20 dicembre 2012

PUNTI VENDITA UNICOOP TIRRENO CAMPANIA: 2000 FIRME PER DIRE NO ALLA VENDITA


Le ha raccolte l'Usb, l'Unione dei Sindacati di Base.

Iacovone (USB): "Nessuna cessione è accettabile".

E oggi la Unicoop presenterà nell'ipermercato di Afragola il suo piano industriale.



Si riaccende la vertenza Ipercoop. Ieri mattina i lavoratori e i delegati del sindacato Usb Coop Campania hanno consegnato alla stampa, nella sala multimediale del consiglio comunale di Napoli, oltre 2000 firme di soci della Coop Campania, che con la loro sottoscrizione si sono quindi dichiarati contrari alla vendita degli ipermercati e dei supermercati Ipercoop a un imprenditore privato. Queste firme si aggiungono alle 200 apposte dai lavoratori, che diffidano le organizzazioni sindacali a non firmare alcun accordo di cessione senza il loro consenso. Oggi i lavoratori e i delegati dell’ Usb organizzeranno un presidio davanti all’ipermercato di Afragola, dove si terrà l’incontro con la Unicoop Tirreno per la presentazione del piano di cessione.

“Nessuna cessione è accettabile - dichiara Francesco Iacovone dell’Usb – soprattutto perché vogliono cedere a un imprenditore privato che non ha niente a che fare con la storia del movimento cooperativo e che peraltro non dà nessuna garanzia sul futuro dell’azienda. In ogni caso – conclude il responsabile del sindacato di base - è indispensabile un referendum tra i lavoratori prima di assumere qualsiasi decisione”.

Il piano industriale sarà presentato da Raffaele Giannelli, responsabile delle relazioni sindacali di Unicoop Tirreno (la coop toscana capofila che controlla Ipercoop Campania) alla delegazione sindacale composta dalle rsa e dai segretari regionali di Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Filcams-Cgil.
 
E’ in ballo il futuro di circa mille lavoratori (662 diretti e circa 300 dell’indotto) dislocati nei tre ipermercati di Afragola, Quarto e Avellino e nei due supermercati di Napoli-Arenaccia e Santa Maria Capua Vetere.



20 dicembre 2012

Pino Neri
 

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