prestito dei soci invece che sul credito delle banche.

Il socio singolarmente più pesante è la bolognese Coop Adriatica, la seconda delle coop di consumo con 2 miliardi di fatturato e oltre 1 milione di soci. Il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, è stato presidente di Coop Adriatica, mentre oggi alla sua guida c'è un altro uomo importante della cooperazione emiliana, il 55enne Adriano Turrini, ex numero uno della Coop Costruzioni, e della Legacoop bolognese.

Le altre due realtà del largo consumo che pesano in Unipol sono la reggiana Coop Nordest e la modenese Coop Estense. Coop Nordest è guidata da un uomo chiave del sistema, Marco Pedroni, presidente di Finsoe e consigliere di amministrazione della compagnia. Il manager 52enne è tanto influente nella sua città da essere additato dai partiti di opposizione locale come il «sindaco ombra». Prima di lui al vertice di Finsoe c'era il modenese Mario Zucchelli, presidente di Coop Estense, consigliere di via Stalingrado e bersaglio degli strali del patron di Esselunga Bernardo Caprotti, nel libro «Falce e Carrello».

A Modena hanno base altri due grandi azionisti di Unipol: Unibon cui fa capo il 50% di Grandi Salumifici Italiani, primo gruppo dei salumi italiano con 600 milioni di fatturato, protagonista di una intensa campagna di shopping . A guidare la cooperativa è Milo Pacchioni, vice presidente di Legacoop Modena nonché leader di Assicoop, la potente organizzazione degli agenti assicurativi e di Cooperare spa, banca d'affari dedicata allo sviluppo delle imprese cooperative, socia a sua volta di Finsoe.

Un altro personaggio chiave è Ivan Soncini, presidente di Ccpl, il consorzio di cooperative del settore costruzioni, energia e servizi. Soncini, ex dirigente Cgil, nei giorni scorsi ha deciso di destinare una poltrona del board ai dipendenti. E, insieme al collega Pedroni, ha iniziato ad impiantare le pompe di benzina Enercoop nei supermercati Coop Nordest.

Un ruolo stabile nell'azionariato lo giocano anche le tre imprese della grande distribuzione del Nord Ovest, Coop Lombardia, Coop Liguria e la piemontese Novacoop, che hanno avviato un processo di fusione a tre per dare vita alla prima cooperativa italiana con un fatturato di quasi 3 miliardi e poco meno di 2 milioni di soci. Ernesto dalle Rive, torinese, 49 anni, presiede Novacoop ed è anche consigliere di Unipol e presidente del consiglio di sorveglianza di Coop Italia, anch'esso azionista diretto di Finsoe.

Meno importante è invece la componente toscana. Tra gli azionisti diretti è rimasta Unicoop Tirreno mentre l'impresa più grande di tutte con i suoi 2,3 miliardi di fatturato e il suo storico presidente Turiddo Campaini ha un ruolo più defilato forse perché deve difendere più della posizione in Unipol, il 2,5 % di Mps.

Insieme al colosso toscano nell'azionariato della cassaforte Holmo che detiene il 24% di Finsoe, è raggruppata una trentina di imprese di vari settori produttivi con il cuore sotto le Due Torri. Dalla Manutencoop di Claudio Levorato, gruppo dei servizi quotato in borsa, al Consorzio Cooperative Costruzioni guidato da Piero Collina, vicepresidente di Unipol, alla Camst di Marco Minnella, alla Cesi di Vanes Galanti (consigliere di Unipol ed ex vice di Stefanini) e alle altre realtà del settore produzione e lavoro come Cefla, Cmb di Carpi, Coop Sette e Unieco, fino alla Granarolo.



24 gennaio 2012

Roberta Scagliarini

La Stampa


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