21 aprile 2013

LA PAURA DELLA COOP NEI CONFRONTI DEI SINDACATI DI BASE

L'ingresso e il consolidamento di nuovi soggetti sindacali che le Coop non possono controllare, mette in fibrillazione l'idea decisamente singolare di democrazia sindacale in Coop, fondata su legami storici consolidati, some quello coi confederali ed in particolare con Filcams-Cgil, come abbiamo descritto in questo post.

Si aggiungono altri episodi che riguardano alcune Coop e che di seguito riportiamo.

Nel primo caso si tratta di una lettera di diffida di Unicoop Tirreno verso il sindacato USB in cui la Coop toscana intima di rimuovere dal blog Usb Ipercoop Livorno il verbale dell'incontro che la Rsu ha avuto con l'azienda lo scorso 19 marzo, pena sanzioni disciplinari nei confronti di delegati/e Usb destinatari della lettera, nonché addirittura azioni risarcitorie.

Il secondo episodio è di ieri, 20 aprile. La direzione di Coop Centro Italia toglie un volantino dei Cobas che comunicava un’assemblea sindacale, arrogandosi il diritto di accesso ad uno spazio dei lavoratori e dei loro sindacati.

Al di là degli aspetti tecnico-legali che andranno valutati e le differenze tra i vari casi, resta evidente un problema di fondo: alle Coop non piacciono interlocutori sindacali diversi da quelli storici e consolidati. Ma il mondo cambia molto rapidamente e sarebbe saggio da parte delle cooperative e dei sindacati confederali prenderne semplicemente atto senza arroccarsi in un fortino.


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DIFFIDATI

Nella giornata di mercoledì 17 aprile la nostra componente Usb all'interno della Rsu Ipercoop Livorno ha ricevuto, tramite raccomandata a.r., una intimazione/diffida da parte dell'azienda.


La lettera (che potrà essere visibile nella bacheca sindacale dell'Iper dalla serata di oggi) intima di rimuovere dal blog "Usb Ipercoop Livorno" il verbale dell'incontro che la Rsu ha avuto con l'azienda lo scorso 19 marzo, pena sanzioni disciplinari nei confronti dei delegati/e Usb destinatari della lettera nonché addirittura azioni risarcitorie.

Vorremmo dilungarci, come spesso facciamo, nell'analisi punto per punto di questa lettera aziendale che parla di iniziativa che "non ha precedenti" (quando basta scorrere le pagine del blog per vedere che invece sono anni che vengono pubblicati i verbali degli incontri, che fra l'altro comunque sono scritti sempre dall'azienda stessa e quindi è evidente che non possono esserci scritte cose sconvolgenti...), ma credeteci, non ne vale la pena.

Da anni il blog ha semplicemente la funzione di ausilio alla nostra attività sindacale, per dare modo ai colleghi che magari non hanno il tempo di fermarsi a leggere la bacheca in entrata/uscita dal lavoro, di farlo con maggiore tranquillità connettendosi ad internet in un altro momento. Tutte le pubblicazioni sono sempre fatte in buona fede e nessuno degli esponenti aziendali ai vari livelli, pur essendo pienamente a conoscenza dell’esistenza del blog, ha mai avuto niente da ridire. Ora improvvisamente cambiano idea e non gli va più bene, ma anziché comunicarcelo oralmente con tranquillità convocandoci come mille altre volte, ci scrivono una raccomandata e parlano di sanzioni disciplinari e risarcimenti. Bastava dirlo a voce, e smettevamo di pubblicarli. Anche perché sinceramente non è che stiamo male senza i verbali, visto che quando questi per qualche ragione non escono, noi affiggiamo e pubblichiamo nostri resoconti e commenti degli incontri che facciamo con l'azienda.

Poco ci cambia insomma, ed è per questo che abbiamo subito tolto il verbale "incriminato" e l'abbiamo comunicato all'azienda, precisando che comunque non riteniamo di aver provocato alcun nocumento con il nostro operato.

Vogliamo quindi rassicurare colleghi e colleghe del fatto che ovviamente proseguiremo la nostra regolare attività di informazione tramite le bacheche sindacali e gli altri momenti di confronto possibili. E tramite il blog (senza più verbali ma con nostri resoconti).


Venerdì 19 aprile 2013

Coordinamento Usb Unicoop Tirreno Livorno




DIREZIONE COOP CENTRO ITALIA TOGLIE VOLANTINO COBAS DALLA BACHECA SINDACALE 

TERNI - Alla faccia della democrazia sindacale: le organizzazioni sindacali che vogliono comunicare con i lavoratori della Coop centro Italia devono essere autorizzate dalla vicedirettore! Come dire che i sindacati li decide la COOP e non i lavoratori. Oggi pomeriggio, sabato 20 aprile, la direzione di COOP centro Italia toglie un volantino dei Cobas che comunicava un’assemblea sindacale, arrogandosi il diritto di accesso ad uno spazio dei lavoratori e dei loro sindacati.

Il capo del personale di Coop centro italia Gianni Barbetti ieri ha chiamato il referente provinciale dei Cobas Franco Coppoli per informare che la direzione avrebbe proceduto a rimuovere dalla bacheca sindacale un volantino dei Cobas affissovi nella mattinata. A nulla sono valse le rimostranze che la parte datoriale non può autorizzare quello che riguarda l’attività o la comunicazione sindacale.

L’assemblea si terrà lunedì 22 alla sala Laura della Siviera, vi parteciperà Vincenzo Miliucci referente nazionale della Confederazione Cobas, lavoro privato. Gli argomenti che verranno discussi riguardano la costituzione del COBAS della Coop, le RSU che sono “scadute” da oltre due anni e non vengono rinnovate e il contrasto del contratto integrativo, siglato il 26 marzo tra COOP centro Italia e rappresentanti nazionali del settore di CGIL, CISL e UIL che computa il lavoro domenicale nella settimana lavorativa, tagliando pesantemente il compenso straordinario dei lavoratori.

La firma di tale accordo ha fatto si che decine di lavoratori della COOP restituissero le deleghe sindacali alla CGIL. I Cobas denunciano che l’azienda pretende di decidere chi può esporre e meno le sue comunicazioni ai lavoratori in uno spazio, come la bacheca sindacale che non è di sua competenza. Le bacheche sindacali infatti sono dei lavoratori e delle loro organizzazioni, non delle direzioni aziendali.

Nonostante l’operazione di marketing pubblicitario per costruire l’immagine di una “COOP” che si identifichi con cittadini e consumatori i fatti parlano chiaro: la direzione fa passare tagli ai salari e si prepara alle domeniche lavorative con l’avallo di sindacati padronali-“gialli”, cercando di impedire l’accesso a chi rappresenta i diritti dei lavoratori e non gli interessi aziendali. In contrasto con la storia del movimento cooperativo, che nasce alla fine dell’800 per difendere i lavoratori.

Coop fruisce di agevolazioni fiscali, amministrative e finanziarie che le vengono riconosciute proprio in quanto, formalmente, cooperativa di lavoratori.


20 aprile 2013

UmbriaLeft.it



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