10 maggio 2008

LO STRANO CASO DEL LICENZIAMENTO ALLA COOP DI SAN CASCIANO



Che il clima in Unicoop sia molto pesante per i dipendenti, lo diciamo da tempo.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un'escalation di situazioni che per la loro gravità non hanno precedenti, come dimostrano il licenziamento e gli avvisi di garanzia dei magazzini di Scandicci.
Annoveriamo anche questo fatto che coinvolge una dipendente della Coop di San Casciano e che sicuramente è da collocare nel clima esasperato di caccia alle streghe che Unicoop ha generato.
Così riporta l'episodio LA NAZIONE:

San Casciano – La donna licenziata perché chiedeva più sorveglianza

La Coop: “ PRONTI A RIASSUMERLA

L’azienda: “La Pagliai potrà scegliere un altro punto vendita in cui lavorare

Il legale: “Stiamo aspettando la nota ufficiale. Poi decideremo se accettare o meno”

La Coop sei tu e sarà (di nuovo) anche di Stefania Pagliai, la dipendente caporeparto del supermercato di San Casciano, di 44 anni, dei quali 25 orgogliosamente trascorsi con indosso la divisa Unicoop, avvisata di licenziamento dopo aver semplicemente chiesto una vigilanza la sera, quando era da sola: era stata minacciata da persone senza fissa dimora (e per questo aveva fatto anche una denuncia alle forze dell’ordine).

La richiesta aveva innescato, secondo quanto si apprende dal fascicolo che ora è tenuto dall’avvocato Marcello Pecchioli, una serie di episodi che erano culminati nell’intimidazione di licenziamento (non esecutivo perché la donna è adesso in malattia).

CLIENTI E SOCI Coop di San Casciano si erano ribellati aprendo una sottoscrizione indirizzata ad unicoop firenze. La quale, già nella serata di mercoledì, mettendosi in contatto col giornale aveva detto: “Siamo alla ricerca di una soluzione: vogliamo reintegrare Stefania, in un punto di vendita vicino a San Casciano, sino a quando non saranno ripristinate le condizioni necessarie di serenità. Alcuni provvedimenti che erano stati adottati servivano a non farle operare la chiusura serale da sola. Comunque ora stefania potrà scegliere il punto di vendita che riterrà più opportuno, e valuteremo la situazione".

C’E’ QUINDI la volontà di far rientrare Stefania Pagliai in Unicoop. San Casciano è circondata da punti vendita abbastanza vicini, da Bagno a Ripoli a Scandicci, da Impruneta a Montelupo sino ad esempio a Poggibonsi. Si vedrà.
Anche il legale della donna, Marcello Pecchioli, resta in attesa. Ieri verso le 13,30 l’avvocato ha detto: “Che ci sia questa intenzione di reintegrare da parte di unicoop lo sappiamo al momento solo dai cronisti. Sarà Unicoop a dovercelo comunicare ufficialmente, e dovremo trovarci per valutare la situazione”.
Che se non si sblocca, andrà davanti alla Commissione del Lavoro, essendo stata avanzata l’illegittimità del licenziamento (che, va ribadito, non è scattato essendo in presenza di malattia).

L’altro aspetto di questa vicenda è la petizione popolare, per cui Stefania Pagliai ha ringraziato i sancascianesi: “Stefania Pagliai – afferma la lettera – per 25 anni ha prestato le proprie mansioni al servizio della Coop sempre attenta alle esigenze dei clienti, del negozio e dei soci. Il licenziamento è dovuto solo ad una richiesta, lecita ed inoffensiva, di essere tutelata alla chiusura del negozio".

9 Maggio 2008

LA NAZIONE

Andrea Ciappi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...SI SONO SBAGLIATI COI RUMORE DI TRENO!
RIAPRITE SAN SALVI!!

Anonimo ha detto...

E il sindacato che dice???
Tace??

Anonimo ha detto...

il Sindacato non può che tacere, é vergognoso...troppe le ore di non Lavoro in gioco per i confederali. ora basta é giusto che chi stà in alto capisca che non siamo più cooperativa.. se se ne accorge il berlusca fà bene a far pagare tante tante tasse ce lo meriteremmo.. unicoop firenze la non tua cooperativa.. ma la loro